Sciopero toghe, a Milano il 70% di adesioni

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L’adesione allo sciopero dei magistrati del Tribunale di Milano è di circa il 70 per cento. Lo ha annunciato in attesa dei dati esatti, il presidente del Tribunale milanese Fabio Roia, all’inizio del suo intervento all’assemblea pubblica nell’aula magna, piena del Palazzo di Giustizia.
“Ho paura quando non si rispettano le sentenze e quando si vogliono le sentenze piegate alle aspettative politiche” ha affermato il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia all’assemblea pubblica. “Il tema della riforma è la non accettazione delle decisioni – ha spiegato – e penso che anche se le affidassimo all’intelligenza artificiale o ad un algoritmo non si risolverebbe il problema e si potrebbe dire che l’algoritmo è eversivo. Siamo qui per tentare di dare uno scossone – ha aggiunto Roia -. A tutti i magistrati farei fare i primi quattro anni in un organo collegiale di giudici.

“Questo sciopero è un atto di responsabilità civile. Il silenzio sarebbe complicità. Il nostro sciopero non è uno scontro ideologico, è un appello rivolto a tutti, riformare sì, ma riformare bene. Risorse e investimenti per un sistema che risponda alle esigenze della nostra società e che non perda di vista i principi costituzionali che ci guidano” ha affermato la presidente della sezione milanese dell’Anm, Manuela Andretta, all’assemblea pubblica nell’Aula magna del Palazzo di Giustizia.  Al dibattito è intervenuto anche il procuratore dei minori di Milano, Luca Villa, che ha spiegato che con la separazione delle carriere si vogliono pm che siano “una casta di superpoliziotti”.

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