I racconti di Capitan U 1947: Hanno ucciso l’Italia e … si sa bene anche il perché

I racconti di Capitan U 1947 Società

Un piano che arriva da lontano, una lenta e continua trasfusione di sangue estraneo e malato, contaminato da ideali putrefatti, usati per assumere il comando e il dominio perenne della vittima sacrificale prescelta: il popolo italiano destinato ad una estinzione psicologica presente e … fisica futura.

Una nazione, per chiamarsi tale, si basa su tre elementi precisi: famiglia, lavoro, giustizia.

La famiglia, quella procreatrice è in fase disgregativa, colpita nei suoi valori tradizionali dove padre e madre non sono più necessariamente identificabili, anzi … meglio ancora se in qualche modo sostituibili.

Il lavoro, quello che porta avanti la baracca, c’è, e più di prima, ma “un ceto pensiero” fa di tutto per convincerci che non è vero, e, che sia meglio scendere in piazza e impegnarci in uno scontro sociale e sovversivo fino a che il governo eletto del 2022, “frutto allora di un errore di valutazione di massa”, non verrà abbattuto e sostituito da un nuovo ordine, dalle sembianze democratiche in un’anima autoritaria.

La giustizia ultimamente è diventata un optional: la logica  la immaginerebbe sempre dalla nostra parte, ma la realtà la vede spesso accanirsi in una “certa” direzione, lasciandoci per lo più soccombenti, inermi e bastonati.

Concludendo: nei miei 77 anni di vita vissuta in modo coerente, anteponendo sempre la speranza alla rassegnazione, ora faccio fatica ad assuefarmi ad una realtà così triste e sconclusionata. Però, come Capitan U, sento il dovere di porre all’attenzione questo mio disagio, anche se, da innato ottimista, spero sempre in qualcosa di inaspettato, capace di invertire la tendenza “distruttiva”  e riportare tutti alla normalità “costruttiva”. Nella foto di apertura vi ho messo un’immagine degli 883, quando lanciarono il loro primo grande successo. Cantavano l’uccisione dell’uomo ragno perché forse aveva dato fastidio a qualche ricco industriale “del caffè” o  “forse a quelli della mala”… Chissà a chi mai avrà dato fastidio la nostra Italia, visto l’impegno nel volerla a tutti i costi “uccidere”. Boh?!?… E con questo dubbio vi lascio dedicandovi proprio “Hanno ucciso l’uomo ragno”, offrendovi, inoltre, lo spunto per qualche  dovuta riflessione in più.

Vi abbraccio

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

9 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: Hanno ucciso l’Italia e … si sa bene anche il perché

  1. Purtroppo questi tre elementi fondamentali, anziché valorizzarsi come una volta, si stanno andando a perdere nei meandri di questa società, che come l’uomo ragno, piano piano si sta uccidendo.
    Io nell’uomo ragno ci vedo le grandi multinazionali.
    In senso metaforico gli 883, facendo figurare il caffè che tutti o quasi beviamo, credo che vogliano alludere a queste cose elencate da te e anche cose più grandi.
    Prova ne è la prova quando nelle strade si vedono gangs e ragionieri in doppio petto pieni di stress.
    La mala e la pubblicità sono il cancro della nostra società, tutti rincoglioniti a seguire come pecore ciò che sentono e vedono. Le persone non ragionano più con le loro teste ma con quelle altrui ed è un peccato.

  2. Ciao Capitan U…
    FAMIGLIA
    Se ti permetti anche solo di pensarla com’era negli anni in cui era composta da minimo 4 figli, femmine o maschi, dove l’uomo usciva di casa prima del sorgere del sole per andare a lavorare e la donna si occupava di tutto ciò che fosse necessario per la vita quotidiana crescita e la crescita dei figli… sei un retrogrado FASSISTA e odi tutti coloro che fanno parte del mondo lgbt…
    LAVORO
    ne parlano e lo difendono di più coloro che non hanno mai lavorato, vedi testa calda il capo supremo dei lavoratori, che sciopera a prescindere e che mi ha riportato indietro agli anni delle superiori dove quando non si voleva entrare a scuola ci si inventava una qualsiasi scusa per scioperare, mentre ogni giorno siamo, ancora oggi, costretti a lavorare un giorno in più per guadagnare meno in rapporto a quando non avevamo l’euro .a chi glielo va a dire al Mortazza che adesso vuole andare in guerra.
    GIUSTIZIA
    l’articolo 3 riporta “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” quindi bisognerebbe spiegare, a qualche Giudicante, che la frase riportata a caratteri cubitali nei tribunali italiani dovrebbe essere alla base di ogni decisione e che vedere tra i banchi del Parlamento italiano ed europeo personaggi che dovrebbero stare altrove non è certo un belvedere e da coraggio a chi regole e leggi non le vuole rispettare.
    In buona sostanza, purtroppo, oggi tutto è stato sconvolto in nome di un non ben idendificato sistema di vita democratico, che di democratico non ha nulla, e di rispetto, che di rispetto lo da solo a chi rispetto non lo offre agli altri… se questi sono i presupposti per crescere e dare crescita ai valori umani, abbiamo di certo sbagliato visione… grazie Capitan U

  3. Caro Capitano … famiglia, lavoro, giustizia … tre elementi alla base della nostra esistenza, ma, in ognuno di questi, scopriamo, ora, sempre un qualcosa di troppo che non è più chiaro, che è fuori da ogni sistema logico e che, quindi, rende illogico ogni nostro tentativo di adattamento agli eventi per sopravvivere … famiglie disgregate senza più avere la possibilità di dare anche un piccolo giudizio che non rischi poi di trasformarsi in pregiudizio e in un boomerang capace di colpirti dentro sminuendoti nel rapporto con gli altri e con te stesso e privandoti delle cetertezze essenziali, come quelle del tuo lavoro quotidiano rapportato al gusto della vita ed alla condivisione con tuoi cari … verrebbe voglia di ribellarsi e confidare in una giustizia che ti protegga, ma … anche qui pure il più piccolo appiglio spesso ci sfugge dalle dita e … ci ritroviamo soli e abbandonati, che sorge quasi spontanea in noi una domanda …ma ce l’hanno forse con noi? Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato? Forse, senza rendecene conto, stiamo davvero dando fastidio a qualcuno? … e così, come l’Uomo Ragno, sopraffatti da tanti quesiti senza risposte rischiamo di venire sopraffatti … uccisi … Capitano, le tue riflessioni mi hanno contagiato, ma come te voglio guardare al futuro con quella positività e gioia che mi hanno sempre accompagnato anche nei momenti più brutti e che tu conosci bene e che, come sai, io ho sempre affrontato prendendoli di petto con energia e decisione. Mi unisco al messaggio che ho raccolto fra le righe del tuo racconto … il male non può sempre avere il sopravvento e prima o poi … si estinguera’ da solo per overdose di insaziabile avidità sopraffattiva e carenza di quell’arma che in noi, al contrario, abbonda in modo naturale … A M O R E ❤️

  4. Purtroppo al peggio non c’è mai una fine …io ho nostalgia dei mitici anni ’60 gli anni della ricostruzione..del bum economico e come sai li racconto in una canzone che ho scritto… col passare del tempo un manipolo di incoscienti sta cancellando tutte le cose belle che erano state create….ma la maggiore responsabilità è di chi li segue e non li isola….. comunque spero sempre che si riesca a salvare il salvabile e che trionfi il buonsenso…….buon fine settimana a tutti

  5. Famiglia, lavoro,giustizia!
    Tre valori fondamentali, caro Umberto ,coniugati dalle persone ognuno in modo diverso lontano dalla sua essenza primordiale e naturale .
    Ci muovi a riflettere su capisaldi che non sono piu’ vissuti nell’essenza piu’ profonda e univoca che rappresentano , si sono moltiplicati i significati, le interpretazioni , le manifestazioni di liberta’ di pensiero ed e’ diventato un vero e proprio stato di “confusione “generale degli stessi termini che dovrebbero dirigere il comportamento in un’unica direzione in modo chiaro .
    Chi dice ,chi contraddice,chi mistifica,chi disorienta,la verita’ e’ che mediaticamente c’e’ una chiara volonta’ di appannare la verita’ sul lavoro .
    DIventa una ricerca affannosa per il singolo cittadino carpire dietro il ” non detto “e soprattutto “dietro le quinte” cosa deve passare per verita’ per coprire interessi diversi.
    Stesso dicasi per il termine ” giustizia’.
    Ci manca poco che entriamo nel vivo di un “Far West ” sotto gli occhi di tutti.
    Grazie Umberto per il tuo pensiero sempre attento e meticoloso su tematiche scottanti e dolenti.
    Un abbraccio

  6. Buongiorno Umbi hai fatto di nuovo centro con il tuo attualissimo racconto…
    Grazie al opposizione, grazie a quelli della sinistra, per loro basta mettere il bastone tra le ruote, basta fare casino, basta scendere in piazza, basta fare scioperi, …
    Prendi per esempio il caso Ramy? Per fortuna è arrivata la sentenza della perizia dando ragione ai militari che stavano solo facendo il loro dovere, il loro dovere rischiando la loro vita per salvare la nostra vita.
    Tutti a infangare l’arma dei carabinieri, tutti a dare la colpa ai due poveri militari che stavano solo facendo il loro dovere, questi del opposizione , qualsiasi cosa, che succede, sono subito pronti a puntare la pistola contro , dando sempre la colpa al governo, in primis, la Signora Illaria Salis, ancora adesso faccio fatica a capire com’è stato possibile ad essere eletta come euro deputata ,una che occupava abusivamente la casa degli altri l’ , una che e stata in galera.
    L’altra è la sorella di Cucchi, che ormai, per lei tutti i carabinieri sono dei criminali, come dire che tutti i tedeschi sono Nazisti , come dire che tutti noi Italiani, siamo fascisti !
    L’altro che mi ha sorpreso è stato l’ex comandante della polizia di stato
    Franco Gabrieli, propio un comandante a dire quella frase che i carabinieri non sono stati in grado di fare un buon “Eseguimento”
    VERGOGNA ! vergognatevi ! tutti adesso dovrebbero chiedere scusa in “Ginocchio ” ai due carabinieri, a tutta l’arma, anche se sono sicuro che non lo faranno mai, loro hanno due paraocchi, l’oro sono come le tre scimmiette,
    Non vedono ( quando non vogliono vedere)
    non sentono ( quando non vogliono sentire) ..e non parlano….Anzi parlano sempre alla VANVERA! .
    Mi vengono in mente due bellissime canzoni ” ITALIA “del grandissimo Mino Reitano, e due bellissime canzoni del grandissimo Franco Battiato
    LA CURA e POVERA PATRIA…povera patria in mano a questi della sinistra e del opposizione !
    Buon sabato e buon fine settimana.

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