Cari amici lettori, ogni giorno che passa diventa per me sempre più difficile narrarvi delle storie che diano un’immagine più serena del pianeta che ci ospita, sottolineandone sì le brutture di cui soffre, ma cercando anche, e soprattutto, di trovare ogni volta un finale positivo che ci riempia di speranza e ci porti a proiettarci in un futuro migliore gonfio di amore e di rispetto reciproco. È chiaro che prevalgono due disegni, opposti ma simili negli intenti dell’abuso ideologico e religioso: famelici piani di burattinai senz’anima che tendono ad una spartizione del mondo dove lo scopo, sia a occidente sia ad oriente, è quello di decidere chi può vivere e chi invece è superfluo, chi ha diritto ad una esistenza agiata e chi ad una minima e misera sopravvivenza assicurata. L’individuo conta sempre di meno e la collettività si sta trasformando sempre più in un immane esercito di soldatini di piombo manovrati e non pensanti, indirizzati verso un percorso prestabilito dal quale non si può deviare né sottrarsi.
Soldatini di piombo, simili a quelli che avevo descritto in una mia canzone di fine anni ’80, anche questa entrata poi a far parte dell’album Al mio caro pianeta terra, 10 piccole grandi storie: La Piazza Dei Soldatini di Piombo. Tra metà anni ‘70 e fine anni ’80 mi sono esibito in migliaia di feste patronali al Sud e ogni sera cambiavo comune e piazza. Con uno spettacolo impegnativo, comprensivo di canzoni e ballerine che si esprimevano seguendo i testi dei miei brani con coreografie basate su danza classica, moderna e contemporanea. Mi rendevo protagonista in un rapporto diretto col pubblico parlando dii pace e di amore universale. Le mie canzoni erano molto conosciute, quasi tutte hit, e il pubblico mi adorava e mi seguiva ovunque. Ero molto soddisfatto perché mi sentivo realizzato, anche se i dubbi a volte affioravano e spesso mi domandavo: “ma sei certo di essere capito fino in fondo?” … E così, scrissi La Piazza Dei Soldatini Di Piombo, dove descrivevo una festa religiosa riempiendola di immagini reali, raccontando la mia attesa in una stanza prima di esibirmi, i miei sogni e la mia paura … quella di risvegliarmi in una piazza ricolma di gente che mi applaudiva senza capire quanto io volessi veramente esprimere e il messaggio che intendevo donare.
Nella piazza della festa quanta gente si diverte, è domenica,
bancarelle colorate, venditori di salsiccia e di povertà.
Sfila il santo sulle spalle delle vecchie dalle gambe granitiche,
processione di bambini sotto il palco dell’orchestra che suonerà,
solo chiuso nella stanza il cantante che alla fine si esibirà
sogna di già …
… una piazza che griderà, al suo nome si ecciterà
ed un brivido salirà, quando si affaccerà
e d’amore lui canterà
fino a quando si sveglierà
nella piazza dei soldatini di piombo
dove muore l’umanità …
Mezzanotte spegne tutto, In un angolo, distrutto, se ne sta
il cantante della festa che si asciuga quel che resta in dignità,
il sorriso sconosciuto di una donna che domani non rivedrà
quando si ritroverà …
In un’altra piazza che griderà, al suo nome si ecciterà
ed un brivido salirà quando si affaccerà
e d’amore lui canterà fino a quando si sveglierà
nella piazza dei soldatini di piombo
dove muore l’umanità …
… nella piazza dei soldatini di piombo
dove un giorno nascerà di nuovo l’umanità
Sì, l’umanità rinascerà di nuovo sarà proprio grazie ai soldatini di piombo, perché i potenti, i maestri della guerra e della finanza, i grandi burattinai hanno tutto quanto di “materiale” possa esistere ma … sono privi della “cosa” essenziale, un‘anima, che non hanno e mai avranno … un’anima che invece, anche se dormiente, hanno i “soldatini di piombo”, e quando questa si risveglierà ….
Capitan U 1947
(alias Umberto Napolitano)
Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
👋
Oggi invece abbiamo molti soldatini di carta e neppure riciclabile
Un abbraccio
CapitanU
Caro Umbi, tu hai fatto molte cose per far riflettere la gente sulle storture del mondo ed hai la coscienza a posto.
Purtroppo il mondo continua ad andare avanti come è sempre stato e si ha la sensazione che mai nulla cambierà perché la natura dell’uomo rimane sempre la stessa.
Buongiorno Purtroppo viviamo in una realtà priva di sentimento dove ci sono dei burattinai che ci manovrano e ci fanno fare quello che vogliono, ci incanalano e decidono loro per noi dandoci l’illusione che sia una nostra scelta siamo strumentalizzati e super controllati non avendo nessun potere Non ci resta che seguire la folla come soldatini di piombo Questo è il mio pensiero
Ai perfettamente ragione Umberto siamo sono con Te
Gli artisti con la musica e le canzoni hanno sempre cercato di trasmettere messaggi positivi per la collettività uno degli esempi di patriottismo è stato Giuseppe Verdi e l’Italia occupata capì il messaggio si ribellò e lo divulgò nei muri e non solo appariva la scritta W Verdi…. Cioè viva Vittorio Emanuele Re di Italia…. Il resto è Storia da Garibaldi in poi… Purtroppo certi valori si sono affievoliti ma non bisogna arrendersi mai …W la musica…W L’italia
Ciao Capitan U buongiorno e bentrovato… non ho mai capito come un’idea malsana potesse smuovere tante persone fino al punto di divenire un credo e di vedere tutte queste persone ammassate come sardine non accettando che le gli altri abbiano idee diverse da loro… non ho mai capito perché un’idea sana non abbia mai portato persone ad ammassarsi come sardine ma essere in grado scatenare tanto odio da parte di coloro che non condividono questa idea… senz’altro da qualche parte c’è la risposta ma sono fermamente convinto che a quelli che seguono idee malsane questa risposta non piaccia quindi scatenerà in loro nuovo odio verso gli altri… a volte mi chiedo perché non sedersi da persone civili e discutere dei problemi di fondo, poi però mi accorgo che proprio quelle persone che tanto odio hanno in corpo sono le prime a rifiutare il dialogo e a contribuire ad aumentare l’odio… è vero davanti a tanta folla bisognerebbe sempre chiedersi se realmente ti stanno ascoltando e capendo piuttosto che limitarsi a prendere la doccia di applausi e di complimenti… caro Capitan U è più facile non soffermarsi a comprendere gli altri e accettare tutto ciò che più ci fa comodo… un abbraccio buona giornata
E si ci trattano come soldatini…. Sono d’accordo con te anch’io non ci sto.
Cri
Caro Capitan U, la bellezza di questo brano ha fatto rivivere in me e mio marito Mario il percorso artistico da gitani, silenziosi e concentrati prima di dare il nostro meglio ne”La piazza dei Soldatini di piombo”hai ragione, gente a volte assente o concentrata più sulle canzoni che sul nostro bisogno di interagire con loro anche col cuore….. però, sempre gente semplice e soprattutto umana…..da loro ricominciare con speranza rinnovata per dare un senso e un futuro positivo alla nostra vita ♥️
No, no e poi ancor no: la guerra non ci piace. Vestiam divise, sì, però, soldati siam di pace. Non tiro di moschetto ma solo un gran sorriso e amor che gonfia il petto e fa sereno il viso. Non colpo di spingarda contro la gente inerme che la razza bastarda strisciando come verme dona a chi non approva il buio e l’oppressione. Il cuore si rinnova e scatena forze buone: noi siamo ancora qua e ci buttiamo in pista perché l’umanità non sia mai più egoista. E perché sulla terra ci sia per sempre pace: diciamo no alla guerra, la guerra non ci piace. Evviva l’allegria e il dono a viso aperto, con garbo e simpatia al fianco siam di Umberto.
Purtroppo vero, siamo costretti a fare tutti i bravi soldatini e ubbidire al “generale” che ha in mano il potere.
Ci muove come pedine, o meglio come tanti burattini.
Prima o poi noi burattini ci dobbiamo svegliare e diventare veramente soldati per “combattere” e rovesciare tutto il campo di battaglia.
Solo unendoci potremo farci sentire…
È un tema proprio attuale, purtroppo i potenti pensano solo al loro benessere e noi tutti siamo soldatini,anzi oserei dire pecore! Non abbiamo la voglia di ribellarci è più facile subire,ma spero che si ritorna ad avere coraggio e non nascondere più la testa come gli struzzi.Con le tue vecchie canzoni eri già avanti,un abbraccio 💪😘
Buona domenica Umbi, bellissimo brano, non l’avevo ancora ascoltato, veramente molto bello, molto significativo.
Certo che i così detti capoccioni, che comandano la terra, ci comandano, come dei veri burattini, con il loro telecomando, purtroppo chi ci va di mezzo siamo sempre noi, povera gente che ci rimettiamo, lori pensano solo ad impadronirsi , di avere sempre più poteri, senza un ombra di coscienza, non riflettano, non si sono ancora resi conto, che se continuano così andremo veramente allo sbaraglio, mi auguro e tengo le dita incrociate che veramente non scoppia una terza guerra mondiale, di questo passo siamo veramente sul filo del rasoio, se solo qualcuno di questi capoccioni non la smette di giocare, con le nostra vita , come se giocasse alla Play Station, ci faranno saltare tutti in aria come dei birilli al Bowling. ora siamo arrivati veramente alla frutta, sarebbe quasi ora che questi capi di governi la smetteno una volta per sempre. Ma non si rendono conto, che la vita è sacra ? Che anche loro non possono vivere in eterno? Continuano a mandare i propi figli, i poveri fratelli allo sbaraglio.
Bei tempi quando negli anni sessanta,si parlava solo di amore, di pace , e non delle guerre, come la tua bellissima canzone ” Chitarre contro la guerra ” come la bellissima canzone ” Eve of Destruction”di Barry McGuire che è attualissima con tutte queste guerre, non finisce una, e già incomincia un’altra…
E noi siamo i burattini i soldatini di piombo…Telecomandati.
Ciao Umberto!
Dispiace dire ma oggi il MONDO E’ AMMALATO, le tue canzoni spiegano tutto. Le canzoni dovrebbero essere ascoltate da tutti perche’ non portano SCADENZE, oggi purtroppo c’e molto FREGATISMO!
Saluti da New York City