via Quarti

Via Quarti due giorni di riscaldamento fermo, poi la soluzione

Milano

Sempre per evitare che si pensi che qui facciamo figli e figliastri tra gli abitanti delle case popolari, riportiamo oggi un caso avvenuto nelle case Aler di via Quarti. Ce ne parla come sempre Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:

“Un ponte di Sant’Ambrogio al freddo e al gelo così non lo ricordava nessuno nelle case di via Quarti. Eppure è successo, per due giorni gli inquilini hanno battuto i denti chiamando Aler e dal numero verde non arrivavano risposte. O meglio, ne arrivava una sola: grazie per la segnalazione, la prendiamo in carico, ci penseremo il prima possibile. Il prima possibile è, naturalmente, un concetto del tutto relativo: secondo me con pioggia mista a neve, come sabato sera, dovrebbe essere in giornata. Per Aler anche, visto che domenica sera era tutto risolto. Ma allora perché non dirlo?

Perché tenere al buio, informativamente parlando le persone? Soprattutto quando si sta lavorando efficacemente e rapidamente, come in questo caso. Risultato importante per la città e i residenti.

Ho provato a chiamare anche io, ma non c’è stata una risposta diversa. Non si può andare avanti così, non si tratta di chiedere la Luna, solo di evitare persone che potrebbero essere i nostri genitori o nonni al freddo in attesa di una risposta chiara, visto che i tecnici erano davvero al lavoro. Almeno ditelo: per due giorni sarà così, ma passerà. Così chi magari può chiedere ospitalità a un figlio, un parente, la Caritas non dormirà con otto gradi in casa. È chiedere troppo pretendere un minimo di trasparenza? Io non credo.”

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