Milano. Sembra che l’amministrazione milanese abbia una certa sensibilità per il verde pubblico. Tuttavia, molti cittadini continuano a percepire una carenza di spazi verdi, e tale percezione è confermata anche dalle analisi condotte da Husqvarna, che utilizza satelliti e intelligenza artificiale per monitorare lo sviluppo ecologico globale. L’azienda, riconosciuta dal Financial Times come “Climate Leader” per il terzo anno di fila, ha evidenziato criticità significative per Milano.
Tra le dodici città italiane analizzate, Genova, Bologna e Firenze si distinguono per una gestione esemplare del verde, mentre Milano si trova in fondo alla classifica: solo il 17% del suo territorio è ombreggiato da alberi, contro una media europea del 28%, che sale vertiginosamente in città come Parigi, Monaco, Vilnius e Londra.
Alcune città investono costantemente nella piantumazione di nuovi alberi, nella manutenzione del verde e nello sviluppo di parchi in ogni quartiere. Catania, pur essendo all’ultimo posto in Italia per verde urbano, ha registrato la variazione netta più positiva, piantando più alberi di quanti ne siano stati rimossi. Milano, al contrario, appare come il caso opposto.
Nonostante il progetto ForestaMi e altri interventi di rigenerazione urbana, sembra che Milano abbia rimosso più alberi di quanti ne abbia piantati, in particolare con le nuove stazioni della linea M4 dove invece ci saremmo aspettati il contrario. Molti spazi, come corso Concordia e piazza Tricolore, piazza San Babila, via Verziere e Largo Augusto, sono stati ridisegnati con ampie superfici in pietra e cemento, a scapito del verde preesistente o potenzialmente realizzabile. Anche il Parco dei Capitani a San Siro potrebbe essere sacrificato per il nuovo stadio. Disboscamento recente causato anche dalla furia selvaggia della tempesta dello scorso anno che ha lasciato numerosi alberi abbattuti sul suo cammino che non sono ancora stati rimpiazzati, come si nota in via Marina. Altri progetti edilizi privati continuano a eliminare alberi per far posto a nuove costruzioni, come accaduto al giardinetto privato di via Fatebenesorelle, senza che il Comune dica qualcosa. Inoltre, il piano regolatore cittadino non prevede interventi a lungo termine per dotare le strade di alberature, sia in centro (ad esempio via Larga e via Cusani) sia in periferia, dove strade ampie e spoglie potrebbero beneficiare di nuovi alberi in futuro.
Non mancano però anche elementi positivi. La città si colloca a metà classifica per lo spazio verde pro capite, con una media di 88 metri quadrati a persona (circa un quinto di un campo da basket per ogni cittadino). In termini di percentuale di verde urbano sulla superficie totale, Milano raggiunge il 40%, risultando inferiore a città come Genova (50%) e Roma (46%), e distaccandosi dalla media europea del 47%. Secondo l’indicatore di biodiversità, solo tre città italiane superano il punteggio globale medio di 22/100: Genova, Torino e Firenze. Milano si ferma a un modesto 14/100.
L’amministrazione comunale ha dichiarato di voler mantenere l’indice di edificazione minimo e ha introdotto alcune deroghe per servizi sociali, ma i comitati cittadini chiedono interventi più incisivi. «Sono stati annunciati 18 progetti di rigenerazione per tre milioni di metri quadrati, molti dei quali originariamente aree verdi. In una fase critica per il clima, il 60% del suolo urbano è ora impermeabilizzato, con una media di 24 ettari di terreno cementificati ogni anno», sottolinea un report di ISPRA del 2023.
In sintesi, la ricerca evidenzia come Milano tenti di aumentare le aree verdi, ma contemporaneamente continui a perderne, e invita le città a trovare un equilibrio tra creazione e preservazione del verde urbano.
Forse basterebbe essere lungimiranti e programmare alberature per tutte le strade di Milano dove è possibile. Magari non da realizzare subito, ma ad ogni intervento e un po’ alla volta, la città potrebbe essere dotata di vie alberate un po’ ovunque, da qui ai prossimi cinquant’anni.
Solo recentemente vi avevamo mostrato lo stato pietoso di manutenzione di alcune aiuole e vie alberate, come:
- Milano | Porta Magenta – Gli alberi morti di via Carducci
- Milano | Città Studi – Il Comune c’è o ci fa? Le 4 facce di via Pacini
- Milano | Centro Storico – Le aiuole dimenticate di via Marconi (piazza Diaz)
- Milano | Porta Venezia – Che fine ha fatto il bel viale Vittorio Veneto, ci deve pensare l’Orco del Tronco?
- Milano | Centrale – Alberi secchi come biglietto da visita
- Milano | Porta Venezia – La sciatteria di via Marina: da passeggio a parcheggio
- Milano | Montalbino-Maggiolina – La sciatteria di viale Marche
- Milano | Centro Storico – Se questa è una piazza a due passi dal Duomo: Santa Maria Beltrade
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
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