De Albertis (Ance): settore urbanistico bloccato, non è Salva Milano è Salva futuro

Milano

“Ci tengo a precisare non è una questione che riguardo solo Milano. Non è un Salva Milano, è un Salva Italia, Salva Futuro”. Così Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, a margine dell’assemblea generale di Assimpredil Ance “Ieri, Oggi, Domani. Una via verso il 2050″, che si è svolta al Teatro Lirico Giorgio Gaber, in merito alla situazione dell’urbanistica e delle inchieste della Procura di Milano su alcuni cantieri.

“In questo momento, devo dirvi che la situazione è veramente molto critica e il settore urbanistico è totalmente bloccato. – ha continuato la presidente – Riguardo alla situazione milanese esprimo, come ho fatto altre volte, piena solidarietà ai tecnici comunali che hanno seguito le norme che sapevano di dover seguire e si trovano oggi coinvolti in un processo giudiziario, quindi quello che chiediamo venga fatta con assoluta urgenza è un intervento del Governo e un intervento legislativo affinché sia chiara qual è la normativa corretta. Questo è fondamentale perché non si può operare in un Paese con una norma incerta e ancora di più non si può operare in un Paese con una norma retroattiva. Questo veramente blocca gli interventi in corso e anche la programmazione di nuovi interventi per il futuro. Quindi si rischiano di perdere grandi opportunità, per il nostro territorio ma per tutto il Paese.

Oggigiorno abbiamo un’emergenza abitativa che è scoppiata e un’impennata dei prezzi negli ultimi anni che ha portato più di un 30% dei costi di costruzioni, che ha reso veramente difficile riuscire a realizzare senza le giuste condizioni case per quelle fasce di popolazione che invece sono state necessarie per la nostra città in particolare perché siamo a Milano e parliamo di Milano e hanno reso grande il nostro territorio”.

Così Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, a margine dell’assemblea generale. La presidente ha continuato rivolgendo un appello per soluzioni congiunte, tra pubblico e privato: “L’appello che rivolgo alle istituzioni presenti sia nella nostra città, sia ancor di più a livello nazionale, è quello prima di tutto di cercare di capire che per risolvere i problemi che riguardano il nostro Paese a 360 gradi sia necessario veramente un approccio propositivo tra pubblico e privato. Il pubblico deve porre le condizioni affinché il privato possa mettere in campo le proprie risorse per riuscire a realizzare quelli che sono tutti i servizi necessari per la comunità. Gli obiettivi sono congiunti, noi stessi imprenditori lo diciamo sempre e vogliamo fare in modo che il nostro territorio e le sue città siano inclusivi, accoglienti, che permettono a tutte le fasce di popolazione di trovare un’ adeguata risposta ai proprio bisogni. Quindi dobbiamo lavorare insieme affinché si riescano a realizzare case sociali per studenti, lavoratori e giovani coppie che vogliono costruire il futuro nel nostro territorio”.

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