Sembra l’altro giorno quando per primi demmo la notizia che Maran stava pensando a come “valorizzare” via Jacopino da Tradate. Valorizzare, naturalmente, rimanda alla vendita. Maran non ha usato il termine vendere, ma molti cittadini quello hanno pensato. Dopo due anni, il Comune continua a possedere le case popolari in via Jacopino da Tradate, ma ha inteso liberarsi di Maran, che ora sta felicemente a Bruxelles. In tutto questo ci siamo fatti una domanda: come stanno i residenti di via da Tradate?
“Qui non si riesce a vivere. E la cosa peggiore di tutte sono i dipendenti MM: quando vengono a fare i sopralluoghi, a cosa non si sa, parlarci ti fa percepire la netta sensazione che ti facciano un favore.”
“Le condizioni igieniche sono allucinanti, qui è tutto un cantiere, non c’è nulla di intero.”
“L’unica cosa che sanno fare è mandarci richieste di denaro, senza mai scomodarsi a darci delle pezze giustificative.”
Ci fa un’analisi complessiva Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:
“MM ormai è un fenomeno da Chi l’ha visto?, purtroppo nessuno degli inquilini potrebbe dare informazioni utili al suo ritrovamento. Nessuno ne ha più notizia: il numero verde rilascia numeri di pratica utili solo per le puntate del Lotto, i cantieri (vedi via Pastonchi) non si chiudono nemmeno dopo un lustro. E quando si chiudono, come in via Saint Bon o in via Fleming, fanno acqua da tutte le parti. Il progetto di “valorizzazione” si deve essere incagliato da qualche parte.
Di sicuro, oggi, stanno marcendo anche i muri. Il Sindaco parla di emergenza abitativa, il PD vuole limitare il consumo di suolo e gli ecologisti vogliono salvare gli alberi. Ecco, qui avrebbero la possibilità di fare tutto in un colpo solo: 2800 case da restaurare, zero metri quadri di suolo consumati e un sacco di alberi da salvare. Solo che non pare che questo interessi a qualcuno. È davvero un peccato vedere questo patrimonio andare in malora, sentendosi poi dire che non ci sono soldi per fare nulla. Per forza, sprecano quelli che hanno!”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,