Il 18 dicembre la Caritas Ambrosiana festeggerà i suoi 50 anni dalla fondazione e per l’occasione saranno coinvolti due simboli di Milano: il Duomo e il Teatro alla Scala. Ieri mattina a Palazzo Marino i rappresentanti del Comune di Milano, Fondazione Teatro alla Scala, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza hanno presentato le iniziative per celebrare il mezzo secolo della Caritas, fondata con decreto arcivescovile il 18 dicembre 1974.
Il momento centrale del compleanno sarà domenica 15 dicembre, con la messa in Duomo celebrata dall’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini. Ci si sposterà poi al Teatro alla Scala per la cena offerta da Confcommercio a 300 persone tra operatori, volontari, beneficiari e donatori Caritas e la serata terminerà con il concerto della Cappella Musicale del Duomo, per la prima volta sul palco della Scala.
Da 50 anni – è stato ricordato durante l’incontro – Caritas Ambrosiana opera nelle sette zone pastorali della diocesi, con una rete di 873 Caritas parrocchiali (su oltre 1.100 parrocchie totali che rispondono all’Arcivescovo di Milano), 400 centri d’ascolto (parrocchiali, decanali e cittadini), 896 centri di servizio (sportelli, laboratori, comunità e altri luoghi di accoglienza e assistenza), 76 distretti del Fondo diamo lavoro. I servizi sono rivolti a diverse componenti della società, dalle 18 aree di bisogno che aiutano persone disabili, migranti, minori, anziani, persone detenute, fino alle povertà alimentari ed energetiche; c’è anche un’area internazionale (per la gestione di interventi di emergenza e progetti di sviluppo che nel 2023 hanno raggiunto 32 paesi del mondo); ci sono 4 servizi diocesani rivolti alle persone senza dimora e ai gravi emarginati urbani (Sam), alle famiglie in povertà (Siloe), agli immigrati (Sai), alle donne vittime di violenza (Sed); un osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse; 7 case della carità; 18 empori e 15 botteghe della solidarietà, ovvero punti vendita per la “spesa solidale”; 2 associazioni (Volontari Caritas e Avvocati per Niente). Una rete che lo scorso anno ha coinvolto 13mila volontari, 2391 lavoratori e ha aiutato quasi 380 mila persone.
Si inizierà a celebrare il mezzo secolo già da sabato 9 novembre, con un convegno nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in occasione della Giornata diocesana Caritas. Altri appuntamenti e alcune pubblicazioni seguiranno nei mesi successivi per culminare domenica 15 dicembre 2024, con la messa al Duomo alle 17.30. Nel Ridotto Toscanini, verrà poi offerta una cena – grazie alla disponibilità di Confcommercio Milano, Promo.Ter Unione e Apeca Associazione Ambulanti – a 300 operatori e utenti Caritas – per terminare la serata con l’esecuzione della Missa Papae Marcelli, capolavoro della polifonia rinascimentale, scritta da Giovanni Pierluigi da Palestrina e pubblicata nel 1567.
“Siamo particolarmente lieti di avere al nostro fianco, in occasione del nostro 50esimo istituzioni ecclesiali e civili che rappresentano al più alto livello la città di Milano e l’intera diocesi – ha affermato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – mezzo secolo di attività, al servizio dei poveri e delle comunità locali, non avrebbero potuto raggiungere frutti tanto preziosi, se non fossero state condotte in autentico spirito di collaborazione con diversi soggetti della realtà ambrosiana.
Siamo parte di una città e di un territorio che proviamo ogni giorno a rendere più umani, promuovendo i diritti, la cittadinanza e il protagonismo anche di coloro, e purtroppo non sono pochi, che per diverse ragioni fanno fatica. Per questo abbiamo voluto che, accanto a operatori, volontari e sostenitori, alla festa della Scala partecipino anche utenti dei nostri servizi: condividiamo ogni giorno fatiche e dolori, vogliamo condividere anche la bellezza, l’amicizia e la speranza, basi di un’autentica, possibile fraternità estesa all’intera città”.
L’importanza della Caritas in una città come Milano è stata sottolineata dall’assessore al Welfare Lamberto Bertolé: “Un punto di riferimento per i cittadini e le cittadine che si trovano e si sono trovati in difficoltà e, contemporaneamente, per tanti e tante che vogliono mettere a disposizione il loro tempo al servizio degli altri, interpretando così lo spirito della Milan col coeur in man, in cui i milanesi si riconoscono. Celebrare oggi questa importante storia, snodatasi nel corso di mezzo secolo, ci permette di guardare indietro con consapevolezza per onorare i traguardi raggiunti e, contemporaneamente, di rilanciare insieme la vivacità di un’istituzione che ha saputo, negli anni, rinnovarsi e adattarsi ai tempi”.
Il concerto finale del 15 dicembre alla Scala rappresenta una prima storica per la Cappella Musicale del Duomo: “Per la prima volta in oltre sei secoli di vita – ha dichiarato monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano – la Cappella Musicale del Duomo unisce la propria storia a quella del Teatro alla Scala, simbolo di Milano nel mondo, con la nostra Cattedrale”. Anche il Direttore della comunicazione della Fondazione Teatro alla Scala Paolo Besana ha evidenziato il rapporto della Scala con Milano e con le altre istituzioni: “Per storia e tradizione, è un interlocutore per le istituzioni milanesi in campo sociale oltre che creativo e produttivo, nella convinzione che l’arte, la musica, il teatro debbano integrarsi sempre di più nella comunità cittadina”.
Accoglienza è anche la cifra che contraddistingue le imprese di Confcommercio secondo le parole del segretario generale Barbieri: “Milano sa unire attrattività a solidarietà. L’evento di domenica 15 dicembre alla Scala lo conferma. L’iniziativa è promossa dagli operatori del Mercatino di Natale in Duomo (con Promo.Ter ATI e Apeca Associazione Ambulanti), manifestazione che è tra i punti cardine dell’attrattività del periodo natalizio milanese e rappresenta una tra le maggiori realtà fra i mercatini natalizi italiani”. Dopo aver ricordato la capillarità delle imprese di Confcommercio – “La nostra organizzazione ha una caratteristica, è territorialmente diffusa su tutto il territorio. Di conseguenza le aziende che noi rappresentiamo sono sempre molto attente a quella che è l’economia ma anche al senso del sociale e ai bisogni delle persone che sono più in difficoltà anche a Milano” ha sottolineato a margine – Barbieri ha concluso ricordando che anche le imprese sono accoglienti: “Con questa iniziativa, vogliamo dare un segnale di una città che anche lato imprese vuole essere accogliente. Riteniamo che la forma dell’accoglienza sia uno dei pilastri fondamentali della città di Milano”.
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