Finanziamenti ong e migranti: botta e risposta tra il ministro della Difesa e il ministero degli Esteri tedesco

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 Tajani: “Sarò in Francia e dirò che a Ventimiglia Parigi sbaglia”

Nuovo capitolo per la polemica sui migranti tra Italia e Germania.

Dopo che il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva definito “molto grave” che Berlino finanzi le ong, un portavoce del ministero degli Esteri tedesco ha replicato: “Salvare le persone che annegano e si trovano in difficoltà in mare è un dovere giuridico, umanitario e morale. Come le guardie costiere nazionali, in particolare quella italiana, anche i soccorritori civili nel Mediterraneo centrale svolgono un compito di salvataggio con le loro imbarcazioni, mentre salvano le persone in difficoltà in mare”. Anche Antonio Tajani interviene per dire che “la Francia a Ventimiglia sbaglia. Lunedì sarò a Parigi e lo dirò alla collega Colonna”.

“Se la Germania avesse a cuore il destino delle persone in difficoltà e volesse davvero aiutarci a salvare vite potrebbe aiutare a costruire quello che chiamiamo ‘piano Mattei’ per l’Africa, a combattere seriamente i criminali che trafficano in esseri umani e dare una mano alle istituzioni e i corpi, militari e civili, della Repubblica italiana. Ne saremo ben felici” ha aggiunto il ministro della Difesa.

“Atto grave contro un Paese amico”

 Secondo Crosetto, che ne ha parlato in un’intervista a la Stampa il finanziamento delle ong da parte della Germania è “un atto molto grave”, soprattutto perché “Berlino finge di non accorgersi che, così facendo, mette in difficoltà un Paese che in teoria sarebbe ‘amico’. Di fronte alla nostra richiesta d’aiuto, questa è la loro risposta? Noi non ci siamo comportati allo stesso modo quando Angela Merkel convinse l’Ue a investire in Turchia miliardi di euro per bloccare i migranti che arrivavano in Germania dal Medio Oriente”.

“Scafisti come criminali internazionali”

 Il ministro sostiene comunque che non c’è un “disegno europeo” contro il governo italiano: “è l’approccio ideologico di una certa sinistra, che non tiene conto delle conseguenze delle loro teorie sui popoli”. E sulla questione scafisti, che “vanno trattati alla stregua di criminali internazionali”, per Crosetto l’obiettivo è “togliere loro la certezza di poter condurre i loro traffici senza che nessuno li fermi. Superato un certo limite, diventa quasi un atto di guerra. Serve però un cambio di approccio a livello europeo. Vedo che i francesi bloccano con militari e polizia le frontiere eppure nessuno dice niente”.

Berlino: “I salvataggi dovere giuridico”

 A stretto giro la risposta di Berlino, secondo cui “salvare le persone che annegano e si trovano in difficoltà in mare è un dovere giuridico, umanitario e morale”. E per quanto riguarda il ruolo dell’Europa, “il governo tedesco si sta impegnando a fondo per riformare il sistema europeo comune di asilo al fine di creare un sistema sostenibile e, soprattutto, solidale per la migrazione e l’asilo nell’Unione europea anche come condizione di base per un sistema Schengen funzionante e per l’apertura delle frontiere interne”.

“Progetti per sostenere il soccorso”

 Il ministero degli Esteri tedesco, ha proseguito il portavoce, “sta attualmente attuando un programma di sostegno finanziario istituito dal Bundestag tedesco. L’obiettivo è quello di sostenere sia il soccorso civile in mare sia i progetti a terra per le persone soccorse in mare”. Su questo “abbiamo ricevuto diverse richieste di finanziamento. In due casi l’esame delle domande è già stato completato. L’erogazione dei fondi in questi due casi è imminente. Si tratta di un progetto per l’assistenza a terra delle persone soccorse in mare in Italia e di un progetto di un’organizzazione non governativa su misure di salvataggio in mare (Sos Humanity e la Comunità di Sant’Egidio, ndr)”.

Tajani: a Parigi dirò che a Ventimiglia sbaglia

 Sulla questione migranti, in particolare sulla posizione francese, è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Domani sarò a Parigi e dirò alla collega Colonna che a Ventimiglia la Francia sbaglia” sui respingimenti, come ha sottolineato anche la Corte di giustizia europea. Giovedì, invece, “sarò a Berlino e parlerò con la mia collega tedesca della decisione del governo tedesco di finanziare le ong. È un atteggiamento strano, cercheremo di capire perché si muove in questa maniera”. Tajani ha quindi sottolineato che “il problema c’è ma va affrontato in maniera solidale, non in modo egoistico. La frontiera sud siamo noi”.

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