“Direi che per il 2024 si inizierà con i primi negoziati e le prime intese” con le singole Regioni. Così il ministro per gli Affari Istituzionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine dell’audizione in commissione al Pirellone, sulla riforma per l’autonomia differenziata, ha risposto riguardo ai tempi per arrivare all’attuazione della riforma. Il ministro ha precisato: “Le tempistiche le decide il Parlamento, quindi non dipendono da me. Siamo in attesa del parere della Commissione Bilancio sugli emendamenti perché prima di allora non si può iniziare a votare. Spero di partire a votare i primi articoli già prima della pausa estiva e poi si concluderà nel mese di settembre il passaggio in Commissione. Dipenderà anche dall’atteggiamento delle forze di opposizione” in ogni caso “direi che per il 2024 si inizierà con i primi negoziati e le prime intese”. Rispondendo poi a chi gli chiedeva se sia ‘certo’ dell’appoggio di FdI al percorso per l’Autonomia, Calderoli ha chiarito che “noi stiamo conducendo una discussione con FdI, stiamo condividendo gli emendamenti di maggioranza, che sono a firma dei capigruppo di tutte e quattro le forze che sostengono il Governo. Su alcuni stiamo discutendo per trovare la soluzione migliore, ma c’è un’assoluta convergenza”.
FONTANA “Questa riforma porta avanti principi importanti come la sussidiarietà, la collaborazione pubblico- privato e quello delle scelte vicine al territorio. Un altro principio importante è la responsabilità. È chiaro che chi amministra il territorio sarà costretto a rendere conto delle proprie capacità o incapacità” quindi “è chiaro che forse c’è qualcuno che preferisce che si continui con la ‘mamma Roma’ dalla quale si portano a casa i soldi e alla quale si possono trasferire le responsabilità di inefficienza. Ci sarà forse qualche amministratore a cui questa assunzione di responsabilità non piace”: così il presidente della Regione Attilio Fontana intervenendo al Pirellone nella seduta congiunta delle commissioni Affari Istituzionali e Autonomia dove era presente anche il ministro Roberto Calderoli che ha riferito sulla riforma per l’autonomia differenziata. Nel suo intervento Fontana ha anche ricordato alcuni ‘numeri’ della Lombardia “Secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato del 2021 la Lombardia è la Regione che costa in assoluto di meno – ha detto -. Per ciascun cittadino è prevista una spesa, per tutte le organizzazioni istituzionali, di 3.600 euro a fronte di una media nazionale di 4.879 euro”. Quindi, ha sottolineato il governatore “forse il principio di sussidiarietà e di responsabilità che è alla base del modello Lombardia si traduce anche in efficienza e capacità di spesa delle risorse che dovrebbe essere presa in considerazione”. Fontana ha ricordato anche che “Il 53 per cento del fondo perequativo nazionale in materia di sanità è coperto dalla Regione Lombardia. E a livello di trasferimenti in campo sanitario la Lombardia è una delle due Regioni al di sotto della media nazionale”. Il governatore ha infine ribadito che “l’autonomia differenziata è un grande passo avanti per tutto il Paese e per tutte le regioni”. “Credo che sia una delle riforme imprescindibili se vogliamo che il nostro Paese continui a migliorare”, ha affermato.
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