In queste settimane è in corso in tutti i Municipi di Milano una campagna di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo compulsivo. L’Italia è una dei Paesi in Europa con i maggiori volumi di gioco d’azzardo pro capite, con cifre che nello scorso anno hanno superato i 136miliardi di euro. Per loro natura questi giochi non prevedono la possibilità di influenzare il risultato mediante le abilità del giocatore e, al fine di permettere alla cassa di vincere nel lungo periodo, sono costruiti fornendo un vantaggio statistico in alcuni casi anche estremamente favorevole al banco, fatto che viene ancora di più accentuato nelle situazioni di gioco non regolare.
Il fenomeno è estremamente esteso, con più di 18mln di concittadini che nel 2018 hanno giocato almeno una volta, e con una elevata partecipazione anche tra i giovanissimi, in barba alle regole vigenti. L’estrema facilità nell’accedere al gioco, unito alla pubblicità continua dello stesso e all’illusione, alimentata anche dal fatto che ancora nel nostro Paese è molto diffuso credere nella fortuna, fa sì che si sviluppino numerose situazioni patologiche che portano i soggetti coinvolti in una spirale che è destinata a rovinare la vita di chi suo malgrado si trova coinvolto.
In tale ottica, lo spazio Gio, situato presso l’ospedale Niguarda, il San Paolo, il Fatebenefratelli, e il San Carlo, si pone come un punto di riferimento e di supporto in cui, mediante la presenza di specialisti medici, è possibile intraprendere un percorso di allontanamento dal gioco, il tutto senza liste di attesa e con accesso diretto.
Massimiliano Castaldo
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