A Milano sono nati i villaggi degli operai, quello dei giornalisti fino all’utopia della Comasina. Ma non tutti conoscono il quartiere per la «nuova classe dirigente». Dove si trova e qual è il suo nome?
# Mirabello, il quartiere per la «nuova classe dirigente»
Fu edificato in un’area all’epoca appartenente alla località Greco, con il preciso intento di ospitare la nuova classe dirigente: medio-alta borghesia, professionisti, industriali, artisti, con una concezione simile all’attiguo Villaggio dei Giornalisti. A questo complesso di palazzine a due-tre piani ben presto si affiancarono villette d’epoca e abitazioni con giardino molto gradevoli e architettonicamente accattivanti.
# Le origini del nome: Villa Mirabello
Il quartiere prende il nome da Villa Mirabello, uno degli esempi di maggior interesse per quanto riguarda la tipologia di villa-cascina suburbana di epoca rinascimentale ed è tra gli edifici meglio conservati nell’area prossima al centro urbano di Milano.
Costruita nei primi del ‘400 in aperta campagna e sopra una proprietà già di Filippo Maria Visconti, la Villa era l’ideale per lo svago e le battute di caccia. Dai registri ducali si deduce che a metà del XV sec. si ha la trasformazione in residenza di campagna, grazie all’acquisto di Pigello Portinari, il banchiere fiorentino a Milano per conto dei Medici. Il suo intento era quello di creare, in una località accogliente, un complesso a metà tra un residenza di caccia e una piccola villa di delizia.
Dal 1916 la Villa è la sede della Casa di lavoro e patronato per i ciechi di guerra di Lombardia.
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