Musi lunghi, mugugni a mezza voce, occhi rabbiosi: il PD dopo la sonora sconfitta non sa neppure ammettere che è stato disintegrato senza appello e quella strombazzata superiorità portata avanti con presunzione si è sciolta nel mare della retorica.
E tutti a chiedersi sottovoce “Ma come mai..ma come è possibile..ma perché…?” Eppure ad un occhio esterno, fatta salva l’assenza delle idee, la scarsità di uomini non infarciti di ideologie anacronistiche, pare evidente che la responsabilità del fallimento sia purtroppo l’incertezza, i ritardi della Schlein quando deve scegliere un abito ad hoc per la circostanza. Considerato che sono le prime elezioni, anche la consulente cromatica ha avuto dubbi e se poi si accetta che l’abito sia il modo di comunicare più consono all’occasione, viene spiegato l’eventuale errore.
Rimane da osservare che cosa possa capire il “popolo” da un vestito dopo non aver compreso le parole, i discorsi pseudo marziani della segretaria del partito. Un po’ di pazienza…assente per quattro giorni nelle terre devastate della Romagna? Ma non è facile armonizzarsi con il fango…Diamo tempo al tempo e nel frattempo lasciamoli discutere, analizzare e lì basta il trench di divisa.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Sagace come sempre, Nene!
Sapersi presentare in modo adeguato è un mio convincimento da sempre, ma se mancano i contenuti c’è poco da fare. E di risparmia pure sulle parcelle delle consulenti (nemmeno necessarie a mio modo di vedere)