Come riporta TGCom24:
“Gli incassi delle multe stradali nel 2022 sono cresciuti del 37%, a 547 milioni di euro, e Milano si conferma la prima delle città italiane quanto a proventi da infrazioni stradali.
E’ quanto risulta al Codacons, che ha elaborato i dati della rendicontazione ufficiale che gli enti locali hanno fornito al governo, per essere poi pubblicati sulla piattaforma web del ministero dell’Interno. Con i suoi 151,5 milioni di incassi, “Milano è la città che guadagna di più per le sanzioni per violazioni del codice della strada”, scrive Codacons.”
Ci commenta la situazione Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:
“Regola vorrebbe che l’incasso ai Comuni delle multe venisse reinvestito in sicurezza stradale. Per regola non intendo norma di legge, sia chiaro, ma buona norma di amministrazione. Quello che in campo legale si chiama diligenza del buon padre di famiglia: se corri troppo o parcheggi in divieto ti multo e poi uso quei soldi per chiudere le buche, sistemare i marciapiedi e fare quelle variazioni che servono a rendere più sicura la città per pedoni, automobilisti e ciclisti.
La domanda che mi viene spontanea è se anche a Milano si faccia. Qui sembra sempre che manchino i soldi. Poi, però, si sente che sono sul punto di partire centinaia addirittura di progetti di “urbanistica tattica” e qualche dubbio viene. Pare che a Palazzo Marino pensino che disegnare una piazza per terra protegga le mamme coi passeggini o piazzare le panchine in mezzo al traffico solo perché si è colorata la sede stradale aumenti la sicurezza.
Posso, però, capire Sala: dopotutto con le piste ciclabili ha funzionato, basta guardare a via Forze Armate o Viale Monza: si è disegnato per terra e la gente è andata in visibilio. Per “la gente” intendo gli elettori a giudicare dai dati delle ultime elezioni, pure in Municipi, come il 7 e il 2, che sono roccaforti tradizionali del centrodestra.
Insomma il modello Buenos Aires fa scuola: peggio si trattano i residenti, da un punto di vista stradale, più voti si prendono. Quindi, lato consenso, forse avrà ragione il sindaco, ma ,la sicurezza stradale non è questione di percezione. Resta, quindi, da vedere se questi interventi diminuiranno morti e feriti. Oppure se, tra qualche anno, potremo legittimamente dire che abbiamo pagato soldi veri per le multe e avuto piazze e marciapiedi finti e pericolosi in cambio”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Personalmente penso che le piste ciclabili disegnate perterra sono pericolose, i marciapiedi che diventano parcheggi permonopattini e bici a noleggio.Mi chiedo,ma tutto il denaro che incassa il comune di Milano possibile non ha fondi per ristrutturare le case gestite da MM.