Dopo oltre un anno dall’inizio delle indagini della Procura sui progetti urbanistici milanesi e dai conseguenti sequestri di numerosi cantieri, qualcosa si muove in Comune. Inutili le affermazioni di Sala. “Si è sempre fatto così dai tempi di Pisapia” perché in primis la responsabilità dei fatti è sua, amministratore in capo.
Dopo le conferme di De Albertis (ANCE), dei costruttori “Il Comune ha sempre approvato”, finalmente il “mea culpa” dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Ha presentato al convegno del PD “Un Pgt per il nuovo progetto Milano” una netta svolta nella gestione urbanistica della città. Tancredi ha ammesso gli errori commessi negli ultimi anni, indipendentemente dall’esito del decreto Salva Milano ancora in discussione al Senato.
Tancredi ha riconosciuto che nei precedenti Piani di governo del territorio (Pgt) si è fatto troppo affidamento sui progetti, senza regole rigide, lasciando eccessiva discrezionalità a progettisti e commissioni. Questo approccio ha portato a risultati contrastanti, con il settore immobiliare spesso orientato al profitto piuttosto che alla qualità urbana. Sembra la scoperta dell’acqua calda a cui si aggiunge l’apporto degli urbanisti, veri specialisti della materia e conoscitori della autentica Milano
“Forse c’è stata ingenuità da parte del Comune”, ha ammesso l’assessore, sottolineando la necessità di un maggiore controllo pubblico sulle trasformazioni della città.
Il nuovo Pgt punterà a eliminare gli ambiti di discrezionalità, riducendo le tensioni con i cittadini e garantendo un ruolo più forte dell’amministrazione nel governo del territorio.
Cittadini, peraltro, mai ascoltati, resi quasi invisibili, ma portatori del vero humus del quartiere.
Tancredi ha annunciato che in futuro le ristrutturazioni non potranno più trasformarsi in nuove costruzioni tramite una semplice Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), ma richiederanno un Permesso di costruire.
In sintesi, Tancredi ha delineato una nuova strategia per Milano, basata su regole più stringenti e un maggiore controllo pubblico, aprendo una fase di riflessione e cambiamento dopo gli errori del passato.
Speriamo abbia capito e si attivi per una nuova normativa.
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Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano