MilanoPost Maurizio Gabbana

Intervista a MAURIZIO GABBANA

Cultura e spettacolo

 Nato a Milano nel 1956, residente a Milano Marittima, autodidatta, Maurizio Gabbana sin da ragazzino manipola
le camere analogiche formato 120, appassionandosi sin da subito alla ricerca fotografica e alla camera oscura, nella quale sperimenta e realizza le sue visioni. Passando poi al digitale, utilizza Nikon e Canon ma sempre senza utilizzare programmi di post-produzione, a parte qualche piccolo “trucco” utilizzato in camera oscura.

Negli anni 2000 viene scoperto come artista da Rolando Bellini, storico dell’Arte dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, che definisce futuristiche le sue ricerche dal titolo “Dynamica Spazio Temporale”: Scatti in macchina e scorci metafisici prevalentemente notturni, analogici, che trascendono la realtà, trovando l’uomo assopito nel riposo
notturno.
Tra le sue principali esposizioni, la partecipazione alla Biennale di Firenze nel 2013, alla Biennale di Venezia nel 2015, alla Biennale di Mosca nel 2018 e al Museo Triennale di Milano nell’estate del 2020. Tra i lavori principali, invece, la monografia edita da Skira “Con la luce negli occhi” del 2017, la mostra dal titolo “Infinite Dynamics”, la monografia “AssenzA” del 2021 (Antiga Edizioni) e nel 2022 “Il Cielo senza nubi appare Vuoto” (Antiga Edizioni)

IL CIELO SENZA NUBI APPARE VUOTO

“Il Cielo senza nubi appare vuoto” una monografia di cieli e testi poetici, è un percorso di Maurizio Gabbana in cui si è lasciato attraversare dagli sguardi nei i toni del cielo nella sua tersità, nelle sue stagioni e lasciandosi abbagliare dai silenzi o suoni ovattati per accorgersi di quanto il Creatore nella sua immensità possa amare l’uomo, se pur incosciente.

    Finalmente  le nuvole, eccole!

Uguali ma diverse tra loro, riflettori di Luce secondo le stagioni, riflettori tra loro.

Alle volte cupe, insolenti, arrabbiate e piangenti.

Pellegrine in una immaginaria strada, attratte verso l’infinito: “Attirerò tutti a Me”?

Inconsapevolmente ed immaginari droni viaggiatori nel tempo, nomadi in questo mondo.

 

Cosa rappresentano per te  le nuvole?

Le nuvole per me  sono come un orologio, rappresentano il dettare del tempo che trascorre. Il Cielo senza nuvole appare vuoto, è perchè il cielo azzurro è bellissimo, suscita serenità. La nuvola che passa  fa capire il tempo che trascorre, abbellisce il cielo dando gloria divina. Trovo che  le nuvole, nei loro percorsi e manifestazioni, oltre a dare gloria al cielo e Dio, somigliano all’uomo  presentando  delle affinità con esso, perchè  cupe e riflettori di luce, proprio  come l’uomo, che riflette la luce attraverso la propria esistenza. Quando c’è un agente  atmosferico, ad esempio un temporale, le nuvole si mettono in cammino, sembrano tutte simili come simile è l’uomo; sembrano attratte da un qualcosa ma non si sa da cosa, hanno  attinenza con lo stato d’animo dell’uomo e c’è un parallelismo con esso, sono entrambi  attratti  dall’ignoto, vanno tutte in un determinato verso. La terra che gira ed  il vento che  le sposta verso mondi sconosciuti, sono in simbiosi con l’uomo che  cammina ma non sa dove va, non conosce bene la sua destinazione, la sua meta. L’uomo nasce, percorre un certo cammino ma tutto gli è sconosciuto.

 Tra nuvole, spiritualità ed interiorità c’è connessione?

Si, spiritualità nella riflessione, le nuvole sono elemento presente nelle Sacre Scritture e  fanno parte del creato; la spiritualita’ deriva dall’osservazione. La nuvola riflette la luce del Sole ed il suo raggio può arrivare a distanze opposte. Anche l’uomo possiede una sua luce che può arrivare a determinate distanze. Concetto di spiritualità connesso con concetto di temporalità… Io posso parlare oggi, su un discorso che una persona potrà  leggere a centinaia di chilometri e tra diversi anni.

Cielo, nuvola e mare significato ed  unione  tra questi tre elementi?

Allora  il mare è condizionato dal colore del cielo, il mare quando il cielo è terso ha un colore. Il mare viene attraversato dalla luce del sole ed è trasparente, assume i colori in base al posto in cui si trova, al tipo di fondale. Nel momento in cui c’è una nuvola il cielo cambia, diventa più scuro. La stessa cosa dicasi per il mare, quando c’è un movimento di nuvola, dove quest’ultima fa ombra, il mare non è più azzurro ma blu. La nuvola condizione il colore del cielo, che a sua volta condiziona il colore del mare. Quando il cielo è cupo, il mare si presenta grigio, quando c’è la nebbia cielo e mare si omologano. Mare, fiume  e lago sono condizionati dal colore del cielo.

 A quali artisti ti sei ispirato?

Il maestro del cielo, per me è da sempre stato il pittore veneziano  Giambattista Tiepolo. Gli artisti, a cui mi sono ispirato da sempre,  sono stati i futuristi.

 

 Linda Tarantino

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