L’idea è geniale, green e sottilmente provocatoria. Riscalderemo gli edifici comunali con l’acqua delle fogne. Ne hanno parlato molte testate, ma noi vogliamo il parere di Franco Vassallo, per molti anni in forza all’Acquedotto di Milano:
“Alcune note preliminari. Gli ecologisti hanno passato anni a dire che tirare l’acqua e farsi la doccia inquinava perché l’acqua veniva sprecata. Oggi scopriamo che il problema non era la gente pulita, che l’acqua non svanisce improvvisamente nel nulla dopo essere passata per gli scarichi e che, addirittura, può essere utile. Più in generale, con solo una punta di umorismo, c’è da domandarsi se i cittadini riceveranno sconti dal Comune in base a quanta “materia prima” forniranno.
È uso, infatti, ricompensare chi contribuisce alle economie del Comune condividendo i benefici con i cittadini. Infatti, ricordiamolo, paghiamo fior di milioni per filtrare e purificare le acque, smaltire i rifiuti e in generale manutenere l’intero sistema. Se si scopre che questo fa risparmiare il Comune avremo una proporzionale riduzione delle tariffe, giusto? Sarebbe solo giusto. Anche se alcuni dettagli non mi tornano.
Si parla infatti di diciotto gradi come temperatura dell’acqua, ma non di come questa temperatura verrà mantenuta e che accorgimenti tecnici richiederà tutto questo. La netta impressione è che con il riscaldamento globale semplicemente ci sarà meno bisogno di caloriferi e simili e qualcuno si stia lanciando in un business a cui basta suonare bene. Ma sono certo che i tecnici sapranno valutare bene ogni aspetto e tutto andrà per il meglio.
Fino al giorno in cui essere stitici non sarà interpretato dal Sindaco come un sabotaggio degli uffici comunali, naturalmente!”
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Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,