I racconti di Capitan U 1947: Allarme in Paradiso…la politica del terrore e l’assenza dei valori stanno uccidendo l’amore

I racconti di Capitan U 1947 Video

Oggi vi racconto di un sogno, un sogno strano che ho fatto recentemente. Non so come, ma mi trovavo in Paradiso, come un infiltrato, nascosto dietro ad una nuvola. Sembrava che nessuno se ne fosse accorto o facesse caso alla mia presenza, e da lì potevo assistere ad un’assemblea indetta urgentemente e riguardante la terra e, precisamente, la nostra Italia. Su un trono di luce sedeva Gesù con accanto San Pietro e di fronte le anime di Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi. Mentre su uno schermo led trasparente scorrevano i nostri tg terreni con i loro titoli inquietanti, “amori traditi e offesi, stupri di ragazze indifese da parte di coetanei imbestialiti, ragazzini armati e delitti impuniti, migranti accolti e abbandonati a sé stessi, minacce di cataclismi annunciati e causati inequivocabilmente dall’uomo, l’un contro l’altro armato in guerre infinite” … insomma, un inferno emerso dalle viscere più profonde per appropriarsi, come da progetto maligno, prima dell’Italia e poi del mondo intero. La tristezza prendeva il sopravvento e nessuno osava intervenire quando la voce di San Pietro si elevò solenne: Romeo e Giulietta scendete sulla terra e cercate di capire, se è il caso intervenite, e poi … tornate e riferite!

Improvvisamente mi sono svegliato e mi sono ricordato di un sogno simile che ad occhi aperti avevo fatto tanti anni prima, fine anni 80, sogno nel quale immaginavo proprio Giulietta e Romeo, scesi dal cielo, mentre tenevano un comizio nell’Arena di Verona davanti a trentamila innamorati. Dicevano ai ragazzi che l’amore non era finito e che mai finirà, e, che l’amore materiale e frettoloso non era l’esempio più auspicabile e che la colpa di tanto degrado e caduta dei valori erano spesso attribuibili ai comportamenti sbagliati proprio di coloro che negli anni ‘60 avevano lanciato messaggi di speranza  come … “Fate l’Amore e non fate la Guerra” … ma che crescendo, molti di questi ragazzi, erano mutati nel pensiero e, alcuni, arrivati a sedersi nei piani alti del comando, avevano trasformato i fiori in cravatte, rinnegando, senza rendersene conto, quanto avevano professato e cantato quando erano giovani, sognatori e pieni di buoni propositi. Ispirato scrissi subito una canzone, registrata poi molti anni dopo, nel 2006, e pubblicata altri 10 anni dopo, nel 2016 nell’album “Il Bruco”, intitolandola “Se Giulietta e Romeo”.

Se Giulietta e Romeo scendessero giù dal cielo fra gli innamorati

per capire da sé se gli amanti quaggiù, come dicono su, sono proprio malati,

se prati verdi per giocare e cieli azzurri per sognare

ce n’è rimasti così pochi (*) che l’amore di corsa su un’auto si fa, noo!

Se Giulietta e Romeo scendessero giù dal cielo come delegati

per tenere un comizio e per togliere il vizio a chi dice che ormai qui l’amore è finito …

e nell’Arena di Verona, fra 30.000 innamorati, 

in uno slogan del passato che negli anni ’60 cantava così:

Fate l’amore, non fate la guerra … fate l’amore, non fate la guerra!

Fate l’amore, non fate la guerra … fate l’amore, non fate la guerra!

Se Giulietta e Romeo tornassero su nel cielo molto più istruiti

spiegherebbero che i malati quaggiù non son certo però proprio gli innamorati,

ma chi dei prati fa un veleno, dei cieli azzurri un fumo nero

e si dimentica ogni istante che negli anni ’60 cantava così:

Fate l’amore, non fate la guerra … fate l’amore, non fate la guerra!

Fate l’amore, non fate la guerra … fate l’amore, non fate la guerra!

Fate l’amore, non fate la guerra …………

(*) licenza poetica

Sono passati altri 7 anni, e, purtroppo, non è cambiato nulla, anzi … angosce e incertezze prendono il sopravvento su di noi ogni giorno di più, causandoci stress, incubi e sogni strani come quello che ho vissuto e narrato all’inizio di questo racconto … ho da urlare qualcosa sia alle opposizioni sia alla maggioranza che ci governa: Bastaaaa!!!

All’Opposizione dedico il mio urlo e consiglio affinché, per rispetto di chi vi ha votato con fiducia, la smettiate di limitarvi a sottolineare solo ciò che “voi” giudicate errori e carenze della maggiorana, ma impegnatevi di più con proposte innovative e non solo ideologiche, proposte che aiutino e non ostacolino le aspettative di tutto un popolo, il popolo italiano. E poi, basta con l’evocare continuamente il “fascismo”, rasentate il patetico, avete rotto, a destra e a sinistra! Il fascismo non esiste più, se non nelle vostre paturnie ed alibi disperati, evocato perché mancate di programmazione e di direttive adeguate.… Alla Maggioranza, invece, offro un urlo di sveglia, invitandovi ad essere più decisi e meno frenati … a volte sembrate quasi intimoriti all’idea di vedere gli avversari insorgere spiegando tutto il loro armamento mediatico in dotazione: “non ti curar di loro, ma guarda e passa”, celebre verso del canto III dell’Inferno di Dante Alighieri. Sono trascorsi quasi 1000 anni da quei versi e siamo ancora sulle soglie dell’Inferno. Siete stati votati per “fare”, con rispetto verso tutti, con intelligenza in modo costruttivo e non ideologico, ma dovete fare! Avete altri 4 anni a disposizione, non ci deludete, e nel “ci” metto tutti, sia “chi” ha votato il centro destra sia “chi” il centro sinistra … sia “chi”, come me, non segue ideologie o schieramenti ma anela risultati, da qualunque parte essi arrivino, sempre pronto a elogiare e a votarvi se soddisferete le mie aspettative, ma anche pronto a criticarvi ferocemente in caso contrario, se pur con rispetto … sono nato libero e tale me ne andrò, ma con tanto amore universale, sempre dentro di me!

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

12 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: Allarme in Paradiso…la politica del terrore e l’assenza dei valori stanno uccidendo l’amore

  1. Ciao Umberto, mi unisco al tuo grido:BASTA A!!
    Siamo stanchi di parole illusorie, fatti concreti x il benessere di tutti, vogliamo.

  2. Ciao Capitan U buongiorno… non ho, a differenza tua, la possibilità di conoscere quello che è il pensiero che aleggia in Paradiso perché i miei sogni si limitano ad un quotidiano che inesorabilmente ci pressa e ci vessa… sono però sicuro che qualche illuminato sulla terra stia giocando sulla pelle di tanti persone e popoli senza nessuna specifica preferenza se non quella di alimentare le sue economie… è strano e quasi inconcepibile per la maggior parte delle persone realizzare che noi siamo solo dei numeri e delle opportunità di guadagno, nel bene o nel male… portati alla monotonia dell’individualismo abbiamo perso il senso di una visione comune e di un obiettivo sano e costruttivo… facile parlare di soluzioni senza avere il coraggio di combattere per metterle in atto o addirittura rifiutarle per inseguire chimere o per far credere che gli angeli possano avere un sesso… bisogna che tutti inseguano un obiettivo comune per fare in modo che le nostre future generazioni possano guardare indietro senza doverci additare come distruttori o mistificatori… un abbraccio e un caro saluto

  3. Ciao Umbi condivido i tuoi pensieri e i tuoi desideri è ora di vedere chi ci governa applicare iniziative e decisioni concrete che spronino in particolare i giovani affinché si impegnino per un futuro migliore ….ciao Buon Fine settimana

  4. I problemi che ci affliggono Oggi sono veramente tanti da non saper dove cominciare una cosa è vera siamo pressati da tutte le parti e quando uno viene schiacciato e naturale urlare dover elencare tutto quello che ci opprime” è impossibile quindi lancio un grido anch’io Basta con questo schifo

  5. Caro Capitan U,

    La narrazione del tuo sogno è un viaggio affascinante tra il paradiso e la realtà terrena, intrecciando elementi celesti con le sfide e i dilemmi che affliggono la nostra società. La tua capacità di dipingere un quadro vivido e coinvolgente cattura l’attenzione del lettore.

    La visione di un’assemblea divina, con la presenza di figure emblematiche come Gesù, San Pietro, Giulietta e Romeo, offre un interessante spaccato dei conflitti e delle problematiche che affrontiamo oggi. La riflessione sul declino dei valori e la trasformazione dei messaggi di speranza degli anni ’60 è profonda e risonante.

    La tua canzone “Se Giulietta e Romeo” aggiunge una dimensione emotiva alla tua storia, offrendo un’ulteriore prospettiva sulla persistenza dell’amore nonostante le sfide moderne.

    Infine, il tuo appello alle forze politiche per un impegno costruttivo e la tua richiesta di smettere di evocare il “fascismo” riflettono un desiderio di un cambiamento positivo e di una politica orientata verso il futuro.

    Grazie per la condivisione dei tuoi pensieri e delle tue emozioni in questo racconto intrigante.

    Cordiali saluti, Vocal Fusion

  6. Sempre molto interessante i tuoi pensieri, dovremmo essere tutti ad urlare bastaaa però la maggior parte fa la parte dello struzzo nascondendo la testa. Mi trovi d’accordo su tutto. Un abbraccio

  7. Come non condividere il tuo pensiero….Purtroppo l’Italia è diventata irrecuperabile !!!!! Ogni giorno le brutte notizie superano le belle e allora ? Forse è giunta l’ora di cambiare paese per chi può andarsene piuttosto che lottare contro i mulini a vento…..

  8. Ciao Capitan U,come sempre esprimi in forma diretta e chiara il tuo pensiero che in questo articolo diventa un accorato grido di risveglio e speranza!
    E’ l’ora del “fare” …e bene ! Il popolo e’ stanco e non c’e’ piu’ tempo per litigi e chiacchiere da comare che si consumano nel Parlamento.
    Grazie Umberto di questo elogio all’amore:il testo della tua canzone e’ un invito di allora,e anche di oggi , senza amore non si puo’ costruire niente di buono nella societa’.
    Avanti tutta!!!

  9. Urlo anch’io BASTAAAAAAAAAAA hanno proprio rotto!

    Bravo Umberto continua a scrivere, magari insieme riusciamo a urlare BASTAAAAAAAAAAA
    😘

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.