Per la consegna del villaggio olimpico nell’ex Scalo Romana “il target è luglio” inoltre “la sfida che abbiano promosso con la Fondazione Milano Cortina è di riavere il villaggio olimpico dopo le olimpiadi a fine marzo, in modo da aprire lo studentato a settembre 2026″. Lo ha riferito l’ad di Coima, Manfredi Catella in occasione di un sopralluogo nel cantiere, dove sono in fase di realizzazione gli alloggi degli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi invernali 2026.
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“L’altro punto che stiamo discutendo con la Fondazione” è quello di consegnarlo già assegnato, in modo da evitare sprechi”, ha aggiunto. Al sopralluogo hanno partecipato il ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini, il presidente della Regione Attilio Fontana, l’assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi. Tancredi ha anche confermato che l’extracosto per il cantiere è di 40 milioni. “Sono stati documentati e dettagliati agli enti pubblici e attendiamo da loro una risposta”, ha detto. “La rassicurazione del Governo, della Regione e del Comune per compensare gli extra costi, per cui attendiamo la soluzione entro il mese di marzo – afferma inoltre Catella – ci consente di proseguire nel ruolo fiduciario che abbiamo assunto in un partenariato pubblico-privato virtuoso. Siamo inoltre pronti a partire con la realizzazione delle 320 abitazioni in edilizia sociale e convenzionata in collaborazione con la cooperativa CCL entro il 2026, qualora il piano attuativo venga approvato entro dicembre 2025”.
Durante il sopralluogo è stato comunicato il completamento a livello edile e architettonico delle sei palazzine che compongono la struttura del villaggio olimpico che al termine dei Giochi sarà convertito in studentato. Sono inoltre terminati i lavori di riqualificazione dei due edifici storici che caratterizzano architettonicamente l’area, ovvero la Squadra Rialzo, un tempo utilizzata per la manutenzione dei convogli ferroviari, e il “Basilico”, ex magazzino dello Scalo divenuto negli anni il simbolo del lavoro del celebre fotografo meneghino Gabriele Basilico.
Lo studentato ospiterà circa 1.700 posti letto convenzionati, di cui il 30% a tariffa agevolata. Le tariffe medie convenzionate, circa 680 euro a posto letto al mese più spese. La convenzione prevede un totale di 150 posti letto a tariffa agevolata, di cui 50 posti in camera singola a tariffa agevolata riservati a disabili e 100 posti in camera doppia a tariffa agevolata per studenti meno abbienti. “Con l’obiettivo di favorire ulteriori agevolazioni agli studenti, Coima, in collaborazione con Cdp Real Asset SGR tramite il Fnas – viene riferito dalla società – ha deciso di incrementare il numero di posti letto in camera doppia a tariffa agevolata dagli attuali 150 a 450 (+300 posti letto rispetto alla convenzione). Il costo medio a posto letto verrà così ulteriormente ridotto a circa 650 euro mese più spese e i 450 posti letto saranno assegnati a circa 430 euro-mese.”
“Il giorno dopo la fine delle Olimpiadi questo sarà il più grande studentato universitario d’Italia con prezzi che non supereranno i 650 euro per le famiglie e i ragazzi in difficoltà, che è un prezzo che a Milano assolutamente oggi è impensabile – ha commentato Salvini -. Abbiamo visto le camere singole, le camere doppie, le cucine in condivisione, ci saranno palestre, librerie, negozi, 100 mila metri quadri di verde. Questo è l’esempio di un’Olimpiade a cui stiamo lavorando che non sarà solo un grande evento sportivo che porterà turisti, porterà soldi, porterà immagine per l’Italia; però dopo rimarrà una Milano che non è solo per i ricchi”.
“La Lombardia – ha aggiunto poi il presidente della Regione, Attilio Fontana – sa organizzare al meglio i grandi eventi e il cantiere del Villaggio Olimpico di Milano ne è una dimostrazione plastica”.
La componente abitativa complessiva dello Scalo vedrà, oltre ai posti letto convenzionati dello studentato, la realizzazione di circa 320 unità abitative in edilizia sociale o convenzionata nell’ambito dell’accordo quadro siglato tra Coima e Ccl (Consorzio Cooperative Lavoratori), di cui 225 in edilizia convenzionata ordinaria e 95 in edilizia residenziale a canone sociale (Ers), coprendo così il fabbisogno abitativo di oltre 2.500 persone. L’iter urbanistico risulta ancora in corso dopo l’avvio nel maggio 2021 attraverso la presentazione preliminare di Piano Integrato di Intervento (Pii). “L’obiettivo condiviso con la pubblica amministrazione – fa sapere Coima – prevede l’approvazione del Pii entro l’estate e la sottoscrizione della convenzione urbanistica entro dicembre 2025 (a oltre 4 anni dall’avvio dell’iter), in modo da avviare i lavori di realizzazione dei lotti privati nel primo trimestre 2026, comprese le 320 unità abitative di edilizia convenzionata e sociale”.
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Oggi su molti giornali leggete che un posto-letto in quelle residenze costerà 680 euro (lo ha ripetuto un entusiasta Matteo Salvini). In realtà, su 1700 posti, solo il 30% (cioè 511 posti) costerà 680 euro/mese. Gli altri 1149 avranno un costo compreso tra i 750 e i 1000 euro/mese. Con la possibilità di alzare il prezzo del 10% + il recupero annuale dell’inflazione.
Ricapitolando: il Comune ha dato a Coima un pezzo di città a zero euro; ha cofinanziato la costruzione dell’opera (con un finanziamento a fondo perduto) e poi ha ceduto i proventi della stessa opera a Coima per trent’anni senza calmierare i prezzi.