Milano 14 Giugno – “Regione Lombardia ha creduto sin da subito nella necessità di sviluppare progetti che mettano in relazione l’aspetto sociale dell’abitare con soluzioni e stili di vita altamente sostenibili” così Giulio Gallera, Sottosegretario di Regione Lombardia ai rapporti con la Città Metropolitana e al coordinamento di ALER Milano, ha dichiarato durante il suo intervento all’inaugurazione del nuovo Borgo a Figino in via Rasario 14 a Milano.
“Quello di Borgo Figino rappresenta un progetto di social housing molto ambizioso – ha spiegato Gallera – punta a favorire le reti relazionali, propone un’offerta abitativa a costi contenuti, e soprattutto mira a valorizzare la dimensione sociale di borgo.
Regione Lombardia crede fortemente in progetti di housing sociale, questo è il futuro dell’abitare. Soprattutto se, come in questo caso, si riesce a dare spazio anche a tipologie di locazione a canone sociale. E’ per questo che Regione Lombardia dal 2006 è tra i sottoscrittori, con una quota pari a 20 milioni, del Fondo Immobiliare di Lombardia che ha l’obiettivo di ricercare nuove modalità per incrementare gli investimenti nel settore dell’housing sociale.
L’iniziativa a Borgo Figino ha previsto un investimento di circa 56 mln di euro, ha permesso la realizzazione di 323 unità residenziali con relativi parcheggi pertinenziali, 1300 mq di superficie commerciale e 275 mq di superficie dedicata a servizi integrativi per l’abitare, ufficio di gestore sociale, portineria, living room, utensileria, lavanderia, deposito attrezzi. Il progetto ha visto, inoltre, la realizzazione del Borgo Assistito, ovvero una struttura assistenziale a servizio del quartiere in grado di ospitare anche anziani autosufficienti”.
I lavori sono iniziati a gennaio 2013 e da aprile 2015 il complesso edilizio risulta agibile con la seguente composizione tipologica: 117 in locazione con patto di futura vendita; 62 in locazione a canone convenzionato; 107 in locazione “a canone moderato”; 37 in locazione ‘a canone sociale’, “una diversità nelle composizioni tipologiche – conclude Gallera – che permette di realizzare e garantire quel mix sociale fondamentale strumento di rigenerazione urbana.
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