Una giovane donna russa Ekaterina Duntsova, con determinazione coraggiosa ha tentato di sfidare Putin alle elezioni presidenziali e ha dichiarato che la lotta politica contro il potere del Cremlino non può essere clandestina. “Dall’altra parte ci chiedono: ’Perché non scendete in piazza, perché tacete, perché non organizzate manifestazioni, perché non rovesciate il potere?’ Io rispondo che dal carcere non potremo fare nulla” E’ questo il commento in videoconferenza della donna, squalificata dalla corsa elettorale. La elettrice ha infatti versato della vernice in un’urna elettorale in uno dei seggi a Mosca e non sarebbe un episodio isolato, visto che almeno un’altra persona ha compiuto lo stesso gesto. Una persona, non ancora identificata, infatti, ha versato della vernice di colore verde in due urne elettorali di uno dei seggi della città di Borisoglebsk, nella regione di Voronezh.
Ekaterina Duntsova è stata uno dei pochi politici a partecipare ai funerali del leader dell’opposizione Aleksei Navalny lo scorso 1 marzo a Mosca ed è convinta che la maggioranza dei russi abbia vissuto nell’oscurità dall’inizio della guerra in Ucraina, ma che abbia preso “il primo sorso di aria pura” con l’attuale campagna elettorale “La Russia può essere cambiata solo coinvolgendo le persone in ciò che accade nel Paese, non dall’alto, ma dal basso”, ha detto, pur riconoscendo che non può chiedere ai suoi sostenitori di rischiare la vita.
“La cosa più importante è raggiungere la pace”, è la sua convinzione, “dal carcere sicuramente non potremo costruire una società civile. Dobbiamo lottare per qualcosa, non contro niente e nessuno”. Il regime di Putin “non durerà a lungo”, conclude Duntsova, l’attuale stagnazione “porterà prima o poi a un’esplosione sociale”.
Anna Ferrari
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