I ministri degli Esteri del G7 sono arrivati in treno veloce Shinkansen a Karuizawa, nella prefettura giapponese di Nagano, per partecipare alla riunione ministeriale del G7 che li vedrà impegnati oggi e domani a discutere dei principali temi di portata globale, anche in vista del summit dei leader del blocco che si terrà a maggio a Hiroshima. Ieri sera in una cena di lavoro a porte chiuse, in cui si è parlato principalmente dei temi di preoccupazione regionale come l’ascesa cinese, la questione di Taiwan e le ripetute provocazioni missilistiche della Corea del Nord. Altro tema chiave dell’incontro ministeriale sarà l’invasione russa dell’Ucraina. A Karuizawa i livelli di sicurezza sono stati resi stringenti, dopo che un giovane ieri ha fatto esplodere un ordigno durante un evento elettorale a poca distanza dal primo ministro nipponico Fumio Kishida, in un episodio che ha ricordato da vicino l’assassinio dell’ex premier giapponese Shinzo Abe a luglio dello scorso anno. Lo stesso Kishida ha chiesto alla polizia di stringere fortemente le maglie della sicurezza attorno ai funzionari che partecipano a eventi, a partire da quelli del G7.
A offuscare la serenità della riunione di Karuizawa, inoltre, è arrivata a fuga di documenti riservati del Pentagono, per mano di un giovane apparentemente motivato solo da guasconeria, che ha fatto avanzare sospetti ulteriori che i servizi Usa spiino anche gli alleati. L’amministrazione Biden ha minimizzato segnalando che il danno è stato minimo in particolare in relazione alla possibile divulgazione di segreti sul teatro ucraino, particolarmente sensibile. Prima di recarsi in Giappone, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha dichiarato a Hanoi di non aver percepito particolari preoccupazioni da parte degli alleati. Ci si attende anche che questa riunione possa segnare l’annuncio di un incremento degli aiuti militari giapponesi all’Ucraina. Il ministro degli Esteri nipponico Yoshimasa Hayashi, prima dell’incontro, ha detto che l’invasione russa “ha scosso le fondamenta dell’ordine mondiale”, portando la comunità internazonale a “un punto di svolta storico”. Hayashi vuole condurre le “discussioni in qualità di presidente della riunione mostrando la forte determinazione del G7 a respingere in modo assoluto i tentativi di cambiare lo status quo con la forza e la minaccia della Russia di utilizzare le armi nucleari, difendendo al contempo l’ordine internazionale basato sulle regole”.
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