Buon lunedì ai lettori, la domenica della giornata 5 inizia con un antipasto delle 12,30 a Empoli, dove l’Inter si accontenta e non si affanna a consumare un altro lauto pranzo sullo slancio delle ultime partite. Ma tant’è, 3 punti voleva e 3 punti si prende, rimanendo in testa alla classifica a + 3 sul Milan e +5 sulla Juventus. Empoli che rischia subito di andar sotto nei primi 15′, perché i nerazzurri partono con la chiara intenzione di indirizzare la partita da subito sul binario preferito, e nell’arco di una decina di minuti tirano ben 6 volte verso la porta di Berisha, andando vicino al gol in un paio di occasioni. Poi l’Empoli sembra gradualmente scuotersi, cerca di prendere le misure e prova a mettere in affanno la difesa interista con qualche incursione di Baldanzi e dell’albanese Shpendi, ma la squadra di Inzaghi non si scompone e chiude senza indugi, andando vicinissima al vantaggio anche negli ultimi minuti del primo tempo, prima con Thuram che insacca al volo (ma in offside, gol annullato) una spizzata di testa di Frattesi su cross di Calhanoglu, poi lo stesso Frattesi arriva a tu per tu davanti a Berisha, tenta uno scavetto ma si vede chiudere lo specchio da un grande intervento del portiere, che intuisce e salva in due tempi.
La difesa empolese deve però arrendersi in apertura di ripresa. Il vantaggio interista arriva grazie ad un gol fantastico di Dimarco: corner di Calhanoglu, Luperto respinge di testa sul primo palo, Dimarco piomba sulla traiettoria e lascia partire un siluro di prima intenzione che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Prodezza straordinaria e nerazzurri avanti, a riprendersi la vetta solitaria della classifica. Al di là del risultato striminzito, quella dei ragazzi di Inzaghi al Castellani è stata una prestazione convincente: la squadra in maglia bianca e banda diagonale nerazzurra, aggressiva fin dai primissimi minuti, ha rischiato poco o niente soffrendo solo negli scampoli finali quando, dopo avere esaurito i cambi, ha chiuso la partita in dieci uomini a causa dell’infortunio di Arnautovic (l’austriaco ha lasciato il campo in lacrime, probabile un guaio muscolare per lui). Altra sconfitta invece per l’Empoli, che rimane ancora fermo a quota zero punti e zero gol fatti.
Dalle 15, al via altri due match, Udinese-Fiorentina e Atalanta-Cagliari.
Al Friuli partita agonisticamente vivace, con inizio favorevole per l’Udinese e viola che stentano ad impostare, ma sostanziale equilibrio successivamente, almeno fino al 32′. Da quel momento la partita si sblocca e passa la Fiorentina con Martinez Quarta, a segno un’altra volta: taglio d’attaccante con i tempi perfetti sul cioccolatino servitogli da Bonaventura, e il difensore viola infila Silvestri. La rete di Martinez e di Bonaventura nel finale proiettano i viola a 10 punti, raggiungendo così la Juventus. Per l’Udinese si tratta di uno degli inizi di campionato peggiori degli ultimi anni: tanta sfortuna ma anche tanto da riflettere per Sottil, con il club friulano che è poco lucido sotto porta.
A Bergamo finisce con lo stesso punteggio di Udine (2-0) ma a favore della squadra di Gasperini che Al Gewiss Stadium si impone grazie a un gol per tempo, centrando il secondo successo consecutivo dopo quello in Europa League: apre l’ex Lipsia Lookman nella prima frazione, chiude il neo entrato croato Pasalic nella ripresa. L’Atalanta trova finalmente continuità, tramortendo i sardi e migliorando la propria classifica. Prima frazione dominata, vantaggio di Lookman su perfetto servizio del gemello De Ketelaere la sensazione di una superiorità netta e indiscutibile. Il Cagliari cresce dopo l’intervallo, arriva a sognare concretamente il pareggio, ma poi è Pasalic, entrato giusto qualche minuto prima, a mettere in ghiaccio risultato e contesa. La squadra di Gasperini sale così a quota 9, iniziando finalmente a respirare l’aria dell’alta classifica, mentre per quella di Ranieri, che fin qui ha collezionato due pareggi e tre sconfitte, sono tempi duri, ancora senza vittorie.
Nel tardo pomeriggio e in serata le ultime due partite in calendario, Bologna-Napoli e Torino-Roma.
Il Napoli, salito al Dall’Ara di Bologna per cercare la rincorsa alla capolista, incappa in un altro mezzo passo falso. Un pareggio senza reti che inizia a preoccupare squadra e tifoseria: terza partita consecutiva senza vittoria in campionato per il Napoli, che scivola (con 8 punti) a -7 dall’Inter. Sul risultato, però, pesano come macigni il palo al 5′ di Osimhen e il rigore fallito al 73′ dal nigeriano, poi sostituito da Rudi Garcia come Kvaratskhelia, tra i fischi di disapprovazione (per le scelte del tecnico) da parte dei tifosi azzurri. Il clima di tensione tra i giocatori del Napoli e il nuovo allenatore è palpabile e patron De Laurentiis, subito dopo il triplice fischio, lancia un tweet in cui elogia la prestazione vista al Dall’Ara. Il Bologna di Thiago Motta, dal canto suo, manda in porto una prestazione difensiva rimarchevole, quasi in stile Anni Settanta, prende il punto e sale a quota 6.
E ai piedi delle Alpi si ferma di nuovo in campionato il cammino della Roma di Mourinho, che dopo i due successi consecutivi con Empoli e Sheriff non va oltre l’1-1 contro un Torino gagliardo e combattivo, che strappa nel finale un punto meritato. Una partita divertente, ricca di duelli e dal ritmo molto godibile viene decisa dai centravanti, in una sorta di riproposizione delle sliding doors del mercato estivo: a pareggiare nel finale la rete di Lukaku, alla terza rete consecutiva e ormai vero faro offensivo di questa squadra, ha risposto nel finale di testa quel Zapata che poteva vestire proprio la maglia giallorossa nelle ultime settimane della sessione estiva. Un risultato tutto sommato giusto, anche se per la Roma i rimpianti sono indubbiamente tanti. Nonostante gli indubbi passi avanti sul piano del gioco, la classifica torna a essere piuttosto brutta per Mourinho e i suoi: 5 punti in 5 giornate e un pesantissimo -10 dalla vetta, mentre il Toro continua il suo ottimo percorso strappando un punto a una big del campionato.
E’ tutto per la quinta, arrivederci a martedì 26 quando sarà la Juventus a dare il calcio d’inizio alla sesta puntata della serie A, nell’unico turno infrasettimanale previsto in stagione. A questo anticipo seguiranno mercoledì 27 altre 6 partite, che vedranno impegnate tutte le altre squadre di fascia alta, e in chiusura (giovedì 28) le ultime 3.
Buona settimana a tutti!
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