La notizia: il ministero dell’Interno dovrà versare tre milioni di euro alla Orologio srl degli storici immobiliaristi milanesi della famiglia Cabassi per il mancato sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano. Lo ha deciso la Corte d’appello civile di Milano che ha condannato il Viminale nella giornata di giovedì 14 novembre.
“Una sentenza che assume un significato importantissimo e rilevante per tutti i casi riguardanti le occupazioni abusive. Una decisione che, mi auguro, diventi un punto di riferimento da applicare nei troppi e ripetuti casi di violazione della proprietà privata”. Così l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco
Dove sono, come commentano Farina, fondatore del Leonka, e Salis strenua promotrice dell’occupazione abusiva? Dove Sala con la sua tolleranza che rasenta la complicità? Dove Majorino frequentatore compiaciuto dei centri sociali? Dove la sinistra che nega il diritto alla proprietà privata?
E l’inerzia della Prefettura che, in nome del quieto vivere, e quasi sempre in pieno accordo con i sindaci di centrosinistra, ha evitato di dare indicazioni a polizia e carabinieri di mettere in pratica l’ordine. Succedeva che l’ufficiale giudiziario dopo aver bussato alla porta dell’ex cartiera, poi se ne andava con le pive nel sacco.
Tre milioni di risarcimento per trent’anni di occupazione abusiva che ha permesso agli antagonisti di fare soldi con incassi in nero, grazie a una sorta di extraterritorialità per le attività commerciali, tra cui anche la vendita di droghe leggere.
Antagonisti con ideologie violente da sfogare nelle piazze, contro i poliziotti.
La sentenza della Corte d’appello è chiara e riconosce che “è evidente che le esigenze abitative degli occupanti non possono mai giustificare la mancata adozione di misure efficaci a ripristinare il diritto”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano