Oggi preoccupazione a Milano per due manifestazioni contrapposte: per Israele e per la Palestina.

Milano

Milano oggi vedrà una doppia manifestazione: da una parte il centrodestra  scenderà in piazza  per i valori occidentali e per Israele, dall’altra il centrosinistra contro la festa delle forze armate e per la Palestina.

Alle 15 in largo Cairoli sono attese 3mila persone per il presidio organizzato dal Carroccio “in difesa dell’Occidente, dei diritti, della sicurezza, della pace e delle libertà” e, come spiegano dalla Lega, sarà “una piazza senza bandiere, pacifica e aperta a tutti. Un’occasione per ribadire l’importanza della lotta al terrorismo, all’antisemitismo, in difesa dei diritti delle donne e contro il fanatismo jihadista” Le conquiste e i diritti fondamentali dell’Occidente costate milioni di vittime non possono essere messi in discussione. In un momento di gravi tensioni internazionali l’Italia ha il dovere di rimarcare la propria collocazione fra i Paesi democratici e liberi”.

Anche se la  comunità ebraica non sarà presente,  sarà letto un messaggio del presidente Walker Meghnagi, che “sosterrà chiunque cercherà di ricordare i civili israeliani imprigionati a Gaza”. In piazza Cairoli sono attesi il leader Matteo Salvini, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e il ministro all’istruzione Giuseppe Valditara.

Sempre alle 15 inizierà anche il corteo organizzato da “Milano antifascista e antirazzista” a cui hanno aderito decine di sigle del mondo antagonista cittadino e della sinistra, oltre alle associazioni dei palestinesi a Milano.  “Il 4 novembre l’Italia celebra la festa delle forze armate e, come se non bastasse, la Lega di Matteo Salvini chiama a raccolta in difesa dei valori occidentali annunciando una manifestazione a Milano. Il mondo è dilaniato da guerre e colonialismi. Oltre 170 conflitti attivi nel mondo e quel che è peggio è che non si intravede nessuna via d’uscita all’orizzonte. Da quasi due anni l’Ucraina è sotto il fuoco della Russia, in una guerra per le risorse e per l’egemonia contesa dai potenti della guerra. Il business delle armi, della ricostruzione conta più della vita delle persone. Da ormai due settimane la striscia di Gaza e la Palestina stanno subendo una delle peggiori atrocità che il mondo abbia mai visto dopo la Seconda guerra mondiale. Un genocidio in mondovisione, nell’indifferenza della comunità internazionale, crimini efferati agiti complicità economica e politica con un progetto di apartheid coloniale che prosegue da 75 anni”, affermano gli organizzatori.

I manifestanti – ne sono annunciati un migliaio – sfileranno in corso Venezia, via San Damiano, via Visconti di Modrone, via Verziere, via Larga per arrivare poi in piazza Missori.

Con la presenza dei palestinesi è evidente la netta  contrapposizione ideale delle due piazze. Sulle due manifestazioni quindi, per evitare contatti pericolosi, vigileranno le forze dell’ordine.

A chi gli chiede se sia preoccupato per le manifestazioni odierne, il sindaco Giuseppe Sala risponde “Tranquillo no, diciamo che certamente oggi come oggi le tensioni opposte sono estremamente evidenti. Quindi non posso che confidare sulla capacità delle forze dell’ordine, abbiamo un prefetto e un questore molto capaci e molto esperti” Quindi “preoccupato sì, ma anche dalla discussione con prefetto e questore credo che la situazione sia sotto controllo e che schiereranno senz’altro le misure giuste”

E, riguardo alle scritte antisemite apparse i giorni scorsi in città e sulle quali sono in corso indagini, il sindaco ha detto “Purtroppo uno spirito antisemita c’è nella nostra società, non c’è dubbio, ed è qualcosa su cui noi dobbiamo porre molta attenzione”.

 

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