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Il commento di Luciano: 31a giornata di serie A

Sport
Buona settimana ai lettori, 31a di campionato quasi completa con le 5 partite della domenica, manca ora soltanto il posticipo con tifoserie in trepida attesa e sentimenti opposti, sul filo che collega Udine alle prime due della classifica.  Quello che sarà il risultato potrebbe ridurre al lumicino le residue speranze dei rossoneri di Pioli, o prolungare ancora l’attesa di un epilogo che sembra comunque soltanto attendere la conferma dei numeri, per le truppe di Inzaghi.
Nel frattempo, andiamo a raccontare quanto è successo ieri sui 5 campi della serie A.
Frosinone-Bologna 0-0
Il Bologna si ferma (quasi) in quel di Frosinone: i ragazzi di Di Francesco bloccano sul pari Thiago Motta. I padroni di casa non rinunciano a esprimere il proprio gioco e inaridiscono le fonti offensive bolognesi con una partita ben gestita dal punto di vista sia tecnico che tattico. Nella ripresa i felsinei crescono e all’ultimo respiro il Bologna trova una super occasione con Ndoye, il quale si fa ipnotizzare da Turati, autore di una parata clamorosa. Il Frosinone resta terzultimo ma si conferma una squadra viva nella lotta salvezza. Il Bologna si porta a -1 dalla Juventus terza e a +3 sulla Roma, ma per Zirkzee e compagni resta l’amaro in bocca per non aver espresso la propria versione migliore.
Monza-Napoli 2-4
All’improvviso, riecco il Napoli. dopo un primo tempo normale, con il Monza avanti 1-0, nel primo quarto d’ora della ripresa inizia a piovere, ma non acqua bensì gol a grappoli, in una sequenza pirotecnica. Il Monza, in vantaggio grazie a Djuric, si fa sorprendere all’improvviso da Osimhen, che pareggia con un super gol di testa rischiando anche l’infortunio, una manciata di secondi dopo Politano entra e trova un eurogol, un’altra manciata di minuti e Zielinski firma un’altra gemma d’autore. Appena un minuto più tardi, il Monza ha uno scatto d’orgoglio e accorcia con un’altra prodezza personale di Colpani, ma alla fine è Raspadori, pure lui entrato in campo da pochi secondi, a chiudere i discorsi con il definitivo poker. In classifica, niente aggancio da parte dei brianzoli: il Napoli scappa a 48, si avvicina all’Atalanta e non perde completamente le speranze, pur deboli, di rientrare nella corsa per la Champions L.
In un pomeriggio di contestazione da parte dei tifosi azzurri allo U-Power Stadium, la squadra di Calzona torna a giocare da campione d’Italia, e rifila al Monza un poker che ricorda tanto i bei tempi.
Verona-Genoa 1-2
Il Genoa ritrova la vittoria dopo un digiuno di quattro partite e lo fa con una rimonta di forza sul campo del Verona. La squadra di Baroni gioca un buon primo tempo, sbloccando il match dopo neanche 10 minuti grazie a Bonazzoli che sfrutta un’uscita avventata di Martinez. I rossoblu sembrano faticare al Bentegodi ma al 45’ trova il pareggio con una giocata da terra di Ekuban. Nella ripresa emerge la maggiore qualità degli uomini di Gilardino ed è Gudmundsson a trovare il tap in vincente dopo uno sfondamento di Vasquez.
Cagliari-Atalanta 2-1
Il Cagliari di Ranieri compie un’altra piccola grande impresa: i rossoblù battono l’Atalanta e danno uno scossone al treno salvezza. La Dea perde e, cosa ancor più preoccupante, va in blackout totale dopo il vantaggio. Il Cagliari gioca una partita di livello superiore in termini di cuore e testa. Gasperini avrà parecchio su cui riflettere, anche perché poche volte quest’anno la squadra bergamasca è stata così sbadata. Giovedì i nerazzurri saranno di scena a Liverpool e questi errori, se riproposti verranno pagati al doppio del prezzo.
Juventus-Fiorentina 1-0
Juventus-Fiorentina 1-0, gol di Gatti
Juventus-Fiorentina 1-0
Allegri ritrova il successo a “horto muso”, dopo una lunga serie di musi lunghi in casa bianconera. Vittoria risicata nel punteggio, ma non sul piano agonistico e atletico, contro una viola che non ha messo in campo, almeno per un tempo sufficiente, altrettanta determinazione nella ricerca del risultato. Un gol di Gatti in tap in al 21′, dopo un colpo di testa di Bremer che finisce sul palo, su azione da corner, alla fine è quanto basta alla Juventus per piegare la resistenza di una Fiorentina che comunque rialza la testa nei primi minuti della ripresa. Nettamente più incisiva la squadra di Italiano in un almeno un paio di occasioni tra il 70′ e il 75′, quando Nico Gonzalez, evidentemente poco contento di perdere la partita, mette i brividi alla porta bianconera prima con una gran fucilata che finisce fuori di poco, e poi impegnando Szczesny in una super parata, deviando sul palo un pallone destinato all’incrocio. Ancora un’altra incursione viola all’85’, cross basso di Maxime Lopez, con la Juve che non riesce a rinviare e la palla finisce sui piedi di Beltran. L’attaccante tenta la girata mancina, ma colpisce in pieno Nzola, che di fatto salva ancora i bianconeri, come pure poco più tardi quando Locatelli devia in calcio d’angolo un destro sporco e insidioso di Beltran.
E il triplice fischio arriva a sollevare i bianconeri da un finale di grande sofferenza, compensato però da un netto passo in avanti nella qualificazione alla prossima Champions League.
Questo il bilancio della domenica pallonara, in attesa di quel semaforo che stasera a Udine, per qualcuno, si illuminerà con uno dei tre colori tipici. Quale, lo sapremo verso le 22,30.
Nel mezzo della settimana, il ritorno dell’Europa League per i quarti di finale, con il derby italiano tra Milan e Roma (andata giovedì 11 a S.Siro) e l’impegnativa trasferta inglese per l’Atalanta, che sfiderà il Liverpool.
Il prossimo turno di campionato vedrà l’anticipo tra Lazio e Salernitana il 12 Aprile, alle 20,45.
Arrivederci alla prossima!

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