Sala dopo l’esondazione del Seveso: “Non vi risarciremo”

Milano

“Certamente non possiamo garantire nessun tipo di ristoro. Vediamo se il Governo prenderà decisioni in proposito. Uguale sui privati, noi non siamo in grado in questo momento. La cosa che va vista è quanti sono assicurati e quanti possono rivalersi sulle assicurazioni”.

Così l’ineffabile Sindaco della capitale economica d’Italia ai danneggiati dai ritardi, dalla mancata cura, da problemi vecchi di trent’anni e, ma in misura marginale, dall’acqua caduta in questi giorni e dalla conseguente esondazione del Seveso. Ora, l’onestà va sempre apprezzata. E ringraziamo il Sindaco per averci, con estrema onestà e grande spirito democratico, ricordato che lui, Seveso o meno, resta lui. E noi, non siamo certamente lui.

Che il Comune sia disastrato, soprattutto a causa del fantasma dei fallimenti di gestione della M4 e della montagna di costi successiva, non serve ce lo dica. Ma sarebbe carino, non dico doveroso, ma certamente apprezzato, di fronte a negozi devastati, privati con l’acqua ovunque e una città paralizzata per un giorno intero usare un linguaggio diverso. Di sicuro sarebbe carino non trattare i cittadini come accattoni.

Ma purtroppo è una costante di questa sindacatura: chi produce, ma non è la premiata ditta Ferragnez, è sempre guardato con un occhio critico, un sorriso accondiscendente e una vaga aria di superiorità benigna. Talvolta Sala è un buon padre di famiglia, che chiede ai grandi marchi della moda cosa ne pensino se si vieta ai poveri di inquinare vicino ai loro negozi. Altre volte, invece, è un severo amministratore che dice ai commercianti di Buenos Aires che le loro proteste sono tanto infondate quanto la loro pretesa di non morire di piste ciclabili.

E poi ci sono volte, come questa, in cui il Marchese Sala del Grillo ci tiene proprio a ricordarci la differenza antropologica tra lui e noi, la plebaglia. Il volgo disperso che nome non ha, per citare il Manzoni. Comunque, se posso permettermi un suggerimento al signor Sindaco, avrei ulteriormente chiarito che non saranno tollerate lacrime da parte dei danneggiati: si rischia un ulteriore aumento delle acque. E questo potrebbe nuocere alla biodiversità di Milano. Che poi è l’unica cosa di Milano che interessi alla giunta.

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