Nel pomeriggio 28 novembre 2024, a Cinisello Balsamo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un italiano 31enne di origini campane, ritenuto responsabile di lesioni personali gravi e aggravate nonché di porto illegale di arma da fuoco.
Il provvedimento scaturisce da una più articolata attività investigativa avviata a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un 39enne di Torre Annunziata (NA), avvenuto nel pomeriggio del 9 aprile 2024, a Milano, in Viale Marche.
Le indagini, svolte mediante attività tradizionali, tecniche e di natura biologica ed integrate dagli esiti delle analisi degli impianti di video sorveglianza della zona, dei tabulati telefonici e dei profili social, hanno consentito, nelle diverse fasi, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 31enne il quale, il 9 aprile u.s., approfittando di una sosta lungo la carreggiata, aveva ordito – da solo – un agguato ai danni di uno dei suoi cognati che, ancora seduto all’interno del proprio veicolo, era stato attinto da due colpi di pistola, prima di scendere per tentare una vana resistenza, salvo poi accasciarsi al suolo e soccombere ad altre due esplosioni d’arma da fuoco.
A seguito del ferimento, la vittima era stata trasportata in emergenza presso il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, dove era rimasta ricoverata per circa due mesi a causa delle gravi lesioni riportate agli arti inferiori.
Le attività info – investigative conseguenti all’episodio, oggetto di rivendicazione sui profili Tik Tok in uso al 31enne e ad alcuni suoi familiari, hanno poi consentito di documentare – anche grazie all’analisi delle tracce biologiche rinvenute sulla scena del delitto – il diretto coinvolgimento dell’indagato nell’azione criminosa e di far luce sul movente alla base dell’evento, riconducibile a dissidi privati sorti in conseguenza di alcune offese all’onore protratte tra alcuni membri della famiglia d’origine, attiva nel contesto dei gruppi rom del milanese.
L’uomo, rintracciato presso la propria abitazione, è stato quindi ristretto presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e la eventuale responsabilità degli indagati sarà accertata solo all’esito del processo e della eventuale sentenza definitiva di condanna, vigendo fino a quel momento il principio della presunzione di non colpevolezza.
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