Proteste alla prima della Scala

Sant’Ambrogio: una giornata di proteste con letame, rivendicazioni, cortei

Milano

Prima della Scala di Milano, flash mob con letame contro il Governo. Anche quest’anno l’attesissimo evento ha fatto segnare polemiche e momenti di tensione. Nella mattinata di ieri, sabato 7 dicembre, c’è stata una anteprima del corteo di protesta contro la guerra e il ddl Sicurezza svoltosi poi nel pomeriggio con 3mila presenti e il centro di Milano blindato, in concomitanza con la Prima della Forza del destino, che ha inaugurato la stagione lirica del teatro alla presenza fra gli altri del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Alcuni manifestanti del centro sociale il Cantiere hanno inscenato un flash mob srotolando sulla strada davanti all’ingresso un tappeto rosso sul quale hanno versato sacchi di letame su cui hanno sistemati i volti della premier Giorgia Meloni, di La Russa, del premier israeliano Netanyahu, del ministri Matteo Salvini e Alessandro Giuli.

«Il red carpet – hanno urlato al megafono accendendo anche dei fumogeni rossi – ci fa schifo. Il fascismo è uno spettacolo di merda, la guerra è uno spettacolo di merda». «Si tagliano le spese sociali, i fondi per la scuola, per la sanità, per l’edilizia pubblica, per i servizi e tutto questo per finanziare la guerra». I manifestanti, una ventina, noti alle forze dell’ordine saranno deferiti all’autorità giudiziaria.

– I dipendenti dei musei civici di Milano hanno protestato fuori dal Teatro Dal Verme, dove alle 10 è iniziata la cerimonia degli Ambrogini, con fischietti e bandiere rosse della Cgil per chiedere l’applicazione del contratto.
“Applicano il contratto multiservizi invece che il federcultura – denuncia Barbara Bosco, delegata di Filcams CgilIl Comune nel 2022 si era impegnato per far applicare il contratto corretto ma oggi sono ancora sono sottopagati. Siamo qui per manifestare e per chiedere un intervento politico senza aspettare il rinnovo del 2026″.

Il corteo milanese contro la guerra e il Ddl sicurezza organizzato dalla ‘Rete Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale’ si è concluso in largo Cairoli, dove è arrivato dopo circa due ore attraversando il centro della città. Sono stati circa 4mila i manifestanti che vi hanno preso parte sotto la pioggia, tra attivisti pro Palestina, centri sociali, collettivi studenteschi e sindacati di base. Vicino a piazza della Scala i manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni oltre le transenne che delimitano la ‘zona rossa’ in via Santa Margherita. Gli attivisti si sono avvicinati nascosti dietro a uno striscione. Subito dopo, sono ripartiti verso largo Cairoli dove si è conclusa la manifestazione. (ANSA).

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