Buongiorno ai lettori, lunga maratona infrasettimanale tra ieri e oggi, in vista del traguardo finale del campionato. Dalle 18 alle 20.45 senza sosta, ad iniziare da Bergamo.
Tormenta di emozioni di emozioni al Gewiss Stadium dove l’Atalanta, soffrendo, si impone 3-2 sullo Spezia. Terza vittoria di fila per la Dea, che arraffa il 4° posto a 58 punti in attesa delle partite di Inter, Milan e Roma. Apre le danze Gyasi a sorpresa, la ribaltano una magia di De Roon , poi Zappacosta e Muriel (al 100° gol in A). Solo sul 3-1 i liguri accorciano con Bourabia e colgono il 3-2, sfiorando poi il pari con Wisniewski, Verde (che colpisce una clamorosa traversa) e Shomurodov. Aquilotti che potevano piombare in retrocessione già in serata, in caso (abbastanza improbabile) di risultato positivo del Verona contro l’Inter al Bentegodi. Ipotesi poi sonoramente smontata dai nerazzurri di Inzaghi, che travolgono i veneti.
Una vittoria (2-1) dopo oltre un mese in campionato. Poco altro però da portare via per Allegri dalla sfida casalinga contro il Lecce. Contro i salentini di Baroni la Juve soffre fino al 95°, riuscendo a trovare due gol nel primo tempo con Paredes su punizione, e con Vlahovic (finalmente sbloccato), ma non brillando per gioco espresso o qualità di collettivo. Si, ci sono un paio di occasioni di troppo sbagliate da Miretti sotto porta, ma come può recriminare la Juve può farlo anche il Lecce. Un gol di Ceesay nel primo tempo annullato per millimetri, e un’enorme occasione di testa dello stesso attaccante leccese a 10 minuti dalla fine. Insomma, tanto per fare il verso al mister Allegri, un successo di “horto muso”, andrà sicuramente bene così al tecnico toscano. A quota 63 punti, la sua Juve supera momentaneamente la Lazio al 2° posto. Settimana prossima però uno scontro diretto a Bergamo contro l’Atalanta, e con buona probabilità servirà qualcosa di più.
Spettacolo all’Arechi tra Salernitana e Fiorentina. Dopo l’1-1 contro il Napoli, la squadra granata di Sousa conquista un altro punto pareggiando (3-3) in casa contro un avversario più quotato, affrontandolo con orgoglio e determinazione. Partita spettacolare e ricca di gol. Tre volte avanti i granata con Boulaye Dia, autore di una tripletta, la squadra di Paulo Sousa si fa recuperare prima da Nico Gonzalez, poi da Ikonè e infine da Biraghi. Decimo risultato utile per la Salernitana che fa un passo verso la salvezza.
Il Torino respira aria di mare e Juric, dopo aver perso in casa contro l’Atalanta per 2-1, ritrova il sorriso battendo la Sampdoria di Stankovic e condannandola alla retrocessione. A segno vanno Buongiorno, al primo gol in Serie A, e Pellegri (autore di una non necessaria esultanza alla Lukaku davanti alla curva avversaria). Nonostante la matematica non abbia ancora emesso la sentenza inappellabile, per la squadra di mister Stankovic la rimonta al 17° posto è sostanzialmente improbabile, se non impossibile (-10 a cinque giornate dal termine). Per i granata invece è un successo importante, perché consente di superare momentaneamente Sassuolo e Monza e a piazzarsi tra le prime dieci del torneo, alle spalle del Bologna di Thiago Motta.
Milan-Cremonese, partita complessivamente avara di emozioni. La squadra di Pioli ha gestito la partita e in più di un’occasione avrebbe meritato il vantaggio. Ma bisogna riconoscere che Ballardini ha preparato magistralmente la gara, e i grigiorossi l’hanno interpretata in campo molto bene. Al 77′ il vantaggio di Okereke, ed è una doccia gelata per il Milan, ma un detonatore per la partita. Nel recupero accade di tutto, Messias salva il risultato ed evita il peggiore dei mali, ma non la delusione dei tifosi. Tuttavia, il treno Champions si allontana, anche se una notevole ammucchiata là davanti è ancora in evidenza. Per Ballardini la salvezza rimane un sogno, non impossibile ma sicuramente complicato. Per Pioli servono punti più in alto, ma ambedue escono da questo match con il bicchiere mezzo vuoto.
Non va meglio alla Roma, che arraffa solo un punto all’U-Power Stadium di Monza. L’incontro è terminato sul punteggio di 1-1. A segno El Shaarawy e Caldirola. Per i biancorossi di Palladino, dopo le vittorie su Inter, Fiorentina, Spezia e il pari con l’Udinese, è il quinto risultato utile consecutivo, che in fatti concreti vale il 10° posto in classifica a 45 punti. Per una neopromossa, il risultato è sicuramente sorprendente se lo si inquadra in termini di statistica, non altrettanto se lo si analizza dal punto di vista del gioco, e della maturazione, di una squadra che ha saputo adattarsi egregiamente all’esordio nel massimo campionato, dopo aver pagato dazio nelle prime partite. Per la Roma, invece, si tratta del secondo pareggio in fila dopo di quello sabato pomeriggio contro il Milan. I giallorossi di Mou scivolano al 6° posto e ora vedono la zona Champions L. lontana due punti.
La festa napoletana a Udine e al Maradona, slitta di altre 24 ore. La Lazio si riscatta dopo le due recenti sconfitte in campionato e all’Olimpico supera il Sassuolo 2-0, tenendo matematicamente ancora aperti i conti per il titolo (anche se da mesi ormai parla già partenopeo). I biancocelesti dominano nei primi minuti, trovando il vantaggio due volte: prima con Immobile, gol annullato, poi convalidato, e nuovamente annullato per un precedente fuorigioco dell’attaccante, e successivamente con Felipe Anderson. Ma tra la fine del primo tempo e la ripresa gli avversari entrano in partita e i biancocelesti soffrono per mantenere i tre punti, fino al contropiede nel recupero che spedisce Basic al raddoppio finale. Una vittoria importante, non tanto per la “lotta” scudetto, quanto invece in chiave Champions: la Lazio conserva il secondo posto in classifica a +1 dalla Juventus, mentre si avvantaggia del pareggio milanista contro la Cremonese e della frenata della Roma a Monza per consolidare i sei punti di vantaggio utili ad un posto nell’Europa che conta.
Infine l’Inter, che nonostante un turnover almeno parziale, si conferma in condizione decisamente crescente in vista dei prossimi sontuosi impegni del mese.
Punteggio tennistico (6-0) , partita da sparring partner per il malcapitato Verona che, non bastasse l’evidente sbilancio tecnico nei confronti dell’avversario, inizia a farsi male da sola propiziando l’autogol che apre la vendemmia nerazzurra.
Messaggio chiaro dell’Inter, per la corsa a un posto in Champions League prossima, ma anche in vista dell’euroderby in semifinale dell’edizione in corso. Dopo il convincente e indiscutibile successo contro la Lazio domenica scorsa, i nerazzurri stravincono al Bentegodi con una raffica di gol senza storia. Partita chiusa già all’intervallo, con gli uomini di Inzaghi avanti di tre reti, come detto inizialmente con autogol di Gaich, poi eurogol di Calhanoglu dalla trequarti, e tris immediato di Dzeko. Nella ripresa l’Inter si diverte e dilaga, con Lautaro (doppietta) e ancora Dzeko a segno. La notte perfetta per i nerazzurri, che possono gestire le energie, dando un segnale chiaro a tutte, e si piazzano al quarto posto da soli in seguito ai pareggi di Milan e Roma.
La giornata si concluderà questa sera, dopo la grande attesa per la partita di Udine dove il Napoli scenderà in campo alle 20.45, tentando di vincere per porre finalmente la pietra tombale su un campionato dall’esito ormai scritto. In coda, Empoli-Bologna, sempre alle 20.45.
E’ tutto per quanto riguarda le partite di ieri, arrivederci al prossimo turno che inizierà sabato 6 Maggio con 3 anticipi: Milan-Lazio alle 15, seguito da Roma-Inter alle 18 e in serata Cremonese-Spezia alle 20,45.