L’ultimo divieto introdotto da Beppe Sala a carico di chi vive a Milano è ridicolo ma pericoloso: parlo del divieto di fumare all’aperto se sei a meno di 10 metri.
Ridicolo è il motivo per cui è stato preso il provvedimento. Si tratta infatti di una delle misure del Piano Aria Clima del Comune di Milano , un pacchetto di fregnacce green per obbligare forzosamente i milanesi a ridurre le emissioni mentre la Cina, l’India e la Russia continuano a immettere miliardi di tonnellate di CO2 e a lucrare sulle autolimitazioni europee. Se tutta l’unione Europea è responsabile di circa l’8% delle emissioni mondiali figuriamoci cosa incidono le sigarette all’aperto dei milanesi.
È ridicolo anche il contesto storico e urbano del divieto. Chi può credere che in una città dove delinquenza e illegalità la fanno da padrona, dove le multe vengono fatte solo da telecamere e ausiliari della sosta, la Polizia Locale si dedichi seriamente a inseguire i fumatori all’aperto?
Ancora più contraddittorio il fatto che una Giunta che non ha attivato alcuna iniziativa contro lo spaccio di ogni droga, che non ha in 15 anni nemmeno pronunciato mezza parola contro l’abuso di stupefacenti e alcolici e le conseguenti dipendenze, perché dominata da spirito antiproibizionista, si svegli il 1 gennaio 2025 per occuparsi della salute dei fumatori passivi all’aperto!
Forse che le sigarette inquinino e le canne no!
Più grave e preoccupante è l’idea di Comune etico che ha partorito l’ennesima limitazione alla libertà individuale.
Andrebbe ricordato infatti che i cittadini versano le tasse al Comune per far funzionare asili, mezzi pubblici, servizi sociali e ambientali. Per fare manutenzione di strade e case popolari, non certo per fare ideologia o per rieducare i cittadini.
Sala invece sa bene che le ordinanze, le grida manzoniane, i divieti danno visibilità a costo e fatica zero. Il Sindaco rossoverde non verrà certo ricordato per grandi opere pubbliche o per avere affrontato grandi questioni come la casa o l’integrazione: oggi l’infrastruttura più importante realizzata sono ciclabili fatte a pennello e sotto di lui Milano è diventata città per soli ricchi.
Per questo la Giunta Sala si concentra su iniziative più facili, come scrivere regole a cui altri dovranno sottostare. Facile imporre divieti, più complesso governare l’ordine pubblico o lo sviluppo di una città.
È facile limitare la libertà delle persone rispettose della legge, basta scrivere un’ordinanza, proprio mentre migliaia di giovani magrebini violano le ordinanze anti botti e il Comune in questo caso se ne frega dell’inquinamento acustico e ambientale.
Tanto Sala può fare il primo della classe in Italia con le sue grida manzoniane, può farsi bello col mondo progressista mettendo divieti e arrogandosi il potere di rieducare fumatori, automobilisti, commercianti mentre ad altri gruppi sociali tutto è concesso.
La ridicola ordinanza antifumo è grave perché contiene un messaggio di limitazione dei diritti individuali pericoloso, una esondazione dai poteri comunali enorme.
Chi scrive non è un fumatore e ha applaudito alla storica legge del Governo Berlusconi e del Ministro Sirchia che vietò il fumo nei locali pubblici.
Ma quel provvedimento tutelava veramente la salute, in maniera chiara, definita e sanzionata. E questioni come questa o si affrontano con una legge e valgono sul territorio nazionale, oppure è meglio lasciarle al buonsenso dei cittadini.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Non si hanno parole
Non abbiamo un sindato e una giunta, ma abbiamo degli esaltati. Scientificamente è impossibile stabilire l’incidenza delle polveri sottili delle sigarette. Quindi ciò che è stato detto e una fuck. Speriamo che stavolta il centro destra si svegli e cacciamo sti pazzi che imperversano da 15 anni ed anno distrutto Milano.
Io non fumo ma so ancora cogliere il ridicolo delle cose. Ma come vengono in mente certe idee
!? I sarti e i falegnami saranno i più facilitati abituati come sono ad avere in tasca un metro. Per misurare l distanza…
Come sempre, Fabrizio, concordo su ogni parola. Ridicolo, vergognoso e illiberale.
Il sindaco a sua insaputa non sa più cosa inventarsi per rendere la vita impossibile ai residenti. Comunque questo ci meritiamo perchè questo è stato il risultato delle ultime elezioni. Amen.