- Il 54% dei lombardi ha dichiarato di aver acquistato o venduto prodotti second hand nel 2022 facendo della regione la prima per valore economico generato (4,2 miliardi di euro)
- Oltre 3 milioni di oggetti venduti su Subito hanno portato a un potenziale risparmio di più di 368.000 tonnellate di CO2, come aver annullato le emissioni della provincia di Mantova
- Grazie alle compravendite su Subito, sono state risparmiate oltre 19mila tonnellate di plastica
Subito – piattaforma leader in Italia per comprare e vendere in modo sostenibile e seconda piattaforma di e-commerce con oltre 16 milioni di utenti unici al mese – pone l’attenzione sul mercato del second hand, dimostrando come la passione per l’usato e la compravendita di beni di seconda mano non siano semplicemente mode o tendenze passeggere ma una scelta consapevole degli italiani che fa bene alle persone, al paese e al pianeta. Tendenza, questa, molto forte in Lombardia, regione in cui i consumatori hanno adottato con consapevolezza comportamenti sostenibili facendoli diventare vere e proprie abitudini di consumo. Basti pensare che ben il 54% dei lombardi ha acquistato o venduto prodotti usati, una tendenza che rappresenta a tutti gli effetti un’azione concreta a favore dell’ambiente e dell’economia circolare. Dato questo confermato anche dalle motivazioni per le quali i lombardi hanno dichiarato di comprare second hand: rispettivamente il 41% sia per chi lo ritiene un modo smart di fare economia sostenibile sia per chi crede nel riuso degli oggetti. La second hand in Lombardia ha generato, nel 2022, un valore di 4,2 miliardi di euro, posizionando la regione al primo posto in Italia. Di questi, 2,4 miliardi derivano dalla compravendita online, canale scelto dal 65% dei lombardi. Il guadagno medio per chi ha venduto è stato di 970 euro, in linea con il dato nazionale che si attesta intorno ai 1.000 euro.
Subito ha voluto, inoltre, analizzare anche l’impatto ambientale dell’attività di compravendita sulla piattaforma in Lombardia presentando i dati dello studio “Second Hand Effect 2022” commissionato a IVL (Istituto di Ricerca Ambientale Svedese). Il metodo utilizzato per lo studio è il LCA (Life Cycle Assesment)*, che tiene in considerazione l’intero ciclo di vita dell’oggetto e ne quantifica per tutto il periodo le sue emissioni di CO2: dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, passando per la distribuzione fino al suo smaltimento. In questo ambito i lombardi, con gli oltre 3 milioni di oggetti venduti su Subito, hanno contribuito ad un risparmio totale di oltre 368 mila tonnellate di CO2 facendo sì che la Lombardia si classificasse al secondo posto tra le regioni italiane per CO2 risparmiata, subito dietro la Campania che, con oltre 409mila tonnellate, è al primo posto; terza posizione per il Lazio con oltre 300 mila tonnellate. Chi sceglie l’economia dell’usato, infatti, da una parte regala una seconda vita alle cose, evitando la loro dismissione in discarica, dall’altra evita potenzialmente le emissioni di CO2 e i costi ambientali della produzione di un bene nuovo.
Il numero assoluto è già abbastanza esplicativo, ma con alcune equivalenze applicate alla vita quotidiana risulta ancora più chiaro e tangibile l’effetto che un gesto semplice come quello di acquistare o vendere articoli di seconda mano può avere sul nostro Pianeta. Risparmiando oltre 368mila tonnellate di CO2, infatti, è come se la Lombardia avesse annullato le emissioni prodotte da tutta la provincia di Mantova, oppure avesse evitato la quantità di anidride carbonica emessa dalla produzione di circa 5,3 milioni di biciclette o di 5,7 milioni di iPhone 13 e 61mila auto. La scelta Second Hand dei lombardi ha avuto un impatto diretto anche sulle materie prime; essa consente infatti di evitarne l’estrazione, la lavorazione e la produzione influendo quindi positivamente sul benessere del Pianeta. Nel 2022, grazie alle compravendite su Subito concluse nella regione, sono state risparmiate oltre 19mila tonnellate di plastica (quantitativo che equivale alla produzione di 363 milioni di bottiglie di plastica da 2 litri), oltre 127mila di tonnellate di acciaio (pari a 1665km di binari) e ancora oltre 12mila tonnellate di alluminio.
*NOTA: CAMPIONE E METODOLOGIA
La ricerca prende in considerazione solamente gli annunci pubblicati su Subito dagli utenti privati, mentre sono stati esclusi gli annunci pubblicati dalle aziende e relativi alle categorie servizi, animali e immobiliare. Tutti i dati d’impatto ambientale relativi agli annunci e alla gestione aziendale sono stati quindi inseriti nel calcolatore delle emissioni di anidride carbonica creato da IVL, permettendo la quantificazione dei potenziali effetti positivi sull’ambiente al netto delle emissioni aziendali. L’analisi del ciclo di vita è un metodo di ricerca scientificamente riconosciuto e utilizzato per calcolare l’impatto ambientale che si basa sull’assunzione che ogni prodotto usato venduto sostituisca la produzione di un prodotto equivalente nuovo e la gestione della dismissione del prodotto stesso. Per elaborare i dati di impatto ambientale relativi all’estrazione e alla produzione dei materiali e al processo di smaltimento, l’IVL ha creato una partizione dei materiali basata sulla composizione media degli oggetti presenti nelle diverse categorie della piattaforma. Ad esempio, un divano è mediamente formato da: 30% legno, 11% acciaio, 18% polipropilene, 20% poliuretano, 10% poliestere, 7% cotone, 3% pelle, 1% lana. Per ogni bene è stato calcolato l’impatto ambientale derivante dall’estrazione della materia prima, dalla lavorazione dei materiali di cui è composto e dal processo di dismissione. Successivamente il totale è stato comparato in chilogrammi equivalenti di diossido di carbonio (CO2e). Il valore attribuito all’oggetto è stato convertito in base alla composizione della partizione dei materiali e ad ogni partizione è stato associato un quantitativo di materiale (plastica, acciaio e alluminio) e di emissioni in chilogrammi di CO2. Nel calcolo effettuato è stato tenuto conto anche dell’impatto ambientale che deriva dal trasporto degli oggetti tra venditore e compratore – con una stima per eccesso (molte compravendite avvengono in prossimità e con scambio a mano) di 44 km per annuncio. Inoltre, è stato preso in considerazione anche l’impatto ambientale negativo che deriva dalle attività svolte dall’azienda. Le voci considerate sono il consumo di energia elettrica dei server e degli uffici e gli spostamenti di lavoro. Il risultato finale è al netto degli impatti negativi aziendali.
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