Capitan U vittoria di Sinner

I racconti di Capitan U 1947: Sinner … questa è l’Italia!

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Questa è l’Italia, l’Italia dell’uomo, prima che dello sportivo. In pochi se ne sono accorti o non hanno dato importanza al fatto, perché non ho visto, almeno fino ad ora che sto scrivendo, da nessuna parte le immagini che ho catturato dal televisore e che vi ho postato sopra. Siamo all’ultimo set, quello decisivo, sul 6 a 5 per Sinner, con alla battuta lo statunitense Fritz. Sinner ha notato qualcosa che sta raccogliendo il raccattapalle, probabilmente qualche monetina che magari gli è volata dalla tasca mentre tirava fuori una pallina,   o, forse ma più difficile, lanciata dagli spalti: il nostro campione dà le spalle all’avversario che si sta preparando alla battuta, si china e collabora col raccattapalle, ne raccoglie una e la consegna al ragazzino che se la mette in tasca. Sinner, l’uomo che non si dimentica di essere tale anche nei momenti cruciali, e, mette in primo piano il rispetto e la solidarietà, offrendo l’immagine che rappresenta il meglio di una grossa fetta della popolazione della nostra Italia: altro che razzisti, inospitali e menefreghisti … umani. Ed alla premiazione, Sinner confermerà il tutto dedicando la vittoria alla zia molto malata, commuovendosi, al pensiero delle sue sofferenze, in un momento che per lui dovrebbe essere solo di gioia e di grande soddisfazione personale … Non aggiungo altro, non serve!

Che differenza con quanto invece oggi accade in Italia.

In una sinistra, che fatico a riconoscere come tale, non vedo, invece, traccia di solidarietà ed interessi comuni, ma solo rancore, “caciara” e un unico obbiettivo: “mandiamo a casa questo governo” urla dal palco la Schlein! Ora l’attenzione è tutta sulla signora “Boccia”, ma io sorvolo e non posto sue foto, perché il troppo “Scoccia”, e mi soffermo invece sulle ultime dichiarazioni dell’opposizione riguardo all’appoggiare la nomina di Fitto alla vicepresidenza della Ue … “valuteremo”. Quanta differenza quando anni indietro, per il bene dell’Italia, Fitto appoggiò la nomina alla carica europea di Gentiloni e non dimentichiamoci di Berlusconi che non solo lo sostenne ma andò anche ad ascoltarlo durante il suo insediamento.

Sembro di destra e sono un figlio, da ragazzino, della sinistra socialista, un partito che ora non esiste più: chiarisco, “io” sono solo dalla parte del governo eletto direttamente dai cittadini, e lo sarò sempre fino a prova contraria! Contesto, però, e detesto la sete di potere giustificata da motivi ideologici e da un buonismo a volte incomprensibile, e contesto la caciara e la confusione che ne deriva, perché …

A PAGARE SONO I GIOVANI!

Reclusi a lungo in casa nel periodo pandemico, alla mercé di social alienanti e videogame violenti, isolati dai genitori che hanno perso ogni diritto ad una educazione equilibrata, salvo essere poi tirati in ballo nella responsabilità quando i loro figli confondono le morti virtuali dei videogame con la realtà del valore della vita umana, e, compiono stragi, finendo poi sulle prime pagine e offrendo spunti di possibili emulazioni. Stiamo assistendo al decadimento psichico e morale di una parte della generazione attuale. I più forti, che per fortuna rappresentano ancora “la maggioranza”, riescono ad immunizzarsi e ad assaporare la vita nei valori e nelle gioie conquistate, ma “la minoranza”, più debole soccombe, ed è sempre in evidenza negli avvenimenti tragici mondani … col rischio di infettare chi ancora non è stato contagiato.

GIOVENTU’, PASSI IN FRETTA E NON TORNI PIU’!

Sono stato giovane, ma ho capito in fretta la deriva che stava prendendo il mondo: un potere occulto  che, mostrandosi benevolo, offriva novità, scoperte, tecnologie che, solo apparentemente metteva al nostro servizio, ma … quando volevamo andare a fondo, saperne di più e goderne i frutti, ecco che il tutto era già passato, diventato obsoleto per far posto a nuove novità, confondendoci, drogandoci, assuefacendoci, rubandoci la gioventù. Avevo vent’anni quando scrissi “Gioventù”, musica mia e testo insieme al grande Herbert Pagani. presentandola poi al “Un disco per l’estate” 1967. Descrivevo il mio disagio, reclamando il mio diritto ad una vita da protagonista e non da semplice spettatore.

“Gioventù, gioventù passi in fretta e non torni più,

ieri avevo diciott’anni, mi son svegliato e ne ho due di più.”

Viaggia il sole come un treno, voltati: è già sera.

L’ora dura un istante, l’anno un momento ed eccomi qua

con tutta la mia voglia di vivere e cantare,

ma il tempo non mi lascia neanche il tempo di fiatare.

“Gioventù, gioventù passi in fretta e non torni più,

ieri avevo diciott’anni, mi son svegliato e ne ho tre di più.”

Questo mondo ne sa tante ed io non so un bel niente,

l’uomo scava nel mare, cammina nel cielo ed io sempre qua

con tutta la mia voglia di vivere e girare,

ma il tempo non mi lascia neanche il tempo di imparare.

“Gioventù, gioventù passi in fretta e non torni più,

ieri avevo diciott’anni, mi son svegliato e ne ho sei di più.”

Il mio cuore fra la gente cerca il grande amore,

Ogni volta è per sempre, ma dopo un istante rieccomi qua,

con tutta la mia voglia di vivere ed amare,

ma il tempo non mi lascia neanche il tempo di provare.

“Gioventù, gioventù passi in fretta e non torni più,

ieri avevo diciott’anni, oramai non li conto più.

Gioventù, gioventù passi in fretta e non torni più,

ieri avevo diciott’anni, oramai non li conto … più!”

10 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: Sinner … questa è l’Italia!

  1. Indimenticabile canzone da sempre e irrecuperabile Italia di oggi che purtroppo non vedo nessuno spiraglio di ripresa in tutti i sensi.Non è pessimismo ma realismo, purtroppo 🙁

  2. Sinner un grande in tutti i sensi, molto uomo e semplice persona che ci unisce tutti nella passione del tennis, a differenza di buona parte dei politici che non sono nulla e fanno di tutto per dividerci con i loro discorsi.
    Dice bene la tua canzone, oggi più che mai attuale.

  3. Caro Capitan U, le canzoni datate non si dimenticano… come l’ho ascoltata sono stata pronta a ricantarla con te. Gioventù passi in fretta e non torni più…. proprio oggi, io l’altra parte di me facciamo i 53 di matrimonio, volati … però rimangono i meravigliosi ricordi di quando eravamo giovani pieni di sogni e di speranze. Afrrontavamo il futuro con le nostre forze, senza alibi e con determinazione. In Sinner rivedo quella determinazione sana e quella di mio marito. Crearsi un avvenire nel rispetto e amore per noi e per gli altri. Purtroppo, come hai scritto tu, molti giovani di oggi si sono persi e nella violenza credono di trovare le soluzioni. La politica, almeno una “certa”, li ha lasciati soli per sfruttarne la disperazione a proprio vantaggio. Che Dio li aiuti e aiuti tutti noi … ieri avevo 18 anni, oramai non li conto più ❤️

  4. Sinner è un esempio di serietà…. professionalità. Caparbietà…. umiltà…. semplicità.. un mix che gli permette di ottenere risultati immensi….un esempio per tutti

  5. Sinner è un figlio che tutti vorremmo, educato, semplice e umano verso il prossimo. Per quanto riguarda il discorso politica,certi elementi sono iccommentabili pensano solo al loro tornaconto e non ai cittadini e al bene della nostra patria. Mi fermo qui perché se dovessi dire cosa penso veramente mi bloccano a vita.

  6. Bravissimo come sempre Umbi
    Grandissimo Sinner , un orgoglio Italiano, ha solo 23 anni , e già ragione come uno che ne abbia molti di più , non si è montato la testa per niente, mi ricordo che l’ultimo Festival di Sanremo, Amedeus l’aveva invitato, ma lui ha fatto bene a non accettare , se no gli facevano fare il ballo del QUA QUA , ho ascoltato molto bene la sua intervista a una TV Americana, e se l’ha cavata molto molto bene, lui si che ha la testa a posto, non come purtroppo certi politici Italiani.
    ho sentito che il fidanzato di Taylor Swift aveva cercato di infastidire Sinner, e qui ha dimostrato la sua ignoranza, invece di applaudire il numero uno al mondo.
    Gioventù, bellissima,una della mie preferite ed è stata la tua prima canzone che avevo ascoltato , nei Juke Box in Inghilterra,

  7. Ciao Capitan U… eccoci qua a commentare un uomo di altri tempi… un uomo che con la sua pacatezza, la sua gentilezza e la sua classe ti riporta indietro nel tempo facendoti vedere e, purtroppo a pochi , capire che il mondo potrebbe essere migliore se arroganza, superiorità, ignoranza e cattiveria fossero solo un retaggio di pochi imbecilli… queste sono le persone che dovrebbero essere messe a esempio nel quotidiano, seguite nei loro modi di fare e di reagire, anche nei momenti in cui accusati di qualcosa che non si è mai commesso… grande uomo e insuperabile sportivo… la differenza che hai notato e sotto gli occhi di tutti cresce oggi, nel nostro Paese, è dettata da un odio incontrollato, alimentato da una totale incapacità di costruire qualcosa e dalla rabbia di non detenere più il potere senza doverlo conquistare con il favore del popolo… ecco allora che Heidi, l’extracomunitaria svizzera, si scaglia contro la parte del popolo italiano, che non la sostiene, accusandolo di non essere dalla parte pulita… priva di idee e ricca di odio verso tutti coloro che non la sostengono la sx, tutta, sale sul palco a parlare di MORTE NERAe luridi rappresentanti che la rappresentano al Governo, candidando delinquenti e sostenendo le folli idee di un futuro dove l’unica soluzione per risolvere il problema della delinquenza è il TANA LIBERA TUTTI con la chiusura delle carceri, la ricostruzione demografica di un Paese lasciata nelle mani di chi finanzia le crociere nel Mediterraneo e con la scusa di guerre e repressioni porta nel nostro Paese, al posto di donne, bambini e anziani, baldi giovani che l’unico modo per procreare che conoscono è quello di violentare le donne e per sostentarsi rubare o spacciare, tutto questo sotto l’egida della bandiera rossa rosso contro RASSISMO e FASSISMO… troppo ci sarebbe da raccontare ai giovani che purtroppo non hanno vissuto il cambiamento dal tre giorni di leva alla AI e purtroppo tutto questo tempo non c’è perché ormai è iniziato un cammino in rapida discesa verso un terreno insidioso e fortemente nebbioso dove sarà difficile trovare la via d’uscita e a volte anche riconoscere noi stessi… non voglio dire che bisognerebbe rallentare questa corsa ma forse durante la discesa guardarsi bene in giro e non seguire il percorso segnato perché non sempre è quello giusto… grazie Capitan U un forte abbraccio

  8. Umberto innanzitutto complimenti per IL tuo bellissimo video clip, spero di condividirlo con I miei amici di Facebook.
    IL gesto di Sinner in questi giorni e raro, la gioventu’ purtroppo oggi e cambiata. La disciplina partiva sempre da Casa, oggi non esiste piu’!

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