Buona domenica ai lettori! Si è chiusa ieri la 18a giornata del campionato, dopo gli anticipi di venerdì 29, esaurendo così l’annata calcistica con una classifica che, sostanzialmente, non dice nulla di più di quanto abbia già detto nel turno precedente, confermando l’Inter in prima posizione seguita dalla Juventus a due punti, dopo il risultato dell’incontro con la Roma di Mourinho. Conferma non da poco riguardo anche la crisi degli ormai ex campioni del Napoli, sempre più lontani anche dalla zona Champions dopo il pareggio casalingo col Monza. Ma vediamo in ordine cronologico le note di cronaca delle 6 partite di ieri, a partire da Atalanta-Lecce, con il ritorno alla vittoria dei bergamaschi di Gasperini e l’ottimo momento di Lookman, vero ariete nell’attacco dei nerazzurri. L’Atalanta mette in cassaforte una sofferta vittoria casalinga nel lunch match della 18a giornata, al Gewiss Stadium decide proprio una rasoiata all’angolino di Lookman, che porta tre punti fondamentali prima di partire per la Coppa d’Africa in Costa d’Avorio. La Dea balza al 6° posto a 29 punti in attesa del risultato della Roma a Torino.
Al Friuli di Udine accade un imprevisto: il Bologna ha giocato a nascondino e l’Udinese ne approfitta, infliggendo a sorpresa una vera batosta (3-0) alla squadra di Thiago Motta che aveva stupito tutti da un paio di mesi ad oggi. I friulani spezzano il tabù casalingo e vincono la prima partita casalinga di questo campionato, mentre il Bologna cade dopo 4 successi consecutivi. I bianconeri di Cioffi mettono sotto i rossoblu in avvio e a metà primo tempo vanno meritatamente avanti. Skorupski risponde a una bordata di Payero, ma sulla respinta Pereyra insacca. Nella ripresa, tra il 48′ e il 52′, i friulani si scatenano e calano il tris con Lucca e Payero. L’assalto finale emiliano è poca cosa, giornata da dimenticare per Thiago Motta.
Termina 0-0 il match della Unipol Domus tra Cagliari ed Empoli, partita avara di emozioni ma con tanta intensità. Il Cagliari sbaglia un rigore con Viola, che si fa ipnotizzare dal portiere dei toscani Elia Caprile. Ranieri e Andreazzoli escono dal campo con un punto a testa che non accontenta né Cagliari né Empoli, che non danno una scossa alla classifica.
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Alle 18, in campo Milan e Sassuolo a S.Siro, con i rossoneri alla ricerca di riscatto dopo le ultime prestazioni poco confortanti, per tentare di migliorare una classifica finora abbastanza deficitaria. Un primo tempo più che altro volenteroso per il Milan, che afferma una supremazia territoriale ma non va oltre due gol annullati per offside a Leao e Bennacer. La squadra di Pioli non brilla e continua a fare i conti con un Leao irriconoscibile, ormai a secco di gioie in campionato da settembre scorso, ma con uno striminzito 1-0 supera il Sassuolo e si riprende in solitaria il terzo posto. A regalare un finale di 2023 sereno a Pioli e alla squadra è il solito Pulisic, autore di un gol importantissimo sia per le dinamiche di classifica che per dare serenità a un gruppo ancora visibilmente scosso e sottotono. Sprofonda inesorabilmente, invece, il club neroverde che, dopo l’ennesimo risultato negativo, si avvicina pericolosamente alla zona retrocessione: i tempi del Sassuolo corsaro sui campi di Juventus e Inter, e in corsa per l’Europa, non sono mai sembrati tanto remoti.
Verona -Salernitana, anche qui un primo tempo a reti bianche, ma è in avvio del secondo tempo che la Salernitana trova tre punti importanti sul campo del Verona, ora solamente a +2 dall’ultimo posto. Decisivo un gol di Tchaouna: azione personale e gran diagonale nell’angolino. Filippo Inzaghi trova conferme dopo il pareggio interno contro il Milan, per Baroni passo indietro dopo il successo con il Cagliari
Ultima a scendere in campo la Juventus, che all’Allianz Arena affronta la Roma di Mourinho con l’intenzione di riavvicinare l’Inter capolista, sfruttando il mezzo passo falso dei nerazzurri a Genova. E le intenzioni, con l’aiuto della solita formula “horto muso“, si trasformano nel solito1-0 di chiara impronta utilitarista, al termine di una partita combattuta si, ma giocata tutt’altro che in modo divertente da entrambe le squadre. Alla fine ha prevalso chi ha in squadra un giocatore duttile, e allo stesso tempo reattivo e rapace quando c’è da sfruttare qualche opportunità. Non si tratta di una punta come Chiesa o Vlahovic, ma di un pilastro difensivo e di centrocampo come Rabiot. E’ lui a decidere la partita all’Allianz Stadium, è la Juventus a far festa: basta un guizzo alla francese all’inizio del secondo tempo su splendido assist di tacco di Vlahovic, per sigillare l’1-0 sulla Roma che vale ai bianconeri l’avvicinamento a -2 al primo posto dell’Inter. Giallorossi sfortunati in avvio (palo di Cristante) e vicini al vantaggio nel primo tempo con Dybala, prima di spegnersi nella ripresa nonostante un amplissimo possesso palla. Nel finale annullato per fuorigioco il raddoppio di Chiesa, che protesta con ardore anche eccessivo rischiando il giallo, ma nel torto: la sua posizione irregolare viene confermata dal VAR.
Ora tutti a prepararsi per il brindisi di fine anno, qualche giorno di pausa rigenerante e si riprende il 5 Gennaio, con l’anticipo Bologna-Genoa.
Buon capodanno a tutti!
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