La complessità del vivere nelle opere di Rachele Tozzini

Cultura e spettacolo

MIA – Monza International Art presenta la giovane artista emergente Rachele Tozzini.                                    Sempre connessi (online) ma nell’intimo ci sentiamo lontani dagli altri,  spesso soli, confusi, ci

Oltre-Buio-100×65-pastelli-a-olio-su-tela-2023

muoviamo incerti tra le difficoltà del nostro secolo.  Rachele Tozzini, a soli 20 anni, ha già maturato una sensibilità tale da renderla capace di esprimere, attraverso la materia, le ombre del nostro secolo. Dopo aver completato gli studi superiori presso il liceo artistico F. Russoli di Pisa, con eccellenti risultati accademici, si trasferisce a Milano e si iscrive al NABA, Nuova Accademia Di Belle Arti, scegliendo un percorso dedicato al Product Design. Ciò che la contraddistingue è la ricerca di uno stile che possa raccontare i problemi, le ansie e le sfide della sua generazione: tecniche miste per dar sfogo e voce ai suoi pensieri e indirizzare lo spettatore ad una riflessione sulla società contemporanea e sulle incertezze che vivono i giovani. Per raccontare la sua visione del mondo si dedica a incisione, scultura e pittura.  Nelle sue ultime opere i colori forti, la scelta del nero, le linee e le incisioni, che creano un movimento vorticoso, e gli stessi titoli, ci raccontano sentimenti di rabbia, voglia di evadere, sovrastrutture da abbattere e la complessità del vivere. 

Oltre buio, presentata presso la galleria MIA – Monza International Art, è un’opera avvolta dal mistero, un invito alla profonda riflessione su temi universali che impattano la vita dell’artista e l’odierno sentimento sociale. Pensieri tumultuosi comuni alle nuove generazioni, divisi tra naturale e artificiale, spinti verso una rivoluzione tecnologica sempre più rapida che permea ogni aspetto della vita. Come districarsi in questa nuova realtà? Come superarla e trovare il proprio spazio? Questa rappresentazione incarna la lotta per un futuro che sfida la realtà imposta, la ricerca di un equilibrio impossibile e l’abbandono al caos. Il tutto, permeato dalla

Vista arrabbiata, 30×22, pastelli a olio su carta, 2023

più profonda delle condizioni umane, il dubbio, il buio che abita nell’animo di ciascuno di noi. L’opera ci offre alcuni elementi riconoscibili, alberi, porte, che appaiono codificati in un linguaggio lontano dall’esperienza sensoriale ma al contempo familiare. Un viaggio nella mente dell’artista che ha la possibilità di creare e dare forma alla lotta quotidiana di chi vive nel XXI secolo . Tra le diverse tematiche affrontate anche il femminicidio. 

<<Nell’opera Vista arrabbiata – spiega l’artista – ho voluto catturare l’intensità del fuoco ardente, simbolo della rabbia e del dolore che si è scatenato nella società dopo la tragica morte di Giulia Cecchettin. I toni infuocati trasmettono il trasporto e l’indignazione per l’ennesima perdita insensata. Le fiamme danzano in modo irrefrenabile rappresentando il crescente movimento sociale che cerca giustizia e cambiamento per porre fine a questa piaga.>> Diversi sono anche i riferimenti alla letteratura e ai grandi artisti del passato. L’opera Marzella di Ernest Ludwing Kirchner (1909, olio su tela, 76×60, Moderna Museet, Stoccolma), maestro dell’espressionismo tedesco, ispira Rachele per la sua Marcella ed io. Nel dipinto della Tozzini l’inquietudine emerge in modo più forte, distorto e grezzo: la trasformazione della bambina in giovane donna non è più accompagnata da un’accettazione passiva, da un volto apatico, truccato

Rachele Tozzini, Kirchner, Munch

e da uno sguardo diretto e provocatorio ma da un pianto dirompente e una sensazione di claustrofobia che la avvicina maggiormente ai sentimenti espressi da Edvard Munch ne La pubertà (1894-95, olio su tela, 151,5×110, The National Museum, Oslo) per il quale diventare donna era una condanna. Immersa in un mondo in continuo cambiamento, Rachele Tozzini cerca risposte attraverso studi personali di antropologia, sociologia, filosofia e storia e con grande impegno e passione si fa promotrice di messaggi forti per sensibilizzare attraverso l’arte e sperare in un futuro migliore.

Dott. Francesca Provetti

info@monzainternationalart.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.