Riporta l’Ansa: “ Il Comune di Milano cerca circa mille volontari per realizzare la quinta rilevazione sui senza fissa dimora della città (clochard, NdR), ‘Raccontami2024’ che si terrà a partire dal 12 febbraio in collaborazione con la Fondazione ‘Ing. […] La rilevazione si svolgerà in due momenti e avrà bisogno di circa mille volontari. Si partirà il 12 febbraio quando, tra le 20 e l’una di notte, squadre di almeno tre volontari, guidati da coordinatori, si muoveranno in città per contare e intervistare le persone che vivono per strada. Da martedì 13 a venerdì 16 febbraio il lavoro si svolgerà, tra le 18 e le 22, all’interno delle strutture di accoglienza. Le iscrizioni online sono aperte fino al 4 febbraio.”
Adesso i volontari servono, prima invece… ce ne parla Franco Vassallo, Noi Moderati:
“Quando prima di Natale i volontari hanno offerto la cena ai clochard, alcuni dei pochissimi membri della Polizia Locale in servizio notturno non hanno atteso un attimo a fare la multa. Il motivo è noto, ma probabilmente se avessero detto che li stavano contando se la sarebbero cavata. Al Comune, infatti, piace sapere le cose, mica risolvere i problemi. E sui senzatetto la situazione è la stessa sempre: si investono soldi per continuare a contarli.
Non che serva a nulla, visto che, per definizione, si parla di popolazioni mobili. Quindi il dato di questa estate, giustamente, non serve a nulla questo inverno. E salvo grossi cambi nella logica base del pensiero umano, i conti di questo inverno saranno obsoleti questa estate. Quindi i 700 volontari di giugno e i 1000 richiesti a febbraio saranno verosimilmente richiamati in servizio nuovamente. E mentre contiamo i clochard continueremo a domandarci come sia possibile che con diecimila case, molte delle quali sfitte, gli italiani dormano sotto le stelle. E con norme precise sul diritto di asilo, ancora abbiamo così tanti stranieri non assistiti.
Insomma, per un fallimento sistemico, continueremo a contare fino alla prossima multa. Perché, come detto, i volontari che contano vanno benissimo, quelli che vogliono contare davvero, e risolvere o alleviare i problemi, smettono di andare bene”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,