A margine del Forum delle Relazioni industriali organizzato da Assolombarda, parlando dello sciopero generale contro la manovra del governo proclamato da Cgil e Uil per il 29 novembre, al quale la Cisl non ha aderito, Landini ribadisce con forza “Rivolta sociale…L’espressione rivolta sociale “non è eccessiva. Io penso che se il livello di diseguaglianze che stiamo vivendo è tale, l’invito come dice la parola stessa, è quello di non voltarsi da un’altra parte, è l’invito ad ogni singola persona a organizzarsi insieme ad altri per cambiare questa situazione. Io credo che questa si chiama democrazia e credo che in un Paese il diritto delle persone sia un elemento di crescita della democrazia, tanto più quando se le persone sono quelle che tengono in piedi l’Italia e peggiorano la propria condizione“
La Cisl “La nostra posizione è molto chiara: noi siamo chiamati a portare a casa i risultati per i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo. Più che di ‘rivolta sociale’ dovremmo parlare invece di relazioni industriali, metterci in un dialogo aperto sulle tematiche che riguardano i lavoratori che rappresentiamo. Noi abbiamo questo scopo, essere un sindacato al cento per cento, rappresentare i lavoratori e portare a casa i risultati per loro, non animare le piazze ma invece portare risultati per quelle piazze”. Lo ha detto Mattia Pirulli, segretario confederale Cisl
Osserva SPADA: “RIVOLTA SOCIALE ? E’ un linguaggio secondo me sbagliato, con un termine che non è corretto. Quello che noi dobbiamo fare come parti sociali è essere attenti a tutte queste situazioni a essere critici quando c’è da essere critici però dobbiamo sempre mantenere un contesto che deve essere un contesto contenuto educato senza far sì che poi dopo le frange peggiori poi dopo esprimano il peggio come come purtroppo è stato fatto in in alcune manifestazioni venerdì scorso”: lo ha detto il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, a margine dell’avvio del Forum delle Relazioni industriali nella sede dell’associazione in via Pantano.
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