“L’accessibilità è un diritto, non un privilegio”. FIABA Onlus lo ripete da oltre vent’anni e lo ha ripetuto, con forza, anche durante il XXI FIABADAY, la Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche che si è svolta oggi a Roma, in piazza Colonna. Organizzata, ogni anno, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, FIABADAY è una giornata simbolo per parlare di quotidianità che può fare la differenza per rendere il mondo accessibile a tutti, senza barriere, fisiche e culturali. La mancanza di accessibilità, infatti, porta all’esclusione sociale ed è così che il problema del singolo assume una dimensione collettiva.
“Un luogo che non viene progettato accessibile fin dall’inizio può letteralmente ‘disabilitare’ chiunque, in qualsiasi momento- ha sottolineato il presidente di FIABA, Stefano Maiandi– Gli spazi in cui ci muoviamo non fanno solo da sfondo alla nostra quotidianità ma svolgono un ruolo di primo piano all’interno di una logica di discriminazione. Capire come l’ambiente possa escludere le persone è fondamentale, perché le barriere culturali vengono prima di quelle architettoniche. In un mondo dove purtroppo le barriere sono ancora tante, l’unica differenza accettabile è quella che possiamo fare con le nostre azioni”.
E come declinare queste azioni sul territorio, nei contesti lavorativi, sociali, culturali e amministrativi, è stato il filo conduttore della XXI edizione del FIABADAY che ha visto confrontarsi, in piazza, rappresentanti delle Istituzioni, degli ordini professionali, delle aziende e dell’associazionismo. Sei i panel di discussione in cui è stata divisa la mattinata: tecnologia e integrazione dei processi ai fini della qualità della vita; accessibilità e trasporti; inclusione degli spazi privati e comuni ai fini di una totale integrazione della vita; qualità della vita nelle nostre città – i Peba; la casa il primo ambiente per garantire una qualità della vita; l’accessibilità nel mondo del lavoro.
Uno il leit motiv: l’abbattimento delle barriere architettoniche è un’opportunità per migliorare la qualità della vita.
Ad aprire la giornata, dopo l’inno nazionale ed europeo eseguito dalla Banda dei Carabinieri, diretta dal luogotenente Francesco Loppi, è stato il messaggio del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che, dopo aver ringraziato FIABA per il lavoro svolto in questi anni, ha ricordato che “la battaglia comune per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ormai molto attuale e molto sentita, si sta estendendo. Quando parliamo di accessibilità universale, a partire dai principi della Convenzione Onu- ha detto Locatelli- ci riferiamo a barriere che non sono più solo architettoniche ma riguardano anche l’informazione, la comunicazione, il turismo, la cultura, gli eventi. Parliamo di ogni spazio e di ogni momento della vita quotidiana. La battaglia più importante che insieme possiamo portare avanti, a tutti i livelli istituzionali, è quella di garantire alle persone dignità della vita. Tanti passi avanti sono stati fatti ma ancora poco e troppo scarso è l’impegno di ribaltare le priorità: tutto quello che si fa, a tutti i livelli istituzionali e anche nel mondo privato, deve essere per tutti, fruibile e accessibile a tutte le persone. Partendo da questo presupposto, ossia che è necessario ormai credere, immaginare, potenziare la progettazione universale, si può fare davvero molto di più ma dobbiamo essere uniti, forti. Credo che FIABA in tutto questo abbia un ruolo centrale”.
Il Vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha rilanciato il messaggio: “Andremo avanti per abbattere le barriere e per dare a chi è fragile la possibilità di sentirsi forte nei diritti riconosciuti. FIABA è una fucina di idee e iniziative”.
E proprio su proposta di FIABA è stato introdotto, con la legge di Bilancio 2022, il bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Una detrazione, rinnovata quest’anno fino al 2025, che può essere utilizzata per tutti gli edifici, non solo abitazioni e condomini. Inoltre, non è necessario essere una persona con disabilità o avere più di 65 anni, ma è l’intervento che conta, purché venga utilizzato per i reali scopi di riduzione e abbattimento delle barriere. Per ricordare l’importanza di questa detrazione, a piazza Colonna era presente anche Geoweb S.p.A (Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e Sogei S.p.A.), con cui FIABA ha siglato, a giugno, un protocollo d’intesa con l’obiettivo di dare supporto nell’attività di mappatura delle barriere architettoniche attraverso una rete di oltre 53.000 professionisti.
L’attività di sensibilizzazione di FIABA, infatti, passa anche attraverso l’assistenza offerta alle pubbliche amministrazioni per aiutarle nella valutazione dell’accessibilità degli spazi comuni al fine di arrivare alla realizzazione dei P.E.B.A. (Piani Eliminazione Barriere Architettoniche). Un punto che è stato particolarmente approfondito nel corso del FIABADAY, grazie anche all’esperienza del Comune di Gradara, raccontata dal sindaco, Filippo Gasperi, che ha da poco avviato un percorso virtuoso, in collaborazione con la Onlus, per redigere una mappatura delle barriere presenti all’interno dei museo Marv, della Casa del Gufo e del teatro Comunale.
Ma nel corso della sua attività sono state oltre 50 le cabine di regia che FIABA ha stipulato con altrettante amministrazioni comunali.
L’ultima collaborazione, in ordine di tempo, è quella stretta con Federbalneari Lazio per la mappatura dei 325 km di costa regionale. Un accordo che, come ha testimoniato la presenza al FIABADAY del presidente nazionale, Marco Maurelli, potrebbe presto ampliarsi a livello nazionale.
Un’attività di sensibilizzazione, supporto e divulgazione, quella di FIABA, che ogni anno si racconta in occasione della Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche e da qui riparte per portare avanti nuovi progetti e nuove collaborazioni.
Mappatura delle barriere, dunque consapevolezza dell’esistente, e progettualità per il futuro, i temi lanciati guardando al XX FIABADAY 2024.
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