Oggi, sabato, si ripete la pretestuosa manifestazione Pro-Palestina da leggersi come mobilitazione anti Meloni e Governo. A tanto il travisamento dei fatti, l’indottrinamento anche di ex sessantottini arriva nei ragionamenti politicamente corretti” di molti studenti invasati.
– “Mentre Israele rifiuta qualsiasi negoziato di pace e prosegue l’operazione su Rafah, anche oggi saremo in piazza a Milano al fianco della resistenza palestinese. Il corteo terminerà davanti al Politecnico di Milano, dove da tempo gli studenti sono in mobilitazione contro la complicità con il genocidio in Palestina e il complesso militare industriale, con il silenzio complice della rettrice Sciuto che si sottrae al dialogo e al confronto“: così in una nota il movimento studentesco Cambiare Rotta annunciando un presidio con tende davanti al Politecnico. “In queste ultime settimane –si legge infatti nella nota – sta crescendo la mobilitazione degli studenti universitari in tutto il mondo, dalla Columbia all’Italia, con migliaia di studenti accampati nelle tende per recidere quei legami e quella catena di complicità che permettono al sionismo di perpetrare la loro oppressione nei confronti del popolo palestinese. Per questo scendiamo in piazza per portare l’accampata anche al Politecnico”
Nel frattempo il Convegno Pro Israele viene definitivamente cancellato “Apprendo con delusione che il rettore Franzini è passato dal rinvio del convegno su Israele alla sua totale cancellazione. Non so se lo faccia per timore delle proteste dei militanti Propal, o altro. Ritengo comunque la decisione grave”. Lo spiega in una nota il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano, parlando del convegno che si sarebbe dovuto tenere, già rimandato una volta, all’università Statale di Milano. La decisione secondo Romano, riporta Il Giorno, “è grave per due motivi: il primo è di principio, la Costituzione difende il diritto di ‘manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola” – prosegue – “E che alla Statale di Milano la Costituzione venga sospesa è uno smacco per la nostra città. Il secondo motivo per cui reputo la decisione del rettore pessima è per il messaggio che lancia: è facile infatti prevedere come la cancellazione dell’evento sarà di grande incoraggiamento per la galassia degli estremisti Propal – conclude -, che ora faranno ancora più pressioni se non violenze sul mondo universitario per vietare le opinioni diverse dalle loro. Alla luce di tutto questo, invito il rettore a riconsiderare tale decisione”