I manifestanti “ Vogliamo un tavolo di confronto con la Giunta”
Arrivano al Castello Sforzesco in seicento, preannunciati dal solito rombo simile a un trattore delle luccicanti Harley- Davidson (si sa che il mito Harley in Italia è nato a Milano in via Nicolini, oggi China Town) e preceduti da una staffetta di lambrettisti d’epoca ecco gli Hells Angels e gli Owner del club dedicato, tutti con il tipico chiodo e il fare da ceffo californiano, con le insegne del clan motociclistico d’appartenenza sul retro del giubbotto di pelle. Chi viene da Brescia, chi da Vigevano, chi da Lodi… e poi, dietro, i motoclub cittadini, i biemwuisti, i guzzisti, i morinisti, i ducatisti, i vespisti, gli aprilisti, e chi conserva la propria cavalcatura da decenni nel box, sia un Ciao che un Galletto Guzzi. Tutti proprietari di moto che dal prossimo anno non potranno più circolare. E in piazza Castello è arrivato così con le bandiere di Divieto, il movimento spontaneo dei biker, uno zoccolo duro di arrabbiati pendolari che partono dall’hinterland ogni mattina in moto per lavorare in centro a Milano…. Seguono “Divieto il cuore non si ferma“ da ben sei appuntamenti anche gli appassionati, i collezionisti, i nostalgici delle moto anni ’70, i meccanici, e chi commercia in ricambi, chi vende l’usato…
IL MOVIMENTO DEI BIKER
Si stima un milione di persone in Lombardia, tra motociclisti e addetti ai lavori: che rappresentano poi un milione di voti…e non dimentichiamo che Milano ospita il più grande salone della moto, l’EICMA, che aprirà proprio a novembre esponendo le novità mondiali. Un mondo che gli eco talebani del Comune vorrebbero riciclare in un EICMA “salone del monopattino, del triciclo, del tandem e delle scarpe da tennis”: tutti a piedi nella città green. Ma convincere gli harlisti e gli Hell’s Angeles a passare al monopattino sarà dura per l’assessora ultras green Arianna Censi che sponsorizza la fatwa: no alle moto euro 0 e euro 1 e euro 2… Per poi passare alle euro 3 e 4….
IL COMIZIO
Il coordinatore di Divieto, Lory 666 annuncia da un camioncino che fa le veci di un palco la triste notizia: Arianna Censi, leader maxima del monopattinismo, ha chiuso il tavolo di confronto con i biker. Dall’anno prossimo, si passerà ai divieti. Sintomo dell’irrigidimento della giunta è il divieto a far passare il lungo corteo di motociclisti davanti a Palazzo Marino. Lory 666 annuncia perciò che pur essendo il movimento “Divieto” apolitico, né destra né di sinistra, ha deciso di ospitare sul palco i consiglieri comunali che si sono adoperati per aprire un tavolo di confronto in Comune.
Ed ecco Lady Bike al megafono: Silvia Sardone, eurodeputata e consigliera comunale, strega i 600 motociclisti là radunati con le sue battutacce da biker americana on the road al raduno di Sturgis: una moto inquina meno di una vacca al pascolo quando emette una.. flautolenza (eufemismo di un sostantivo più popolano) . “Qui la giunta ci sta prendendo per i fondelli ..(altro eufemismo…) arringa tra gli scroscianti applausi.(link: https://www.youtube.com/watch?v=7UiOYQS578w ) E invita il movimento a non mollare.
Sale sul palco con il suo chiodo da motociclista Chiara Valcepina, consigliere regionale e comunale, che avverte: ”Non c’è futuro per voi motociclisti nei piani urbanistici di Milano, che presto dovrà essere libera da moto e auto”.(link: https://www.youtube.com/watch?v=SDXOKv6XBFA )
Tocca a Mauro Ferraresi dello staff di Divieto a polemizzare con la presunta non umanità di sindaco e giunta: una moto col tempo diventa quasi un membro di famiglia, è come un cucciolo di casa. Ci si affeziona al “ferro”, e dire di cambiare un due ruote a scoppio è come chiedere a un anziano di cambiare il proprio cane che è invecchiato con lui con uno nuovo. Deliranti applausi. Lory 666 promette così un corteo durante le festività natalizie. Una notizia, anzi, un incubo che sconvolgerà sicuramente la giunta eco talebana: 600 motociclisti o forse più arrabbiati gironzoleranno in un sabato prenatalizio di shopping per il centro di Milano protestando per il divieto. A meno che un Babbo Natale, anche se in slitta ecologica, ma filo motociclista, riapra un tavolo a Palazzo Marino.