Il linguaggio dà la dimensione dell’uomo? Nel caso di Stefano Bandecchi, noi crediamo di sì. L’esimio e sempre educato sindaco di Terni continua infatti a far parlare di sé. Ovviamente non per le sue gesta politiche, ma per le innumerevoli gaffe a cui ci ha ormai abituato, ignorando di fatto il suo ruolo istituzionale. La storia che vi vogliamo raccontare inizia qualche giorno fa, quando Bandecchi posta un video sul suo profilo Instagram che lo ritrae in una veste quantomeno inusuale per un politico. Il garbato sindaco di Terni decide infatti di calarsi nelle trame dell’addetto al volantinaggio di Acqua e Sapone, facendolo in un ambiente popolare come lo è il mercato, tanto avvezzo agli sproloqui e alle frasi immediate. “Signora, qui ci sono gli sconti!” grida Bandecchi ad una signora rifiutatasi di accettare il volantino. Il signor Bandecchi vuole però stupirci ancora e, per farlo, decide di aprire la sezione commenti sotto il suo post e leggere qualche impressione degli utenti. “Pensa essere un ternano ed essere governato da questo qui, che crede di essere pure brillante e simpatico”, scrive un signore. Il primo cittadino ternano, che sicuramente non pecca d’arroganza ed egocentrismo, non può ovviamente mancare nel controbattere al commento: “Io sono brillante, non simpatico, intelligente e capace. Solo le merde come lei non capiscono” conclude educatamente il sindaco. Questo è solo l’ultimo dei tanti episodi in cui Bandecchi ha dimostrato la sua innata eleganza. Qualche mese fa, il sindaco si era permesso di sputare in faccia ad un dissidente accorso a contestarlo sotto Palazzo Spada, frignando poi davanti ai poliziotti che, secondo lui, avrebbero dovuto quantomeno arrestare il contestatore. I due episodi che vi abbiamo raccontato rappresentano il totale svilimento delle istituzioni, di cui Bandecchi sembra non interessarsi più di tanto, rimanendo fedele a quel linguaggio mercantesco che lo contraddistingue anche nel consiglio comunale ternano. Badate bene però. Noi, come giornale, non condanniamo la sacrosanta vicinanza al mondo popolare emblema della tradizione di centro-destra. Piuttosto, aborriamo il peggioramento della dialettica politica italiana, che negli anni si è sempre più svilita anche per atteggiamenti come quelli espressi dal Bandecchi.
Bandecchi si riscopre distributore di volantini. E insulta chi lo critica
Aspirante giornalista, ho iniziato a scrivere a 17 anni e, ancora oggi, porto avanti la straordinaria passione per il giornalismo. Per Milano Post mi occupo di cronaca, specialmente nel campo della politica. A giugno 2024 sono approdato a Libero, occupandomi degli stessi temi di Milano Post e provando a smontare l’ipocrisia dell’informazione di sinistra. Fondatore del movimento culturale e identitario MilanoSocialeIdentitaria. Tesserato di Gioventù Nazionale, con i suoi aderenti condivido ideali di una destra sociale che non campeggiano in nessun altro partito.