Uno stanziamento di 7 milioni di euro per accrescere le competenze per la transizione industriale e la sostenibilità delle imprese, con due linee che ne prevedono il rafforzamento sia per gli imprenditori sia per i lavoratori con l’inserimento di figure qualificate attraverso percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Un piano di sviluppo che presuppone la costruzione di relazioni costanti con il mondo della ricerca e ha sullo sfondo il grande obiettivo del trasferimento tecnologico.
Il bando ‘Competenze&Innovazione’ di Regione Lombardia ha reso concreto quanto era contenuto in una delibera approvata dalla Giunta regionale pochi mesi fa su proposta dell’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi.
L’agevolazione, a fondo perduto, è fino all’80% delle spese ammissibili e può arrivare fino a 50.000 euro per domanda. L’importo minimo delle proposte progettuali è di 10.000 euro.
“Con questa misura – spiega Fermi – intendiamo promuovere l’acquisizione di competenze complementari allo sviluppo degli investimenti in ricerca, innovazione, digitalizzazione. Quindi vogliamo orientare e riorientare i profili dei lavoratori, in particolare le fasce più giovani, verso le professionalità innovative richieste dal mercato del lavoro e favorire la crescita di nuove figure qualificate. Contestualmente, desideriamo sostenere la formazione di nuovi imprenditori e la trasformazione delle competenze imprenditoriali verso nuovi modelli di impresa”.
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese e gli imprenditori titolari di ditte individuali. La misura finanzierà progetti per il potenziamento delle competenze dell’impresa beneficiaria per sostenere la transizione digitale e/o ecologica. I progetti dovranno includere almeno uno degli ambiti tra digitale ed ecologico e potranno integrare azioni per il rafforzamento delle competenze trasversali, manageriali e strategiche complementari allo sviluppo degli investimenti in ricerca, innovazione e digitalizzazione.
I destinatari dei progetti di potenziamento sono il personale in forza alle imprese – dipendenti, collaboratori amministratori, titolari e soci, gli imprenditori individuali coinvolti – e, per la seconda linea finanziata dal bando, i giovani tra i 18 ed i 29 anni assunti con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, coinvolti nell’implementazione della strategia aziendale di transizione digitale ed ecologica.
Erogatori della formazione e dei servizi possono essere: Università; Società consortili che rilasciano titoli di studio universitari; organismi di ricerca iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche; Istituti tecnologici superiori (Its Academy); enti e società di formazione accreditati con i sistemi regionali per la formazione professionale.
In questo elenco sono inclusi anche gli enti di formazione in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni; incubatori di impresa iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese; competence centers; centri di trasferimento tecnologico; digital innovation hub e poli europei di innovazione digitale (European digital innovation hubs). Completano il quadro dei beneficiari le Fondazioni universitarie, gli Innovation manager certificati UNI 11814:2021 e gli esperti innovazione tecnologica accreditati.
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