“La Cucina di Rho” cambia pelle ma mantiene l’anima

Attualità Food & Wine

“La Cucina – Non il solito ristorante” a Rho è un locale di dimensioni contenute ma dalle potenzialità esplosive. Infatti, in meno di due anni dall’apertura a pieno regime, ha già fatto molto parlare di sé. Nato inizialmente come griglieria, ha avuto la prima svolta a inizio 2023, cambiando completamente l’offerta che si è evoluta verso il fine dining, che era poi il sogno e primo desiderio di Gaetano Marinaccio e Nadia Petronio, coppia e soci dai gusti raffinati e dalla forte personalità, con percorsi professionali diversi ma con la stessa visione e, in comune, una forte propensione all’ospitalità.

 

La visione è quella di creare una destinazione gourmet di alto livello nella provincia nord milanese, un luogo raffinato ed esclusivo che sia un po’ fuori dagli itinerari cittadini ma comunque raggiungibile in pochi minuti, soprattutto dai frequentatori del polo fieristico di Rho ma poi, perché no? Un po’ da tutti gli appassionati.

Dopo un paio di anni di “aggiustamento” in cucina e negli arredi del locale, durante i quali comunque la “Cucina– Non il solito ristorante ”non è passata inosservata alle guide di settore, segno che si stava lavorando bene, oggi Gaetano e Nadia sono più carichi e centrati che mai.

 

L’arredamento e la mise en place sono curate e avvolgenti e la cucina ha trovato il giusto binario con Marinaccio Executive Chef e il giovane e talentuoso Mirko Di Geronimo Resident. Le linee guida sono: creatività, stagionalità, attenzione meticolosa per evitare gli sprechi e produzioni interamente in “casa”.

Un lavoro importante che si esprime in vari livelli di menù degustazione (5+1 portate – 7+1 portate, oppure 4 portate a sorpresa) con percorsi dei vini anche questi modulabili sul desiderio del cliente, ma la scelta giusta è quella di lasciarsi consigliare dall’esperienza di Gaetano, grande esperto e talent-scout di cantine di eccellenza. Da segnalare che “La Cucina” di Rho è stata riconosciuta Brand Ambassador di Maison Berlucchi, titolo non per tutti.

Completano i menù ma anche la carta, gli amousbouche e il cestino di panificati. E qui apriamo un capitolo a parte perché la degustazione dei pani, accompagnata dall’olio è davvero notevole, cambia ogni settimana ed è una bandiera di sostenibilità visto che le ottime farine utilizzate vengono ulteriormente arricchite con le bucce e le parti inutilizzate dei vegetali fatti essiccare ed aggiunti agli impasti.

Un motivo in più, che si aggiunge ai tanti per compiere questo “viaggio”

www.lacucinadirho.it

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