Alcuni zuccheri, in studi sperimentali, esercitano una efficace azione cariostatica.
E’ noto che lo streptococco mutans e gli altri bacilli responsabili delle carie fanno uso degli zuccheri per nutrirsi e moltiplicarsi e per produrre le sostanze acide responsabili dell’attacco allo smalto dentale.
Studi di laboratorio e in vivo hanno dimostrato che alcuni zuccheri, soprattutto quelli complessi, quali ad esempio il saccarosio ( costituito da glucosio e fruttosio) hanno un alto indice di cariogenicità, fornendo ai batteri incriminati una grande quantità di energie e la possibilità di elaborare sostanze che favoriscono l’adesione e la coesione della placca batterica.
Altri zuccheri, invece hanno dimostrato di non favorire o addirittura ostacolare l’azione della carie.
Parliamo del sorbitolo e dello xilitolo.
Il sorbitolo, ad esempio, procura una neutralizzazione degli acidi, tant’è che la sua presenza nella saliva impedisce la discesa del PH al di sotto dei 5,7 , così impedisce la demineralizzazione dello smalto ( primo passo per il “foro” della carie) che avviene a valori di PH, cioè d’acidità, attorno ai 5,5 – 5,2.
Purtroppo, con il sorbitolo, si è notato che un uso prolungato può indurre nei batteri adattamento, con tendenza all’aumento dei livelli di acidità.
Il secondo zucchero efficace contro la carie è lo xilitolo ampiamente presente nelle banane e nei funghi.
Questo zucchero ha addirittura un effetto inibitorio nei confronti dello streptococco mutans, cioè ne blocca la crescita e la moltiplicazione; inoltre è capace di impedire la demineralizzazione a livello dello smalto consolidando il calcio in esso contenuto.
Xilitolo e sorbitolo, insieme, potenziano le rispettive azioni; infatti un uso costante di gomme masticanti che contengono questi zuccheri abbassa considerevolmente la possibilità di avere carie.
Studi condotti su bambini di età compresa tra 11 e i 12 anni hanno evidenziato che l’uso di due – tre gomme da masticare allo xilitolo-sorbitolo è in grado di ridurre l’incidenza della carie del 35-38%.
Ovviamente se alle “cicche” si associa una corretta igiene orale e l’utilizzo di dentifrici e collutori al fluoro si ottiene un potenziamento dell’azione cariostatica e si effettua una copertura che si avvicina al 100%.
Gianfranco Aiello è stato docente di odontoiatria presso l’Università di Padova, svolge la sua attività professionale a Milano e Salerno.
Presiede l’attività di ricerca dell’Accademia di Estetica Dentale Italiana e dell’Istituto Odontoiatrico Italiano ed è stato consulente della Fondazione Veronesi.
Collabora con diverse testate giornalistiche ( Starbene, ecc.) e televisive.
Cura il sorriso di molte star dello spettacolo, dello sport, ma anche, gratuitamente, quello dei bambini bisognosi e segnalati da istituzioni umanitarie. www.istitutoodontoiatricoitaliano.it www.esteticadentale.it