I racconti di Capitan U 1947: Governo, “schersa MInGA” …

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… Make Italy Great Again

Ciao amici, oggi il mio racconto ha un titolo scherzoso in milanese scelto appositamente per evidenziare un desiderio, che la nostra Italia ritorni grande.

Grande, nel permetterci di sentirci liberi e non deviati e oppressi da notizie false e da continue risse parlamentari, “vergognose e violente”

Grande, nella certezza di poter accompagnare a scuola o a passeggio i nostri figli e nipoti senza correre il rischio di essere borseggiati, aggrediti, feriti o uccisi.

Grande, nel concederci la possibilità di portare un crocifisso al collo senza rischiare di vedercelo strappato e gettato da qualche parte.

Grande, nel proteggere il diritto del rispetto del nostro “credo” come noi rispettiamo quello altrui, facendo sì, però, che quello altrui non ci venga mai imposto in nessun modo.

Grande, nell’assicurarci di poter circolare regolarmente sui mezzi pubblici senza che scioperi continui ce lo impediscano per interessi non sempre combacianti con quelli dei lavoratori.

Grande, nel difendere le nostre case da occupazioni illegali e punire gli abusivi.

Grande, nel farci sentire tutti accettati, senza privilegi di gender, perché “siamo tutti uguali” ed è inutile e divisiva qualsiasi puntualizzazione, che solo apparentemente salvaguarda il più debole ma che in realtà lo indebolisce, etichettandolo solamente.

Grande, nel riuscire a risolvere definitivamente, rispettando la costituzione, il problema della giustizia e non renderci più spettatori di ripetute contese e ripicche con alcuni magistrati che antepongono i loro ideali politici alle esigenze dei cittadini che, invece, dovrebbero tutelare … cittadini che non li hanno votati ma che hanno contribuito ai loro studi con il versamento delle  tasse dovute.

Grande, nel poterci permettere di guardare al futuro senza dover specificare in ogni occasione, per essere accettati, di essere antifascisti, perché noi lo siamo nel cuore mentre altri “solo nelle parole e non nei fatti”.

Grande, nel liberarci da ogni paura che ci impedisca di vivere con gioia questa meravigliosa Italia che insieme al mondo Dio ci ha donato.

Considerazione finale.

“Caro Governo”, sei stato eletto dagli italiani ed io ti rispetto e confido in te come ho rispettato e confidato nei governi precedenti, salvo poi ricredermi, perché Il voto non è un “ideale a prescindere”. A me non interessa sapere cosa “non voterà” Elodie o qualsiasi altro influencer, figurati! A me, come alla maggior parte dei cittadini, interessa solo vedere i risultati e poi, democraticamente, decidere. Noi cittadini abbiamo il diritto di ritrovare un po’ di serenità e di scrollarci dall’anima tutta la paura dell’incertezza che ci attanaglia ora nel temere che anche tu, come i governi precedenti, non ce la faccia e, di conseguenza, ci abbandoni. Tu rappresenti l’Italia, la nostra protettrice, la nostra madre. Abbiamo paura di svegliarci un mattino e scoprire che non ci ami più e ci lasci soli mentre abbiamo bisogno di te, della nostra Italia.

Come mia abitudine, termino il racconto con una canzone. Ne ho scelta una mia, un po’ datata, HO PAURA. L’ho scritta nel 1967 e incisa da Roberta Mazzoni. Descrivo l’incertezza di una donna che ha paura di essere abbandonata e di svegliarsi un mattino da sola, senza il sostegno del compagno su cui ha contato fino a quel momento e riposto le sue aspettative. Lei soffre le nostre stesse incertezze e paure, quelle di risvegliarci abbandonati dallo Stato, che rappresenta la nostra Italia, proprio nel momento in cui noi ne abbiamo più bisogno. Senza, noi non esistiamo.

Ho paura di svegliarmi un mattino e scoprire che tu non m’ami più.

Ho paura che tu mi lasci sola mentre io ho bisogno di te.

E piango tutte le notti come mai non ho pianto in vita mia.

È perché io non te lo detto mai, ma non sono nessuno se tu non ci sei.

Ho paura che questo brutto sogno piano, piano diventi realtà.

Del tuo viso resterà solo un’ombra, un ricordo che non mi scalderà.

Ti prego, stammi vicino e con te passerà la mia paura,

e dimmi che mi sto sbagliando e che tu non mi lascerai.

 

Hai compreso, Caro Governo, “Schersa MInGA”, perché senza di te … non siamo nessuno.

 

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

9 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: Governo, “schersa MInGA” …

  1. Si spera veramente che questo governo possa essere “grande” in tutti questi fatti.
    Io che sono sempre ottimista e buonista, a parte quando occorre, ci voglio sempre credere.
    Purtroppo non sta a noi decidere la sua durata, salvo eccezioni, quindi spero che ci possano rappresentare nel migliore dei modi.

    Complimenti poi per la canzone, molto bella e attuale.

  2. Grande Umbi….
    Se l’opposizione continua così…governerà la destra per altri 50 anni
    W L’Italia e W gli Italiani (veri)
    Un abbraccio forte
    M

  3. Il Governo in carica ci sta mettendo tutto l’impegno possibile per rimettere ordine purtroppo è ostacolato dalle opposizioni e dalle toghe rosse …ma nonostante i contrasti di questi incoscienti e in molti casi di incompetenti la caparbietà e L’impegno del nostro Presidente del Consiglio e della sua squadra di Govermo riusciranno a migliorare e a ridurre le situazioni negative che affliggono la nostra amata Italia

  4. Caro Capitano, concordo con te e spero veramente che il governo attuale sia in grado di realizzare tutti i “grande” che hai evidenziato, per il bene di tutti. Anche questa volta con una canzone sei riuscito a collegare una donna, in cerca d’aiuto e di certezze nel terrore di perdere il suo amore, unico punto di riferimento per non sentirsi abbandonata a sé stessa … con la paura di noi cittadini accomunati nella stessa ansia e nello stesso timore di essere abbandonati dal nostro unico punto di riferimento, quello che tiene le redini nostra amata patria e del nostro quieto vivere … ebbene … tu mi conosci bene, sono un libro aperto e non vorrei portare ulteriore ansia e tristezza a nessuno ma ascoltando il brano cantato da Roberta Mazzoni e scritto da te, per il periodo che sto’ attraversando, ho trovato un nesso con quanto sto vivendo io dopo la grande perdita che mi ha colpito … cambiando il “non m’ami più” con….”mi sveglio un mattino e ho paura perché non ci sei più ” in qualche modo mi rivedo e ne resto coivolta. Come vedi, così come nella vita, basta una parola nel posto adeguato e … ognuno la fa sua e ne trae il suo significato Un abbraccio Capitano!!!

  5. Bravissimo Umbi
    Anche questa volta hai fatto fatto di nuovo centro…
    Purtroppo come al solito quelli dell’opposizione non sanno fare altro, che mettere il bastone tra le ruote, stanno facendo di tutto di far saltare in aria questo governo, hanno fatto il patto on I sindacati, e i magistrati, un trio da sballo, non si sono ancora resi conto che sono solo dei pagliacci da circo, sono diventati veramente patetici, ci hanno provato con Salvini, senza successo, adesso con la Meloni, F.G.M.I.G.A…Forza Giorgia Make Italy Great…
    Bravissimo Umbi, Bellissima canzone, datata, ma molto attuale .

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