MilanoPost sindaco Beppe Sala

Ecco perché il reddito del sindaco Beppe Sala è quadruplicato nell’ultimo anno.

Milano

Il reddito del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è cresciuto del 450% in un solo anno. A rivelarlo sono i dati pubblicati ieri sul sito di Palazzo Marino, che mostrano i redditi dei membri dell’amministrazione e del consiglio comunale del capoluogo lombardo. Di tutti i membri della giunta è proprio il sindaco Sala a dichiarare le cifre più alte.

Nel 2022, anno a cui fanno riferimento gli ultimi dati appena resi pubblici, il reddito imponibile del primo cittadino milanese è stato di oltre mezzo milione di euro (per l’esattezza, 511.437). Si tratta di un dato più che quadruplicato rispetto al 2021, quando Sala aveva dichiarato entrate per “soli” 111.741 euro. Dietro questo balzo, in realtà, c’è una spiegazione molto semplice. Prima di diventare sindaco di Milano nel 2016, Sala è stato a lungo manager di grandi società, tra cui Telecom e Pirelli. E proprio dal 2022, nonostante il suo secondo mandato sia soltanto a metà, Sala è andato in pensione.

I redditi degli Assessori

Nella classifica dei redditi, appena dietro il sindaco, è l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte a dichiarare il reddito più alto: 364.100, in aumento rispetto ai 270.029 dell’anno precedente. Terza l’assessora allo Sviluppo economico Alessia Cappello con 110.424 euro, seguita dalla vicesindaco Anna Scavuzzo (101.055 euro). Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana, è l’unico ad aver registrato una diminuzione del reddito, passando da 103.150 euro a 98.015. Tommaso Sacchi, alla Cultura, ha un reddito di 94.134 euro, Piefrancesco Maran (Casa) 89.331 euro, l’assessora ai Trasporti Arianna Censi 88.103 euro. Tutti intorno agli 87mila euro i redditi degli altri assessori: Marco Granelli (Sicurezza), Elena Grandi (Ambiente), Martina Riva (Sport). Gaia Romani, ai Servizi civici, passa dai 18.649 del 2021 agli 87.091 del 2022.

Gli aumenti dei redditi rispecchiano, almeno in parte, l’effetto degli aumenti per gli amministratori locali decisi con la legge di bilancio del 2022, che Milano ha deciso di recepire gradualmente. (Open)

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