Sicuramente un fatto di cronaca che ormai si ripete, ma su cui una riflessione va fatta. Perché coinvolge minori, aggressori e vittime, e i numeri sono impressionanti. Sette vittime, il che significa che la violenza con i coltelli annienta anche se si è in gruppo, la mancanza assoluta di buon senso, di giudizio su ciò che è bene e ciò che è male, una consapevolezza che insieme, armati, possono vincere e ottenere ciò che vogliono. Un branco che la società di oggi, la famiglia hanno lasciato ai margini, la convinzione che la forza fai da te, sia l’unica valida. E sono minorenni. Non è solo una cronaca di criminalità
La cronaca dell’Ansa
Un ragazzo italiano di 19 anni e due 17enni, uno italiano e l’altro cingalese, sono stati arrestati ieri mattina dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano per rapina aggravata in concorso dopo che, insieme a un quarto complice e armati di coltelli, hanno costretto sette minorenni a consegnare loro denaro, cellulari e vestiti.
La rapina è avvenuta in zona Quarto Oggiaro e i militari sono riusciti a rintracciare il gruppetto in via Masetti, dove i giovani avevano già preso di mira un’altra coppia che si trovava in auto.
Il quarto ragazzo, che faceva da “palo”, è riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo dei carabinieri.
I tre arrestati sono stati poi condotti presso gli istituti di reclusione di San Vittore e Beccaria di Milano.
Anna Ferrari
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