Buona settimana ai lettori, 5 le partite della 16a di serie A in programma ieri, domenica 17 dicembre.
Al via Milan-Monza all’ora di pranzo, e in 3 minuti il Milan la sblocca col protagonista assoluto del match, Tijjani Reijnders, che trova il gol che cambia la partita nei primi minuti e di fatto produce il gol del 3-0 che chiude il match. La squadra di Pioli centra una grande vittoria contro il Monza che permette al Diavolo di rosicchiare due punti alla Juventus e di tenere a distanza il Napoli. I rossoneri sperimentano soluzioni tattiche alternative con un 3-4-3 inedito ma molto propositivo. In mezzo il Monza tiene il pallone ma senza mai essere pericoloso, salvo in occasione di un tiro di Colpani, neutralizzato da Maignan. Giornata da incorniciare anche per Jean-Carlo Simic, difensore classe 2005 che trova il gol al debutto. Le uniche note dolenti per Pioli arrivano dall’infermeria, alla quale si aggiungono Pobega e Okafor, entrambi usciti dal campo per infortuni muscolari.
Rincorsa alla Champions della Fiorentina che, con grande sofferenza, sconfigge di misura (1-0) l’Hellas Verona al “Franchi”. Dopo nemmeno 1′ di gioco Terracciano commette fallo da rigore su Folorunsho, ma poi se lo fa respingere da Djuric. Il portiere viola, poi, parerà di tutto nel corso della partita, poi decisa al 78′ dal tiro sporco di Beltran. Torna aria di Europa per la band di Italiano, che trova il quarto posto, almeno momentaneamente, agganciando il Napoli a 27 punti. Partita beffarda per i gialloblù di mister Marco Baroni, che restano in zona retrocessione a quota 11.
Udinese-Sassuolo, finale convulso in un match che ha visto affrontarsi due squadre che hanno confermato tutti i loro problemi strutturali, a partire da un’imbarazzante fragilità difensiva. Il 2-2 finale matura in maniera piuttosto clamorosa: dopo il doppio vantaggio firmato Lucca (quinto gol stagionale in campionato) e Pereyra, autore di una prova maiuscola, l’espulsione totalmente fuori contesto di Payero all’ora di gioco spiana la strada alla rimonta neroverde. Che arriva, per inciso, con due rigori trasformati da Berardi su doppia colossale ingenuità prima di Ebosele su Pinamonti e poi di Kabasele ai danni di Mulattieri. Un punto che di per sé serve poco a entrambe, che continuano il loro momento no. Sia Cioffi che Dionisi hanno davvero moltissimo su cui interrogarsi.
Fragoroso botto del Bologna, un trionfo in piena regola sulla Roma di Mourinho, che cade ancora una volta lontano dall’Olimpico. Al termine di una partita fisica e nervosa i rossoblù fanno valere la loro superiorità in termini di gioco e idee, imponendosi meritatamente per 2-0. La difesa romanista fatica a tenere la velocità e l’organizzazione della squadra padrona di casa e si fa cogliere ripetutamente d’infilata. Il gol di Moro è frutto di un’azione splendida e anche l’autogol di Kristensen è prodotto da un’altra manovra corale di altissima qualità. Il Bologna attualmente agguanta la zona Champions, portandosi al quarto posto in solitaria. La Roma si fa scavalcare dalla Fiorentina e dal Napoli, oltre che dai felsinei.
E in serata, monta nuovamente in cattedra l‘Inter di Inzaghi, che all’Olimpico lascia correre la Lazio, ma come talvolta accade nelle arene spagnole, il toro trova il guizzo e fa lui il rapace, mettendo l’aquila biancoceleste a gambe all’aria. Il Toro, nella fattispecie, non può essere che lui, Lautaro Martinez, che nel finale del primo tempo piomba su un pallone lasciato maldestramente pascolare da Marusic nei pressi dell’area, e non perdona nè Provedel nè Zaccagni accorso in disperato recupero, 1-0 per i nerazzurri e gol n.15 in 16 partite per Lautaro, che continua ad esprimere numeri da capogiro. La Lazio cerca la reazione, ma raramente arriva ad impensierire Sommer, mentre l’Inter attenta e sorniona controlla le folate laziali in attesa di una occasione propizia per chiudere la partita. Occasione che arriva al 66′, contropiede nerazzurro con Barella: palla per Lautaro intercettata, poi assist per il francese che insacca con il diagonale mancino il suo settimo gol in campionato. Un gol per tempo e Lazio stesa. Dopo il pareggio della Juventus a Genova, l’Inter aggiunge un successo fondamentale in un campo ostico come l’Olimpico, tabù per Simone Inzaghi nei primi due anni da tecnico nerazzurro: la capolista vince 2-0 contro la Lazio grazie alla magica coppia offensiva, la “ThuLa“, e si porta a +4 dai bianconeri. Un segnale forte al campionato dopo, un altro grande colpo in trasferta dopo quelli recenti contro Atalanta e Napoli. I biancocelesti, in 10 nel finale per espulsione di Lazzari per proteste, restano a quota 21 punti, i nerazzurri volano a 41 e prendono il largo, con il favore di un calendario che per ora ha esaurito per l’Inter gli impegni importanti.
La giornata si chiude oggi in serata con l’incontro tra Atalanta e Salernitana. Prima del prossimo turno che inizierà venerdì 22 dicembre con 4 anticipi (Empoli-Lazio, Sassuolo-Genoa, Monza-Fiorentina e Salernitana-Milan), spazio alla Coppa Italia martedì 19 con Napoli-Frosinone, e mercoledì 20 con un interessante Inter-Bologna.
Arrivederci!