Presidio ieri mattina davanti al Tribunale organizzato dal movimento di attivisti climatici Ultima Generazione, supportato anche dal sindacato di base Adl Cobas, per esprimere solidarietà nel giorno dell’udienza preliminare, ai tre attivisti a processo per l’imbrattamento con vernice gialla, avvenuto il 15 gennaio 2023, del basamento della statua LOVE di Maurizio Cattelan, meglio nota come ‘il Dito’, in piazza Affari. Lo scorso 4 gennaio il Comune di Milano, a seguito di una determina dirigenziale dell’area Arte nello Spazio Pubblico, si era costituito parte civile nel processo. I tre ecoattivisti, Fioretta, Sandro e Leonardo, sono accusati di “distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali e paesaggistici” e rischiamo la reclusione da 2 a 5 anni e una multa da 2.500 a 15 mila euro
I militanti della Lega Giovani, tra i quali c’erano anche il capogruppo del partito nel Consiglio comunale di Milano e responsabile della movimento giovanile per la Lombardia, Alessandro Verri, e il segretario provinciale, Samuele Piscina, avevano appena spiegato uno striscione con la scritta “Condannateli” e tirato fuori alcuni cartelli con scritto “Andate a lavorare!” e “Con l’elettrico 70mila posti di lavoro in meno”, quando all’improvviso sono arrivati due esponenti del sindacato ADL COBAS, che sostenevano gli attivisti di Ultima Generazione. Con spintoni e urla hanno intimato ai militanti leghisti di andarsene. Alla risposta di questi con cori che li apostrofavano come ‘fascisti’, gli esponenti del sindacato di base hanno dato vita a un parapiglia, durato alcuni minuti, con spinte, calci e anche uno sputo.
Dopo l’intervento della Polizia, i giovani della Lega se ne sono andati, mentre gli esponenti del Cobas si sono uniti agli attivisti di Ultima Generazione e hanno preparato il presidio in sostegno dei tre ecoattivisti in tribunale per l’udienza preliminare del processo riguardante l’imbrattamento del monumento LOVE di Maurizio Cattelan, avvenuto il 15 gennaio 2023. “Il problema ambientale è una questione seria e va affrontata senza invocare catastrofi o l’apocalisse” ha detto Alessandro Verri motivando la presenza dei giovani della Lega oggi davanti al tribunale. Poi, in merito a quanto accaduto, ha aggiunto: “Con le loro stesse armi, senza però interrompere i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di lavorare o di andare a studiare, abbiamo detto la nostra. Democraticamente abbiamo preso spintoni, sputi e insulti dai paladini della nuova società del futuro. Nient’altro che ipocriti coccolati dalla sinistra“.
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