serie A 2024-25

Il commento di Luciano: anticipi della 26a giornata di serie A

Sport
Buon giorno e buona domenica ai lettori, siamo alla 26a, e anche ieri qualche sorpresina ci è stata concessa. A voi decidere quale sia la più interessante:
Lecce-Udinese 0-1
Venerdì anomalo, quello vissuto dall’Udinese allo stadio di via del Mare, a Lecce. Teatro di una disputa fuori dal comune, ma nel contesto di una sola squadra, quella ospite, nel primo tempo della sfida con i salentini: Lucca prende in mano il pallone per calciare un rigore, concesso dall’arbitro Bonacina al 29′, ma il rigorista designato è Thauvin, che si piazza sul dischetto e non si sposta. Lucca ha la meglio, calcia lo stesso, segna e nessun compagno festeggia con lui. La lite tra Lucca e Thauvin, con quest’ultimo che dopo il gol del compagno di squadra chiede platealmente di essere sostituito, non viene evidentemente apprezzata dal tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, che dopo pochi minuti decide di togliere dal campo lo stesso Lucca e di inserire Iker Bravo al suo posto. Il penalty della discordia si è poi rivelato decisivo: l’Udinese ha infatti vinto 1-0 a Lecce proprio grazie alla rete di Lucca, la sua decima stagionale in Serie A.
Venezia-Lazio 0-0
Un pareggio che, in pratica, non sta bene a nessuno. Non alla formazione di Di Francesco, che continua a non vincere e a non avvicinarsi alla zona salvezza, e neppure alla Lazio, che rischia ora di essere staccata dalla Juventus e scivolare al quinto posto. Senza l’infortunato Castellanos, la squadra di Baroni non riesce a prendere con continuità in mano le redini di una partita complicatissima e si fa mettere la museruola da un Venezia meno qualitativo, ma aggressivo e convinto. Dia spreca la palla gol più importante della partita nel primo tempo, a tu per tu con Radu. Ma nella ripresa è Mandas, in campo tra i pali biancocelesti al posto di Provedel, a estrarre dal cilindro il miracolo su Oristanio. In generale gara equilibrata, ma un po’ bloccata e sicuramente non bella, risultato quasi inevitabile. Il problema è che per la classifica di entrambe è un brodino.
Parma-Bologna 2-0
Comincia alla grande la prima avventura di Cristian Chivu da allenatore in Serie A, sulla panchina del Parma. I ducali si aggiudicano il “derby dell’Emilia” sorprendendo il Bologna al Tardini e conquistando tre punti d’oro per la salvezza, che permette loro di rivivere almeno una notte tranquilla fuori dalla zona retrocessione, in attesa delle altre. Decisivi due episodi su tutti: il rigore di Bonny nel primo tempo per un fallo di mano di Beukema è una doccia gelata per gli ospiti, a seguire il raddoppio di Sohm su contropiede in una ripresa fino a quel momento rugbistica, in cui il Parma rischia di finire in inferiorità numerica, dopo che Cancellieri viene graziato da una possibile seconda ammonizione. Unica nota negativa l’infortunio di Bernabé dopo soli cinque minuti: si teme un altro lungo stop.
Un solo tiro in porta in tutti e novanta i minuti per i rossoblu di Italiano, che non avevano ancora perso da inizio 2025, fallendo così il possibile sorpasso su Fiorentina e Milan per la zona Europa.
Torino-Milan 2-1
Un autogol di Thiaw su pasticcio di Maignan (inevitabilmente bocciato). Un rigore sbagliato da Pulisic (il suo primo errore in carriera dal dischetto), o se si vuole parato da un portiere monumentale. Un palo di João Félix e diverse parate decisive di Milinkovic Savic. Basterebbe questo per spiegare la partita dell’Olimpico Grande Torino, che ha visto i granata trionfare per la seconda volta in questo 2025, e il Milan perdere una partita davvero importante per la sua lotta Champions. Proprio qualche giorno dopo l’eliminazione dal massimo torneo europeo, dopo una notte da dimenticare contro il Feyenoord. Un paio di giorni dopo, invece, non c’è la reazione da parte della squadra di Conceição che lotta, crea, sfiora il gol ma lo fa come al solito a tratti. Non c’è mai continuità in questo Milan e alla fine arriva la mazzata letale. Basti pensare che, era arrivato anche il pareggio, col solito Reijnders, ma due minuti più tardi Gineitis regala il nuovo vantaggio al Toro e la vittoria. Milan, ora si fa dura, e il rischio di chiudere il campionato con la sola consolazione della Supercoppa, senza la qualificazione Champions, è sempre più concreto.
 
Inter-Genoa 1-0
E alla fine ce l’hanno fatta, anche se temporaneamente. I nerazzurri a S.Siro, contro il tignoso Genoa di Vieirà, non hanno offerto uno spettacolo all’altezza dei loro giorni migliori, ma anche soffrendo, con i soliti errori di mira (e i legni, anche stavolta), con le unghie e con i denti si portano a casa 3 punti fondamentali, e tornano in cima alla classifica. Almeno per una notte, si interrompe una lunga egemonia napoletana, che gli uomini di Conte tenteranno di restaurare nella sfida dell’ora di pranzo a Como. La banda di Inzaghi ha la meglio sul Genoa di Vieira solo nel finale, grazie alla zampata del suo capitano, che nel momento più complesso trova il gol.
Poco da segnalare nella prima frazione. L’Inter spinge sulle fasce, ma trova pochi spazi contro un Genoa ben messo e organizzato in campo. Anzi, gli ospiti imbastiscono ottime azioni con Miretti, Sabelli e Zanoli, ma la difesa nerazzurra chiude bene. Nel finale Dimarco e Pavard provano il tiro da lontano, ma non trovano la porta. Nel grande equilibrio si va negli spogliatoi, con Correa tra le lacrime per l’ennesimo infortunio. Match alla pari anche ad inizio ripresa: Barella prende in pieno l’incrocio dei pali, dall’altra parte il vice SommerJosep Martinez, salva i suoi sul colpo di testa di Ekuban tutto solo. In una serata tanto complicata per la banda di Inzaghi, c’è solo un uomo capace di cambiare le sorti dell’incontro e questo è Lautaro, che incorna al 79′ il corner perfetto di Çalhanoğlu per insaccare sul primo palo. Nel finale il Genoa attacca a testa bassa, l’Inter così riparte sempre in contropiede con Lautaro, ma Leali gli nega una doppietta che stava per guadagnarsi, con pieno merito.
Dopo questi risultati, l’incontro di oggi che assume importanza e interesse più acceso è certamente quello che si disputa in riva al lago. Da Como arriverà la risposta degli azzurri di Conte, che dovrà fare i conti (scusate il gioco di parole) con una squadra che Fabregas sta iniziando a plasmare in modo interessante, e vorrà tentare tutto il possibile per dare ulteriori conferme dopo la brillante vittoria esterna contro la Fiorentina.
A seguire l’incontro citato, altri tre match nel pomeriggio: H. Verona-FiorentinaEmpoli-Atalanta e Cagliari-Juventus, con i bianconeri di Thiago Motta alla ricerca di una nuova riscossa dopo il deludente ko in Olanda, che ha decretato l’uscita di scena europea dei bianconeri. Unico posticipo domani sera, tra Roma e Monza.
Buon pomeriggio, e arrivederci alla prossima!

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